Francesca Ruth Brandes
In margine alla Biennale Arte

Il sogno di Anese Cho

Le opere della coreana Anese Cho al Laboratorium-Venezia sono l'emblema della ricerca al femminile nell'arte di questo tempo: il segno del femminile per eccellenza (la “frammentazione”) non rimanda ad una denuncia, ma riempie di sé lo spazio

Sono passati venticinque anni da quando Margherita Manzelli, in Calmo fiume nero, presso lo Studio Guenzani di Milano, reggeva il mondo tra i denti: coniugando passione per la performance e pittura, l’artista presentò oli su carta appesi al soffitto con fili di nylon scuri che lei stessa stringeva in bocca. Tutto il mondo faticosamente tenuto; […]

continua »
Sergio Buttiglieri
Visto al Teatro Strehler di Milano

La gioia del dolore

Il nuovo spettacolo di Pippo Delbono è un omaggio a Bobò, il suo attore-icona, morto di recente. I suoi attori non sono icone di sofferenza ma sono in scena per quello che fanno, per le loro azioni e le loro parole. Non per stuzzicare il fascino del bizzarro e del diverso

«La gioia conosce l’alfabeto della leggerezza», ci ricorda un Pippo Delbono in particolare stato di grazia alla fine del suo ultimo delicatissimo spettacolo dedicato a Bobó, attore della sua atipica compagnia, scomparso nei mesi scorsi all’età di 82 anni, con cui lui aveva abitato assieme dal 1998 strappandolo dall’orrore del manicomio di Aversa. Bobó – […]

continua »
Alessandra Pratesi
Visto al Palazzo Barberini di Roma

Stelle nascenti

Dal 12 al 17 giugno si è svolta la 16° edizione del Rome Chamber Music Festival, sotto la guida artistica e didattica del violinista Robert McDuffie e sotto l’egida del Ministero dei Beni Culturali, dell’Ambasciata Americana e del De Simone & Partners Young Artist Program. Una serata all’insegna dell’arte in tutte le sue forme, dagli affreschi del barocco romano al repertorio di musica da camera classico e contemporaneo: Copland, Tchaikovsky e Mendelssohn

Chi fosse capitato a Palazzo Barberini tra il 12 e il 17 giugno, avrebbe visto il futuro entrare dalla porta. «C’è sempre un momento della giovinezza in cui la porta si apre ed entra il futuro», afferma infatti Robert McDuffie: citazione dello scrittore americano Graham Greene perfetta per introdurre il pubblico all’ultima serata della 16° […]

continua »
Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Penelope in crisi

Maria Grazia Ciani ricostruisce la vita (e le indecisioni) di Penelope. La spagnola Clara Usòn rivela il fascino del "levar la mano su di sé”. Hanne Orstavik affonda le mani nel rapporto (amoroso) tra madre e figlio

Presenze. Annotò Cesare Pavese nei suoi diari: «I suicidi sono omicidi timidi». Ma la spagnola Clara Usòn, l’autrice dell’affascinante romanzo L’assassino timido (Sellerio, 186 pagg,. 15 euro), si prende la briga di obiettare: «Il suicida cerca la morte, agisce con premeditazione e malafede e quindi è un assassino pauroso, timido». Di qui il titolo della […]

continua »
Flavio Fusi
Cronache infedeli

La favola di Tim

Adelaide Cattaneo e Lina Senserini raccontano "Il mondo di Tim", un'avventura destinata ai più giovani ma che si propone come una metafora perfetta della vita. Dove la fantasia e l'illusione hanno lo stesso peso della realtà

Non c’è cosa più seria – e spesso più crudele – delle favole per bambini. Troppo tempo fa ce lo insegnavano le nonne nelle veglie serali, e più tardi ce l’ha confermato lo spietato raziocinio del professor Bruno Bettelheim. Così anche Il viaggio di Tim, ultimo arrivato di una sterminata letteratura di genere, che è […]

continua »
Alberto Fraccacreta
A proposito di "Esiste Ascoli Piceno?"

Ascoli non esiste

Adelphi ripubblica uno scherzo letterario (tra il metafisico e il filosofico) di Giorgio Manganelli. La vaghezza della città coincide con quella delle parole, della comunicazione, dell'intenzione stessa di entrare in relazione con l''esterno da sé

Secondo la leggenda – riportata, non priva di varianti, da Plinio, Strabone e Paolo Diacono – fu un picchio verde (picus) ad accompagnare lo sparuto drappello di Sabini, durante il ver sacrum, al sicuro riconoscimento del locus e alla fondazione della città. Ma, se le origini sono nebulose, risucchiate dal buco nero di uno stanziamento […]

continua »
Roberto Verrastro
A proposito de “L'affaire Kiessling”

Kiessling, il diverso

Lo storico militare tedesco Heiner Möllers analizza la storia (piena di colpi di scena) di Günter Kiessling, vicecapo della Nato negli anni Ottanta, accusato di omosessualità. Una vicenda di discriminazioni e spionaggio

Un generale omosessuale? Nella Bundeswehr, le forze armate della Repubblica Federale Tedesca, oggi c’è anche un tenente colonnello transgender, Anastasia Biefang, ma nel 1983 di omosessualità si parlava solo nei pettegolezzi su Günter Kiessling, celibe all’età di 58 anni: nessuno immaginava un’altra spiegazione all’enigma di un uomo dalla posizione sociale invidiabile che, a differenza degli […]

continua »
Lina Senserini
Mafiosità e neomelodici

Ricordare Rita Atria

Che ne è dell'Italia di Rita Atria? Quel paese con una forte cultura civile che riesce a ribellarsi alla dittatura della criminalità? Forse, la degradazione di oggi era già scritta nel drammatico suicidio della giovane testimone di giustizia

Il 23 maggio, nell’anniversario della strage di Capaci, è uscito nelle sale italiane il potente film di Marco Bellocchio Il Traditore, sul primo grande pentito di Mafia, Tommaso Buscetta. Pochi giorni dopo, il 5 giugno, in uno dei tanti format televisivi prodotti dalla Rai, Realiti, il cantante neomelodico catanese Leonardo Zappalà, in arte Scarface, 19 anni, ha affermato […]

continua »
Filippo Bozzi
Una vicenda (vera) di dolore e disagio

Storia di Rocco

«Rocco veniva a scuola con me, abbiamo fatto insieme la seconda, la terza e la quarta elementare. Era un bambino strano, con una faccia buffa, la bocca larga e le orecchie a sventola. Era esile, ma muscoloso, non tanto alto»

In un condominio popolare a Pescara vivono Rocco, che ha trentun anni, la madre, il padre e il nonno. La sorella minore è sposata, vive altrove con la nuova famiglia. Rocco ha fatto l’elettricista, ma da sei anni un lavoro non lo ha più; per avere uno spazio suo ha arrangiato un appartamentino nella soffitta. […]

continua »
Danilo Maestosi
Caos nella cultura romana

Macro disastro

L'assessore Luca Bergamo e il presidente di Palaexpo Cesare Pietroiusti licenziano in tronco, senza motivazioni, Giorgio De Finis, che aveva cercato di dare un senso all'attività del Macro. Una sconfitta per l'arte, non solo per la città

Che brutta commedia va in scena al Macro dove, a sei mesi dalla scadenza del mandato, il direttore artistico Giorgio de Finis ha saputo da un anonimo comunicato dell’azienda Palaexpo che la sua esperienza poteva considerarsi conclusa. L’unica chance di continuare è affidata a un concorso malamente annunciato per l’assegnazione della sua poltrona, che lo […]

continua »