Filippo Bozzi
Un genere e un codice da preservare

Melodramma 2.0?

Ha ancora senso scrivere un melodramma, oggi? La domanda sorge spontanea dopo aver visto “Noi, due, quattro…” di Riccardo Panfili e “Turandot.com“ di Raffaele Sargenti. L'opera lirica ha un codice che basta a se stesso: nasce moderna e non ha bisogno di aggiornamenti

Chi ha bazzicato Firenze e dintorni avrà sentito un vecchio detto, che ora si usa sempre meno e forse presto sparirà: ”Che c’entra il culo con le Quarant’ore?”. Le Quarant’ore sono una preghiera del periodo pasquale, in cui si adora il Santissimo per tutto il tempo che intercorre tra la morte e la Risurrezione; e […]

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Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

La guerra di Putin

Tutte le mosse di Trump vanno nella direzione di rafforzare la strategia internazionale di Putin. Dal folle via libera all'invasione turca del Kurdistan ai dazi all'Europa. Finalmente, anche nel partito Repubblicano se ne accorgono...

Donald Trump ha ordinato il ritiro delle truppe americane dal nord est della Siria. Allo stesso tempo la Turchia sta mettendo in atto una pesante incursione militare per distruggere gli alleati storici degli Stati Uniti, i Curdi, che in quella zona hanno inferto duri colpi all’Isis. Questa mossa avventata del presidente americano esporrà la minoranza […]

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Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Gli appunti di Poe

I quaderni dove Edgar Allan Poe appuntava le sue riflessioni sulla letteratura e sulla società, l’ispettore capo Morse di Colin Dexter e la Firenze di Marco Martinelli (non solo quella dantesca)

Veleno. Andava al massacro delle banalità. Non tanto nei suoi racconti, quanto nelle recensioni che faceva per i giornali e negli scritti privati. Crudele, geniale, a volte capzioso: così emerge la figura di Edgar Allan Poe nel libro pubblicato da Adelphi (Marginalia, 249 pagine, 14 Euro). Esempio di alterigia, in un suo quaderno: «Il disprezzo […]

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Adriano Mazzoletti
Un ricordo e una celebrazione

Piero Piccioni Swing

Centinaia di colonne sonore con temi indimenticabili per film che hanno fatto la storia del cinema. Ma soprattutto grande conoscenza della musica e del jazz che contribuì a diffondere in Italia negli ultimi anni di guerra. Domani a Roma gli saranno intitolati i Giardini sotto la sua casa

Non era infrequente che dalle finestre di casa sua, in via Sant’Alberto Magno a Roma, all’Aventino, uno dei suggestivi sette colli della Città eterna, risuonassero le note delle musiche che componeva al piano e all’organo Hammond, matita in mano.  E domani lo spazio verde sotto quelle finestre gli sarà intitolato – “Giardini Piero Piccioni (Musicista […]

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Danilo Maestosi
Al Colosseo

Mistero Cartagine

Una grande mostra cerca di fare luce su Cartagine e il suo mito. Ma, forse per la scarsità di riferimenti storici certi, più che chiarire il mistero, l'esposizione lo amplia. Perché davvero la storia di questa città fu cancellata dai (vincitori) romani

Un senso di fastidio, come l’imbarazzo di un maldimare in arrivo, un bisogno di terra ferma, mi resta dentro all’uscita della mostra Carthago, in corso fino al 29 marzo al Colosseo. Molto dipende dalla folla che assedia scomposta e accaldata la piazza e le arcate del Colosseo, un selfie davanti a ogni vetrina, dilaga nella […]

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Lidia Lombardi
Lo scaffale degli editori

Informazione lunga

Incursione nel mondo delle riviste di cultura alla ricerca di riflessioni che non risentono della fretta (e della brevità) dei tempi. Da “Bianco e Nero” che racconta la guerra di Netflix a “Lazio ieri e oggi” che analizza lo stato dei beni culturali a Roma

Questa volta parliamo in apertura delle riviste, non quelle settimanali che affollano le edicole, ma di quelle a più lunga periodicità, che si impongono come raccolte di saggi sotto uno specifico tema. E che spesso sono libroni articolati e densi, anche di immagini rare. Come il numero appena uscito di Bianco e Nero, la storica […]

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Alberto Fraccacreta
A proposito di "Nel nome"

Nel nome di Maria

Alessandro Zaccuri insegue il mito fondativo di Maria, cercando di mettere in fila tutte le suggestioni e le influenze che la Madre di Gesù ha avuto non solo sulla cultura, ma anche sui comportamenti sociali: tra vita, filosofia e religione

«Perché Maria è un nome e tutto di Maria è nel nome». Forse basta questa frase a spiegare la singolare, ma straordinaria ricerca — dal sapore nitidamente petrarchesco — di Alessandro Zaccuri nel suo nuovo romanzo-inchiesta-mémoire: Nel nome (NN Editore, pagine 168, euro 14) è uno saggio nell’accezione moderna del termine, ossia un oggetto letterario […]

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Marco Ferrari
Cartolina dal Portogallo

L’ultimo socialista

Ritratto di António Costa, il premier portoghese appena riconfermato grazie al suo programma di rigore e sviluppo. La sua storia è quella di un figlio del colonialismo cresciuto tra scrittori, artisti e rivoluzionari

António Costa ce l’ha fatta, sarà di nuovo primo ministro portoghese. Si profila quindi una nuova edizione della  coalizione – ribattezzata la geringonça, “l’accozzaglia” –  formata dal partito socialista e dalle due formazioni della sinistra radicale. Con un invidiabile sorriso ottimistico, Costa ha portato il piccolo paese atlantico a risultati eccezionali negli ultimi cinque anni: […]

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Attilio Del Giudice
L'ultima parte di “Arcane procedure"

La favola di Vito

«Certo, le cose del mondo (e dell’altro mondo) seguono percorsi strani, talvolta bizzarri ed ironici. Questo ragazzo doveva fare con Vito Aiello la stessa cosa richiesta dal vecchio: raccontare la sua vita»

Riassunto della prima parte: Vito Aiello si ammazzò a Torino in un albergo e si trovò  in un Aldilà, di cui non aveva alcuna cognizione. Fu scambiato per uno scrittore, lui non chiarì la sua condizione di non scrittore, pensando che l’equivoco potesse giovargli in qualche modo. Così fu costretto a seguire le procedure previste per […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito di "Casa di carte"

Contro la letteratura furba

Matto Marchesini si conferma uno dei migliori critici della sua generazione: la sua potente raccolta di saggi rovescia il canone novecentesco italiano basato più su una «furba originalità» che su una ricerca di un senso della scrittura. E rivaluta Cassola, Bassani, Saba, Domenico Rea...

Potrebbe bastare l’ampio saggio dedicato all’autore di Trieste e una donna, «Perché Umberto Saba non è popolare in Italia», per farci apprezzare interamente il valore delle riflessioni critiche di Matteo Marchesini, la sua volontà di esprimere considerazioni all’interno di un preciso quadro di riferimento, tale da liberare l’opera dello scrittore, o il tema trattato, dalla […]

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