La seconda parte di una storia inedita
«Rimase lì un quarto d’ora, poi rientrò in camera e il silenzio lo avvertì che il corpo di sua moglie non c’era più. Del resto lei era solo un corpo, non una mente: doveva pur ammetterlo una volta per tutte»
Riassunto della prima parte: Teresio Bertot, meticoloso corniciaio lavora in una bottega della città e ascolta spesso la radio. Il suo lavoro gli piace molto, soprattutto per il fatto che i sottili legni che manovrava, tagliandoli e assemblandoli in figure geometriche esatte, delimitano il mondo che guarda. La precisione è il cardine della sua serenità. […]
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A proposito di "Cacciateli!"
Concetto Vecchio ricostruisce l'ondata razzista nella Svizzera di James Schwarzenbach nel dopoguerra, quando gli esclusi erano gli italiani. Quasi una metafora storica del nostro triste presente
È un urlo. Non quello di Edvard Munch – magari! – che scaglia dagli abissi dell’anima un’assoluta angoscia esistenziale. È un urlo anch’esso, certo, ma scevro di ogni tragica nobiltà, di ogni istanza ascetica. Ha un che di ferino, di torvo, di primordiale. È l’urlo rabbioso del branco che fiuta nell’aria quello che ritiene un […]
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Dalle Fontanelle ai Vergini
Una notte di pioggia al Rione Sanità, tra la musica psichedelica dei ritrovi della città cosmopolita e le anime pezzentelle della tradizione secolare: così gli estremi della storia entrano in sintonia
Le nuvole corrono veloci, quasi si rincorrono nelle notti del Rione Sanità. Ogni tanto rovesciano su Napoli potenti scrosci d’acqua che bagnano violentemente tutto quel che trovano sul loro passaggio, poi di colpo le nuvole lasciano spazio alla luna e alle stelle. A un tratto tutto tace e diventa pacifico. Sulla terra l’acqua cola ancora […]
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Al Teatro alla Scala di Milano
Il regista Alvis Hermanis ha allestito "Trovatore" di Giuseppe Verdi in un museo polveroso che nell'ultimo atto trascolora in bianco e nero. Una scelta un po' confusa, che è stata sonoramente fischiata dai loggionisti milanesi
Con il Trovatore di Verdi in scena alla Scala di Milano non abbiamo la solita messa in scena tradizionale che tutti i melomani si aspettavano di trovare. Il regista Alvis Hermanis, già molto conosciuto per le sue non canoniche regie nei più importanti festival teatrali di prosa europei, questa volta ha ambientato la famosissima vicenda […]
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Al Teatro Argentina di Roma
Natalino Balasso interpreta un Goldoni "modernissimo" diretto da Valerio Binasco. Gli intrighi del servo furbo si dilatano nella malinconia rarefatta di un interno alla Filippo De Pisis
Natalino Balasso, mente illuminata, intelligente, arguto attore/intellettuale, comico sarebbe troppo riduttivo; seguo sempre con accanito interesse i suoi post sulla sua pagina del social più noto e frequentato del web, venuto alla ribalta grazie alla partecipazione alla trasmissione televisiva Zelig con il personaggio Anatoli Balash. Autore, interprete dei suoi applauditi interventi ha mostrato da sempre […]
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Every beat of my life
«Vita fedele alla vita», uno dei tanti capolavori di Mario Luzi, fin dal titolo esprime i versi che verranno e rende superfluo ogni commento. Rifiutando l’idea della creazione poetica come alternativa alla vita l'autore ha fatto cantare l’agonismo dello spirito
Alla società novecentesca che relega la poesia in uno spazio elegante e nobile quanto ininfluente, Luzi risponde con l’influenza della vita sulla poesia, rovescia i termini: non si apparta, non rinuncia, ma non sale su un cavallo bianco per guardare dall’alto il mondo. La vita è l’enigma, il poeta colui che lo attraversa facendosi carico […]
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Cartolina dall'America
I democratici Usa hanno parecchi motivi per temere una sconfitta a novembre: le loro divisioni interne, la capacità di Trump di attribuirsi successi inesistenti e la stretta della Casa Bianca sulle istituzioni indipendenti. Riusciranno a capirlo?
Con una parola inventata da George W. Bush in occasione delle controverse elezioni del 2000 quando competeva con Mc Cain che incoraggiava a non misunderestimate (una sorta di elisione tra underestimate=sottovalutare e misunderstand=fraintendere che viene a significare mal sottovalutare) le sue capacità, si potrebbe consigliare ai democratici di fare lo stesso con Trump, visti gli […]
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Periscopio (globale)
A cinquant'anni dalla morte, ritratto di Shmuel Yosef Czaczkes, in arte S. Y. Agnon, primo e unico scrittore di lingua ebraica a vincere il Nobel: un riferimento costante per la letteratura delle identità
In alcune letterature la figura del patriarca ha un impatto fortissimo, al punto che gli scrittori delle generazioni successive non possono scrivere praticamente nulla se non occupandosene, spesso usandola come metro per misurare le proprie forze e comunque, sempre, facendoci i conti. È senz’altro il caso della letteratura ebraica contemporanea, che ancora paga un fondamentale […]
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La prima parte di una storia inedita
«Senza rendersene conto Bertot aveva per un attimo sfiorato uno dei tanti capricci della comicità. Spenta la radio, era poi rimasto per più di un’ora con testa poggiata sui palmi delle mani. A riflettere. Grande errore...»
Teresio Bertot era un uomo pallido e gracile. E talvolta così assorto, o così smarrito, da parere uno di quegli uccelli che si stacca dallo stormo per fatica oppure solo per voglia di solitudine, in mezzo a folate di vento cattivo. Faceva il corniciaio e godeva di gioie equilibrate. Non mancava di ironia, ma per […]
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Al Palazzo delle Esposizioni di Roma
Una grande retrospettiva rende omaggio a Jim Dine, l'artista americano considerato uno dei protagonisti della stagione della Pop Art. Un'avventura creativa piena di intuizioni geniali, sconfitte e naufragi
Raro che un artista, a 85 anni compiuti e una fama internazionale nella quale trovar cuccia, sia disposto a ripercorrere la tappe della sua lunga carriera, a raccontarsi e persino a smentirsi con tanta partecipazione e tanta sincerità come ha fatto Jim Dine, collaborando alla grande retrospettiva in scena fino al 20 giugno al Palazzo […]
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