Nicola Fano
Trent'anni dall'Ottantanove/1

Il muro di Boris

Il 9 novembre di trent'anni fa non è caduto solo il comunismo: con lucida determinazione è stata spazzata via l'illusione che il mondo potesse essere giusto e migliore. Le menzogne che trionfano nella politica di oggi nascono tutte da lì

Oggi, 31 ottobre 2019 – vedrete – il premier britannico Boris Johnson si butterà in un pozzo. A meno che un topo possente non mangi contemporaneamente, e nel volgere di poche ore, i trattati europei e le registrazioni dei comizi del nostro, Johnson dovrà mantener fede alle proprie promesse. L’hanno sentito tutti dire: «Il 31 […]

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Danilo Bonora
A proposito di “Diligenza e voluttà”

Il Professor Contini

Garzanti ripubblica una sapida conversazione di Gianfranco Contini con Ludovica Ripa di Meana. Un ritratto a tutto campo del grande critico,«Positivista senza positivismo, cioè senza metafisica e, al limite del possibile, senza mitologia»

Gianfranco Contini rammentava che a passeggio con Ungaretti gli sentì dire come la guerra fosse stata per lui soprattutto «caffè toscani aspirina e bismuto». Al suggerimento del giovane amico – aspirina e bismuto attendevano ancora «d’essere riscattati poeticamente» – Ungaretti replicò che non si poteva fare poesia con l”aspirina e il bismuto, «perché fra venticinqu’anni […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

Storia di Doris Lessing

Vita privata e passione privata si intrecciano in Doris Lessing. La grande scrittrice inglese (di cui ricorrono i cent'anni dalla nascita) ha attraversato il Novecento raccontandone storture e ombre: «il riscatto può venire solo dal narratore che è in noi»

Nel novembre del 1992 il governo conservatore britannico, allora guidato da John Major, ebbe l’ardire (non mi pare ci sia davvero altro termine possibile) di proporre a Doris Lessing un’irrecusabile onorificenza, quella di Dame of the British Empire. La scrittrice redasse allora una letterina ironica all’attenzione del segretario privato di Major, Alex Allan, chiedendogli di […]

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Angela Scarparo
Ancora su "La rivolta degli oggetti"

L’anima degli oggetti

Il ritorno de La Gaia Scienza con uno dei suoi spettacoli di culto di quarant'anni fa non ha un sapore nostalgico ma indica un trapasso: il segno indelebile di un ricambio. Evocato (anche) dalla trasformazione degli oggetti

Se ha ragione Maurizio Calvesi quando, recensendo una retrospettiva di Pino Pascali, nel 1970, dice che «Non si fa arte solo per una finalità estetica ma, soprattutto, per accelerare il ricambio dei processi mentali, per alimentare una nuova logica che non sappiamo quale possa essere ma che, intanto, mentre è in gestazione sembra ghiotta di […]

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Luca Fortis
In Siria, dopo l'aggressione turca/3

Il puzzle di Aleppo

Aleppo è stata al centro della terribile guerra civile con le forze governative chiuse nella Cittadella assediata dagli islamisti. Ora, mentre la Turchia vuole spaccare con la forza la comunità curda, qui la vita torna alla normalità. Con infrastrutture e palazzi pronti a essere ricostruiti

L’autostrada per Aleppo non è sicura perché troppo vicina alla zona di Idlib, ancora controllata dai ribelli e dalle forze turche. Per arrivare in città bisogna prendere la strada che costeggia il deserto a est. A sentire solo le televisioni italiane (e non solo loro) sembra che tutto il paese sia ancora in guerra, ma […]

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Tina Pane
Al Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Progetto Terra

Salvare il Pianeta dall'autodistruzione è ancora possibile: ma occorre cambiare radicalmente la cultura dei consumi e della convivenza. Lo testimonia una mostra (molto coinvolgente) sull'effetto dei cambiamenti climatici

C’era una volta la terra, quella che Dio (o chi per lui) consegnò ad Adamo ed Eva dopo averla appositamente creata: un paradiso. E poi c’è l’uomo, che questa terra ha abitato e sfruttato, e che comincia a mettere in atto buone pratiche per cambiare il futuro. È questa, in estrema sintesi, la storia raccontata […]

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Danilo Maestosi
Al museo Maxxi di Roma

I figli di Kandinskij

Una mostra (da un'idea di Lea Mattarella) fa il punto del rapporto tra arte contemporanea e "spirituale" (anche in versione new age). Una fotografia attendibile - piena di luci e ombre, dunque - della ricerca di oggi

Lo spirituale nell’arte. Nasce da un proposta incompiuta che Lea Mattarella, critica e storica da sempre avversa alle mode che pilotano il sistema dell’arte, si è lasciata alle spalle con la sua morte, il copione della mostra, appena inaugurata al Maxxi, che rispolvera questo titolo, preso in prestito da un celebre saggio di Kandinskij del […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito di "O caro pensiero”

Poesia del pensiero

La nuova raccolta poetica di Renato Minore da un lato segue il filo conduttore dell'ispirazione leopardiana (serve sempre un pensiero che la sostenga) e dall'altra si mostra come una variante lirica del raccontare in prosa

Il titolo del nuovo libro di poesie di Renato Minore, O caro pensiero (Aragno editore), rimanda senza che se ne possa dubitare a Leopardi, per quel vocativo che risulta così singolarmente ottocentesco, per il “caro”, che è aggettivo caro appunto al recanatese, e soprattutto per il riferimento al pensiero, modalità e strumento letterario associabile all’intera […]

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Pier Mario Fasanotti
A proposito di “La mafia non lascia tempo”

La mafia esiste

Gaspare Mutolo, storico collaboratore di giustizia, dice la sua su Cosa Nostra: Riina, Provenzano, Messina Denaro. Poi gli intrecci con lo Stato e la politica. Ne viene fuori un'Italia spaventosa. Più vera del vero

Ora vive a Roma, ma non si può dire in quale zona. E stato mafioso per 19 anni, ha compiuto 22 omicidi, è entrato in Cosa Nostra nel’73 e si è dissociato nel ’92. È uno dei più importanti pentiti. A spingerlo a capovolgere ufficialmente la sua biografia criminale furono le domande serrate del giudice […]

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Danilo Maestosi
Al nuovo Musja di Roma

L’arte della paura

Quante delusioni dalla mostra curata da Danilo Eccher e dedicata al buio e alla paura? Quasi sempre, ormai, la provocazione (e lo spettacolo fine a se stesso) sovrastano la ricerca artistica

Luce e ombra. Il continuo intreccio di spinte contrapposte, alternanze di senso, scoperte e smarrimenti che segna la condizione umana è il leitmotiv della mostra «Chi ha paura del buio?», ideata da Danilo Eccher, critico e curatore d’arte contemporanea di lungo corso, per celebrare la trasformazione del Musja, il centro culturale, aperto da Ovidio Jacorossi […]

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