Danilo Maestosi
Piccola rivoluzione nell'istituzione romana

La Macro élite

Chiusa rapidamente l'esperienza di Giorgio De Finis, il Macro si affida a un curatore trendy e in carriera: Luca Lo Pinto. Riapertura ad aprile, nel segno di una vecchia avanguardia: quella dell'immaginazione preventiva

Archiviato, con molti ipocriti complimenti ma probabilmente nessun rimpianto, l’esperimento di Giorgio De Finis, il Macro di Roma, passato sotto la direzione di Luca Lo Pinto, presenta ufficialmente quello che dovrebbe essere il proprio futuro per i prossimi tre anni. La prima novità, di sostanza, è l’aumento del budget a disposizione: dai 400 mila euro […]

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Sergio Buttiglieri
Visto a Arte Fiera di Bologna

L’automobile che guarda

Il nuovo spettacolo di Romeo Castellucci trae spunto dalla filosofia di Ernst Bloch: un'automobile rovesciata gira a vuoto in un immenso garage. È una metafora della nostra incapacità, ormai, di comunicare

L’ultima, salutare provocazione della Compagnia diretta da Romeo Castellucci nei confronti dei linguaggi rassicuranti del teatro tradizionale è La Vita Nuova che abbiamo avuto modo di vedere in Prima  Nazionale, in uno spazio post industriale, in occasione dell’ultima edizione bolognese di Arte Fiera. Questo iconico lavoro teatrale, che aveva debuttato nel 2018 al Kanal-Centre Pompidou […]

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Luca Fortis
Studiare nell'epoca delle fake news

L’arma dell’intelligenza

«L'intelligenza presuppone capacità di cogliere la complessità. Per questo oggi (insieme alla cultura) va così poco di moda...»: incontro con Manuel Cuni, alias Immanuel Casto, presidente/portavoce dell'associazione Mensa che riunisce le persone con quoziente intellettivo molto alto

L’intelligenza e il suo rapporto con il quoziente intellettivo è uno dei soggetti più affascinanti e studiati dalla scienza e dal mondo culturale. Il Mensa è un’associazione internazionale senza scopo di lucro, nata il 1 ottobre 1946, con il fine di riunire persone ad alto potenziale. Il solo requisito richiesto per diventarne membri è rientrare […]

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Andrea Carraro
Su “Ai sopravvissuti spareremo ancora”

Tempo di sopravvivere

Il romanzo d'esordio di Claudio Lagomarsini sorprende per la solidità dello stile e per la capacità dell'autore di muoversi nello spazio di un caseggiato esemplare. Un'avventura di formazione con colpo di scena finale

Colpisce, di questo esordio di Claudio Lagomarsini, giovane scrittore toscano che ha già pubblicati racconti su Nuovi Argomenti e altrove, Ai sopravvissuti spareremo ancora (Fazi), il dominio dello stile anzitutto, che sa piegarsi alle ragioni del racconto; con una lingua ricca, colta, ma anche comunicativa, spigliata nei dialoghi, che non perde mai di vista le […]

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Anna Camaiti Hostert
Cartolina da Chicago

Big Data Trump

Al di là dell'impeachment (che i repubblicani e i legali del presidente sanno gestire alla perfezione), la campagna elettorale Usa segna una grande novità: un nuovo uso delle profilazioni per "motivare" i propri elettori, più che per convincere gli indecisi

Sappiamo già che la procedura di impeachment del Presidente Trump, che si svolge adesso al Senato americano, non andrà da nessuna parte. I repubblicani infatti hanno la maggioranza in quella Camera e negheranno l’autorizzazione a procedere, ostacolando anche la citazione (subpoena) di possibili testimoni quali Bolton, ex consigliere per la sicurezza nazionale nell’amministrazione Trump, allontanato […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

Il mondo secondo Hillman

Adelphi ripubblica in una nuova edizione “Re-visione della psicologia”, il saggio nel quale James Hillman pose le basi della sua dottrina che pone l'individuo in secondo piano rispetto alla comunità (e al mondo)

Scritto nel 1974 e pubblicato per la prima volta da Adelphi nel 1983, Re-Visioning Psychology (Re-visione della psicologia) è un saggio fondamentale di James Hillman, che viene riproposto ora dal medesimo editore in una nuova edizione. Al di là dell’interesse dell’opera in quanto tale, trattandosi di uno dei testi fondativi della sua “psicologia archetipica”, il […]

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Giuliano Capecelatro
Cartolina da Berna

L’Ämmitalianer

Dialogo tra un napoletano e uno svizzero («metà Emmental e metà italiano») alla ricerca di una inesistente "purezza etnica". Perché la vita è un miscuglio di contraddizioni: la Storia e gli individui lo dimostrano

La Roma… la Roma.  Perché poi la Roma? Non capisco. «Roma, al contrario è Amor, no? Ed è così. Arrivo a Roma, venticinque anni fa, resto incantato. Dalla città. Dalla gente, orgogliosa di essere romana, ospitale, dal cuore aperto.  Poi incontro il grande amore della vita, mia moglie». Bella cartolina, un’apoteosi dei sentimenti, va bene. […]

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Alberto Fraccacreta
Ancora su “Diario dello smarrimento”

L’arte di smarrirsi

Andrea Di Consoli, raccontando sé e il propri vagabondaggi tra luoghi e letture, traccia il ritratto di un uomo che insegue l'impossibilità costante di realizzarsi: un diario delle imperfezioni che costellano le nostre vite

Accensioni simili si possono notare nei Quaderni di Cioran e nei Taccuini di Camus. Anche questi erano (vertiginosi) diari di autori erranti, intellettuali aperti alle caleidoscopiche possibilità, o guide allo smarrimento dei perplessi, come Valerio Magrelli ha intitolato la sua plaquette post-Il sangue amaro. Un pensiero interessante è dedicato proprio al poeta romano: «Ricordo vagamente […]

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Leopoldo Carlesimo
Un'avventura in Tajikistan

Una storia a Roghùn

«Roghùn rappresenta una delle più ambite opportunità di lavoro per un giovane del Tajikistan. È l’opera più grande e longeva del Paese: quando sarà finita, sarà la diga più alta che mai gli uomini abbiano eretto in qualsivoglia angolo del pianeta»

Asliddin aveva ventun anni, ma dimostrava meno della sua età. Era alto di statura, magro, d’aspetto fragile e delicato. Portava i capelli folti un po’ troppo lunghi e pettinati senza criterio, quasi a casaccio, occhi scuri, colorito pallido, naso sottile e arcuato da una leggera gobba; zigomi alti, sopracciglia fini e lunghe tagliate quasi in […]

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Danilo Maestosi
Al Palazzo delle Esposizioni di Roma

Le città di Basilico

Omaggio alla fotografia di Gabriele Basilico: il suo occhio scava nelle contraddizioni delle metropoli. I vuoti, i pieni, le luci, le forme: «La città che mi interessa raccontare contiene una mescolanza tra eccellenza e mediocrità, tra centro e periferia»

Nulla in fotografia conta quanto lo sguardo. Sì, certo, la tecnica, il dosaggio della messa a fuoco, il calcolo del tempo dello scatto, la costruzione del set per chi vi fa ricorso. Ma è lo sguardo che incorona un fotografo come un maestro, un artista capace di distillare l’invisibile dal visibile, vocazione che per chi […]

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