Andrea Carraro
A proposito di “Via Flaubert, civico 11”

Paradisi mancati

Antonio Carannante racconta il rapporto gelido tra un tagliatore di teste d'azienda privo di scrupoli e una poetessa che lavora in una ditta di bulloni. Una fotografia cruda dell'Italia delle grandi delusioni

Via Flaubert, civico 11 di Antonio Carannante (appena uscito da Castelvecchi editore) racconta di un uomo in carriera dei nostri tempi, moderatamente sicuro del fatto suo, ma senza ostentazioni narcisistiche, un po’ viziato dalla vita, forse, che l’ha abituato a vincere. Così ci appare Giorgio all’inizio di una vicenda che si svolge durante «l’inverno più […]

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Simonetta Milazzo
Alla Galleria Plus Arte Puls di Roma

Ritorno alla pittura

Giovanbattista Cuocolo, Franco Ferrari, Carlo Frisardi, Danilo Maestosi e Nino Pollini sono i protagonisti di una mostra (curata da Ida Mitrano e Rita Pedonesi) destinata a riportare sulla tela la centralità della creazione

Oggi l’arte è fortemente messa in discussione: ma c’è chi resiste! Tra di loro c’è chi non accetta di decretare che il tempo della pittura sia esaurito. C’è chi, pur nella dimensione solitaria del proprio processo creativo, vuole farsi riconoscere, individuare, delineare; costoro ritengono che accostarsi ad altre figure operanti nella scrittura e nella fotografia […]

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Mario Di Calo
Visto al Teatro de' Servi di Roma

La famiglia imperfetta

Con il suo "Vox family", Francesco Petruzzelli svela i classici vizi e virtù di una famiglia imperfetta. Il tredicenne ragazzo prodigio incompreso, la madre tiranna verso il figlio e verso il padre con il quale quel figlio ha generato. Una storia quotidiana resa universale e senza tempo

Francesco Petruzzelli, classe 1989, si forma presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” negli anni 2009-2012. La sua è una formazione prevalentemente attoriale, ma è proprio in quel luogo di studio, approfondimento e laboratorio che produce in forma embrionica Vox Family (scritto a soli ventidue anni). Nel 2017 lo porta in scena partecipando alla prima […]

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Giuseppe Grattacaso
L'Italia di Salvini e Di Maio

W la scuola (libera)

Lo scandaloso provvedimento contro l'insegnante di Palermo la dice lunga sull'idea che i nuovi uomini forti d'Italia hanno della scuola, della libertà d'opinione e di come lo Stato non debba garantire conoscenza e spirito critico

La professoressa si chiama Rosa Maria Dell’Aria e, come è ormai noto, è stata sospesa per quindici giorni dall’insegnamento perché alcuni suoi studenti hanno realizzato un breve video per il Giorno della Memoria, in cui si raffrontano le persecuzioni e le leggi razziali attuate dai regimi fascista e nazista a ridosso e nel corso della […]

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Alessandra Pratesi
Visto al Teatro dell'Opera di Roma

Danza Preljocaj

Presentato per la prima volta alla Biennale della Danza di Lione 2008 e riproposto dal Corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, "Blanche neige" di Angelin Preljocaj si conferma un classico del balletto narrativo contemporaneo. L'étoile Rebecca Bianchi è una Biancaneve in stato di grazia

«Se la danza non lasciasse un segno nel mondo, sarebbe come se non esistesse affatto». Come non dare ragione ad Angelin Preljocaj? Il suo balletto Blanche neige ne è una testimonianza. Presentato per la prima volta nel 2008 alla Biennale della Danza di Lione, si è presto affermato come un classico del balletto narrativo contemporaneo. […]

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Lidia Lombardi
A Roma e a Milano

Il volto del ‘900

Doppio omaggio a Giuliana Traverso, decana della fotografia italiana. Nei suoi scatti, nei suoi “corpo a corpo” con la realtà, c’è l’espressione profonda di un tempo lungo, pieno di sogni e disillusioni

Giuliana Traverso ha più di ottant’anni e la curiosità di una ventenne. Ha girato tutto il mondo ma la sua Genova ne è l’ombelico. Ha ammirato e amato gli uomini (entrambi fotografi i due mariti, Franz Franzi punta di diamante del Neorealismo, e Lanfranco Colombo, anche celebre gallerista) però per le donne si è spesa […]

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Roberto Verrastro
A proposito di Matti Friedman

Spia di quale paese?

Matti Friedman racconta la storia di Isaac Shoshan, arabo di religione ebrea, in Israele dal 1942. Isaac è la spia protagonista, nella vita e nel romanzo, di una storia di paesi che non esistono, di conflitti atavici, di attentati e amori contrastati. "Spie di nessun paese" vale al suo autore il Natan Book Award 2018

Dal suo appartamento al settimo piano di un palazzo di Bat Yam, città costiera a sud di Tel Aviv, Isaac Shoshan osservava Israele, che vide nascere da ragazzo. Isaac era un adolescente ebreo senza un soldo quando giunse per la prima volta a Tel Aviv nel 1942, per vendere peperoni in un mercato ortofrutticolo, in […]

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Andrea Guermandi
A proposito de “L’amico di Leopardi”

Leopardi a Bologna

Isabella Fabbri e Mauro Curati hanno scovato una affascinante storia bolognese che mescola amore, libertà e mistero. Con Giacomo Leopardi sullo sfondo, a celebrare il connubio vita e poesia

Non ci facciamo mai caso abbastanza, ma i libri, quelli scritti bene e ben documentati, ci servono anche a preservare la memoria. E quando dalla memoria spunta il poeta per eccellenza, invischiato anche se marginalmente, in un giallo e in una storia dai contorni reali, beh, non si deve che dire grazie. Grazie per la […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

La storia di Emmy

L'Orma editrice pubblica per la prima volta in italiano "Prigione", romanzo di culto di Emmy Hennings, attrice, poetessa, icona surrealista che fu tra i fondatori (e soprattutto tra le maggiori attrazioni) del mitico Cabaret Voltaire

Mi è capitato di segnalare più volte, negli ultimi tempi, i libri di una casa editrice relativamente giovane, che sta facendo un lavoro davvero lodevole essendosi specializzata nella traduzione di opere molto interessanti e spesso neglette della letteratura francese e tedesca, anche se poi non disdegna qualche incursione altrove, come dimostra la bella edizione del […]

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Pier Mario Fasanotti
A proposito de "Il resuscitatore"

Frankenstein è italiano!

Lorenzo Beccati racconta la storia di Giovanni Aldini, scienziato con un gusto macabro e teatrale che, attraverso l'elettrostimolazione, credeva di ridare vita ai cadaveri (prima di Frankenstein). Ma nella riprovazione generale

L’idea di Frankenstein è italiana, non inglese. Come tale, erroneamente ancora oggi, s’intende un mostro terrificante, deforme e dalla forza sovrumana. In realtà Frankenstein era lo scienziato ginevrino Kurt, quindi “padre“ del mostro e non “figlio“. Diventò fortunata creatura letteraria della poetessa inglese Mary Shelley (moglie del poeta Percy, annegato a Lerici) che pubblicò l’omonimo […]

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