Flavio Fusi
Trent'anni dall'Ottantanove/11

Berlino città aperta

Comunisti e capitalisti si abbracciano nella terra di mezzo di Berlino: ci sarà tempo, dopo, per le divisioni, per i rancori, per le nostalgie. Questa è la prima immagine che il cronista coglie nella notte in cui il Muro venne giù...

Tra Roma e Berlino Est, sul filo di un collegamento telefonico pieno di scrosci e interruzioni, il direttore riesce finalmente a parlare con l’inviato. Chiede il direttore: «E i comunisti, cosa dicono i comunisti?». Esasperato, esausto, sgomento, l’inviato urla dentro la cornetta: «Direttore, i comunisti non ci sono più…». È un attimo: tra fischi, rimbombi […]

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Flavio Fusi
Trent'anni dall'Ottantanove/10

Il bacio di Honecker

Durante l'incontro tra Gorbaciov e Honecker, che precedette la caduta del Muro, nulla sembrava poter presagire ciò che sarebbe successo. Eppure, sotto la superficie del regime, le cose erano già cambiate radicalmente

L’albergo del cronista è a pochi metri dal varco della Bornholmer Strasse. Pomeriggio del 7 ottobre, la strada è silenziosa e vuota, sembra che tutta la città si sia riversata in centro, nei vasti spazi della Karl Marx Allee, dove il regime celebra i suoi quaranta anni. Sullo schermo trascorrono immagini patriottiche, la televisione di […]

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Mario Di Calo
Visto al Teatro Bellini di Napoli

Ruccello all’Opera

Torna in scena "Le cinque rose di Jennifer" di Annibale Ruccello con Daniele Russo diretto dal fratello Gabriele. Il dramma della diversità perde la dimensione piccolo borghese originale per approdare a una magniloquenza quasi operistica

La prima volta che conobbi Jennifer fu nel lontano 1980 credo, al ‘Na Babele Theatre, spazio oramai scomparso, situato nei Quartieri Spagnoli, penso quello fosse un pre-debutto, prima che lo spettacolo – scritto, diretto e interpretato da un giovanissimo Annibale Ruccello – approdasse alla Biennale di Venezia, allora diretta da Maurizio Scaparro. Fu un’occasione importante […]

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Daniela Matronola
A proposito di "Colibrì"

Il mondo di Veronesi

Sandro Veronesi ha scritto un nuovo romanzo-universo dove racconta quello che sa e quello che "non sa". Il ritratto di una generazione continuamente in bilico tra le ragioni dei padri e quelle dei figli

Come dice Sir Arthur Conan Doyle… Io non racconto ciò che penso, racconto ciò che so. Giorni fa ho colto per puro caso queste parole di Sir Arthur Conan Doyle in un filmato trasmesso da Rai5 – rivolte tra l’infastidito e il divertito a un invisibile intervistatore a proposito dell’astuto Sherlock Holmes, dell’ ingenuo Dottor […]

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Flavio Fusi
Trent'anni dall'Ottantanove/9

Oltre la Cortina

L'Ottantanove cominciò a Hegyeshalom, al confine tra Austria e Ungheria, dove un trattore con lame di acciaio tranciò di netto i cavi di metallo che dividevano l'Est dall'Ovest. Ecco la prima parte della storia di quei giorni

Il cronista sfoglia i vecchi taccuini. Sono passati trenta anni da quei giorni che dovevano porre fine alla storia. Le pagine sono ingiallite, la memoria ancora viva. I giorni della danza attorno al muro che crolla sono parte della sua vita, e hanno disegnato la vita di tutti noi. Così il cronista si interroga: da […]

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Andrea Carraro
Trent'anni dall'Ottantanove/8

Weimar-Buchenwald

Diario di viaggio (in versi) nell'Europa del dopo-Muro, da Weimar a Buchenwald, in cerca di una spiegazione: «Volevano vedere di persona / Cogliere l’atmosfera del passaggio / Finché si era in tempo / Capite, c’era una storica necessità»

A Weimar arrivarono al tramonto Che pareva una città abbandonata Da tanto di quel tempo Era il luglio del Novanta Durante le ferie estive Lui ricercatore a contratto, lei insegnante O viceversa, ma questo che importa? Una coppia fra tante Sui trent’anni Ancora senza figli Di sinistra colta aggiornata E moderatamente conformista Se ne parlava […]

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Gaia Sanguinetti
In margine al film di Todd Phillips

Il caso Joker

Disturbante, violento, sgradevole, ritratto di un disagio diffuso: Joker è uno di quei film a proposito dei quali ognuno vuole dire la sua. Perché è quasi una favola che usa la storia del cinema (e dei fumetti) per creare empatia con il pubblico

Più che un film, Joker è diventato un caso. Un’esperienza. Disturbante, irresponsabile o perfino sgradevole per alcuni, straordinaria e convincente sotto ogni aspetto per altri. Questo film, ancora prima di essere concepito, è stato una sfida: partendo da un personaggio di un fumetto, con una storia indefinita alle spalle, analizza nel profondo le debolezze umane […]

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Danilo Maestosi
Trent'anni dall'Ottantanove/8

Il pareggio del comunismo

Per capire il senso della caduta del Muro (e del comunismo) occorre riandare a quei frammenti di memoria nei quali la storia individuale assume un peso collettivo. Una memoria rotolata giù insieme alle pietre di Berlino

«Capitano… Mio capitano». Il primo ragazzo sale in piedi sul banco e pronuncia questo verso, stralcio di una poesia di Walt Witman. Poi un secondo lo imita. Poi un terzo. Poi l’intera classe che, infischiandosene della punizione che verrà, rende così omaggio al professore che ha insegnato a tutti loro la dignità della ribellione ed […]

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Alessandro Boschi
Trent'anni dall'Ottantanove/7

I Muri di Berlino

Così come "La settimana enigmistica", anche il Muro di Berlino vanta innumerevoli imitazioni. E, per ogni mattone venuto giù in Germania, altri ne vengono ricostruiti continuamente, nel mondo

Il mio primo ricordo della Germania è legato a delle bellissime estati trascorse sulla spiaggia di Fano, nelle Marche. Allora sembrava – mi sembrava – che i turisti fossero solo di due nazionalità, italiani e non italiani. Poi, complice la vicinanza di ombrellone e una naturale propensione alla socializzazione dei miei genitori (non mia, per […]

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Gianni Cerasuolo
In margine a un libro di Viola Ardone

I treni e la speranza

Dopo la Seconda Guerra l'Italia era un Paese solidale. Il Pci, per anni e con l'ostracismo palese dei governi e della Chiesa, organizzò un programma di ospitalità di bambini poveri che, per alcuni mesi o anni, riuscivano a mangiare e a crescere presso famiglie "ricche"

Adesso, in un Paese che si guarda con ostilità e sparge odio, sembra impossibile che sia potuto accadere questo fatto. Invece oltre settant’anni fa è successo che 70 mila bambini del Sud, poveri e devastati dalla guerra, venissero aiutati da altri italiani che li ripulirono, gli offrirono casa e un piatto di pasta, li fecero […]

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