Danilo Maestosi
In margine al furto del “wc d'oro”

Cattelan a perdere

L'arte contemporanea ha distrutto il proprio codice, abbandonandosi al primato dell'evento sensazionale e del successo commerciale. Una recente polemica intorno a Maurizio Cattelan è l'occasione per riflettere su un secolo di sconfitte

Un segnale in controtendenza può riaccendere la speranza di rimettere il dibattito sulla rovinosa deriva che rischia di isolare in un’inflazionata ma inaccessibile e indecifrabile torre d’avorio l’arte contemporanea. Solo un piccolo sasso lanciato nello stagno, ma almeno increspa la palude, offre spunti su cui riflettere. Il segnale è un curioso articolo di Francesco Bonami […]

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Delia Morea
A proposito de "L'incantevole Sirena“

Le sirene di Napoli

Francesco Palmieri racconta i misteri di Napoli portando il lettore per mano in una città (e un'umanità) carica di sorprese. E su tutto aleggiano le ali della magia, dell’arcano, dell’esoterismo che sembra essere parte integrante di questa metropoli

L’incantevole Sirena (Giunti, pp. 363, euro 18,00) di Francesco Palmieri, giornalista e scrittore napoletano trapiantato a Roma, affascina sin dalla copertina: un’ammaliante sirena dai capelli rosso fuoco con lo sguardo perduto verso un infinito da scoprire. È questo, infatti, il primo punto su cui, a nostro avviso, si dispiega il libro di Palmieri che, non […]

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Tina Pane
Viaggio nel cuore dell'Europa

Cantiere Bruxelles

Bruxelles 2019, ovvero la confusione che non ti aspetti: cantieri e mercati, boulevards ottocenteschi e mura medioevali, euroburocrati e turisti. Tutto questo (e altro) è la città simbolo di quel caos che continuiamo a chiamare Europa

Non c’è spicchio di cielo dove non svettino gru e ad ogni angolo di strada spuntano cantieri. Una polvere sottile e bianca, più sabbia che materiale di risulta, si posa sulle scarpe e rende scivolosi i passi. Avvisi compilati a mano informano delle date di inizio e fine lavori mentre la segnaletica rimovibile aggiorna costantemente […]

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Alessandro Macchi
Ricordi di un Continente che non c'è più

Frammenti d’Africa

1965, 1972, 2019: tre stagioni del mondo a confronto viste attraverso la particolarissima angolatura di uno spicchio d'Africa (tra Etiopia e Eritrea) dove le contraddizioni sono esplose più che altrove

«Ci si muove alti sull’amba e nell’aria tersa il paesaggio sembra infinito popolandosi di scenografie anche molto lontane: lo spazio è ai tuoi piedi e ti senti più forte»: così mi esprimo nel mio libro Desmè parlando dell’Etiopia, terra che mi ha visto protagonista per la costruzione di una importante infrastruttura tra rilievi aspri, le […]

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Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Il caso Bolton

Donald Trump ha licenziato il consigliere John Bolton, un guerrafondaio, talebano neocon, che non voleva che gli Usa intavolassero trattative con i talebani veri. In realtà, il falco ha pagato l'impopolarità del presidente

Dopo le pacate e dignitose celebrazioni dell’11 settembre, Trump è ritornato alla pazza e sgangherata routine quotidiana della sua amministrazione e ha licenziato, con un tweet, il terzo consigliere della sicurezza nazionale: il superfalco John Bolton. Seguito ai generali Raymond Mc Master e a Michael Flynn, liquidati in precedenza, anch’essi ex abrupto, John Bolton, non […]

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Flavio Fusi
Cronache infedeli

Quell’11 settembre

Fiori per i morti e fiori per i vivi. In una chiesa qualunque, a un’ora qualunque, il sindaco Giuliani accompagna una sposa all’altare. E l’abbraccio alla nuova famiglia vuol dire: la vita non si arrende. Frammenti di memoria di quel giorno di 18 anni fa

Uno sconosciuto, vicino, a me, gli occhi fissi sul cratere: “Sembra una chiesa, la cattedrale di Coventry, le sue rovine. Dovrebbero lasciarla così, lasciare quello che resta…” Bisogna venire nel buio, scendere dalla metropolitana a Fulton, camminare tra Liberty e Church, per capire l’angoscia di New York. I grandi edifici oscurati incombono su strade deserte, […]

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Lina Senserini
A proposito di "Rossa"

Il mondo è vecchio

Chiara Rapaccini, nel suo nuovo romanzo, divide la società in due: i vecchi sfruttano i bambini senza pietà. «Ho usato tinte forti perché voglio portare brutalmente l'attenzione su quanto il mondo attuale sia precluso ai giovani»

C’è un mondo distopico, ma non troppo lontano, appena 50 anni più avanti, in un futuro terribilmente somigliante al nostro presente, fortemente inquinato e governato da macchine e computer. La società è divisa in due: i Vecchi, sadici, aggressivi, avidi, si rendono colpevoli di un vero e proprio sterminio di bambini e adolescenti, ai quali […]

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Alessandro Boschi
Il nostro inviato al Lido

In bocca al Leone

Continua a suscitare polemiche il Leone a "Joker" di Todd Phillips: secondo i cinefili integralisti, la sua confezione da major sarebbe inadeguata a un festival. E invece, è un vero film d'autore. Vediamo perché...

Che bello il Leone d’oro a Todd Phillips e al suo Joker, bello perché, come ha sottolineato il regista statunitense è sempre eccitante riscrivere i parametri del cinema d’autore, specialmente in una manifestazione importante come quella di Venezia. Noi, che avevamo già omaggiato la sagacia del direttore Alberto Barbera per avere inserito il film tra […]

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Danilo Maestosi
Al museo di palazzo Merulana di Roma

Sidival e il sacro

Non perdetevi la mostra di Sidival Fila, il frate francescano brasiliano che riscopre la sacralità dell'arte attraverso l'uso della materia. Che sia quella di un vecchio saio o quella di un'antica pergamena religiosa

Trovare il proprio segno. Per ogni artista è un rito d’iniziazione, un passaggio obbligato per dare un senso e una direzione alla propria creatività. Sidival Fila, brasiliano, 55 anni, una giovanile passione artistica abbandonata per 18 anni per inseguire una vocazione religiosa e prendere i voti come frate francescano e poi riaffiorata a Roma nel […]

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Flavio Fusi
La lunga stagione dei populisti

Teoria del matto

In Salvadòr, Nayib Bukele non fa nulla contro la corruzione ma licenzia i ministri con un tweet. In Ucraina, Volodymir Zelensky governa in diretta tv. Eppure il "popolo" li ama. Insomma, il mondo è pieno di Trump & Johnson: ai tempi di Nixon la chiamavano "teoria del matto"

«Purtroppo, in America, abbiamo un presidente pazzo». Dall’alto della sua onorata carriera, il regista Brian De Palma si può permettere questo lapidario giudizio, senza timore di essere fulminato all’istante dall’ennesimo tweet scagliato dai giardini della Casa Bianca. Dunque, “the Donald”, questo omaccione ingombrante e volgare che occupa oggi la stanza dei bottoni della grande potenza […]

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