Giuseppe Grattacaso
Visite guidate

L’incubo di Madrid

Madrid, Museo del Prado, di fronte a ”Las Meninas” di Velázquez. Lentamente, la realtà e l'illusione si sovrappongono e si confondono. Stiamo vivendo davvero questi tempi, oppure tutto è solo un incubo (teatrale)?

Prima di arrivare al museo del Prado, mi fermo a prendere una cerveza in un bar in Plaza de Santa Ana. Non è casuale il luogo, né la scelta della bevanda. Voglio un locale al limite della piazza, sul lato dove si immette il Calle del Principe. Ho bisogno proprio di quel bar e di […]

continua »
Danilo Maestosi
Visite guidate

Abitare Kandinsky

Nelle opere di Kandinsky si percepisce fortissimo il rapporto tra “dentro e fuori” nel quale entrano in gioco la musica e la gestione dello spazio. Nel suo “Impressione III” c'è il tratto iniziale, dirompente della sua rivoluzione

Dentro… Fuori. Sembra un viaggio impossibile quello che ci impone questa quarantena forzata. Difficile trovare il fuori che era e sarà in questa città inverosimile e svuotata. Difficile rifugiarsi dentro con il corpo che scalpita adesso e i desideri che s’ingolfano in pensieri di fuga o sbiadiscono in sogni. Forse potremmo prendere esempio da chi […]

continua »
Valentina Fortichiari
Visite guidate

La finestra di Friedrich

Nei quadri di Caspar David Friedrich i personaggi sono quasi sempre ritratti di spalle: possiamo solo immaginare i loro occhi (e il loro stato d'animo). Ma la "Donna alla finestra" sarà sicuramente una persona che, come noi, aspetta il futuro

Donna alla finestra, olio su tela, 44×37, Berlino, Nationalgalerie. Il dipinto (1822) rappresenta lo studio di Caspar David Friedrich con la vista sul fiume Elba (si vedono gli alberi delle barche). La donna è Caroline, moglie di Friedrich, dalla quale ebbe tre figli. L’interpretazione degli studiosi spiega che la figura femminile gira le spalle all’oscurità […]

continua »
Nicola Bottiglieri
Ai tempi del Coronavirus

La rivincita della scienza

In queste settimane la cultura umanistica è come attonita e ferma di fronte alle "necessità" della cultura scientifica. Finché un giorno, su una terrazza condominiale, si scopre che anche Thomas Mann è necessario...

La separazione fra cultura scientifica e cultura umanistica oggi ha acquisito aspetti imprevisti. Anzi, con i tempi che corrono, o meglio con i tempi che corrono di notte o sbirciano al di sopra delle mascherine, essa ha svelato la sua irriducibile dualità. Da un lato le speranze di vita, dall’altro la noia, con la sua […]

continua »
Luca Fortis
Un nuovo modo di comunicare

L’arte alla radio

Incontro con Nicolas Ballario, conduttore che si occupa d'arte per Radiouno e Sky: «Racconto la vita di grandi artisti e ospito le personalità più importanti del panorama, ma la cosa più importante è essere capaci sempre di prenderci in giro»

L’arte contemporanea è spesso considerata difficile da comprendere, ma non è così. Per fortuna la radio negli ultimi anni ha cominciato a raccontarla al grande pubblico. Il merito di questo va anche a Nicolas Ballario. Classe 1984, vede i suoi natali professionali nella factory di Oliviero Toscani e oggi si occupa di arte contemporanea applicata […]

continua »
Filippo La Porta
Visite guidate

Gli incontri di Bellini

La “Madonna col bambino” di Giovanni Bellini conservata alla Pinacoteca di Pavia è un 'opera enigmatica. L'espressione triste della Madonna e la luce diffusa sembrano rivelare l'umanità che si nasconde dentro il mondo

Quando sarà di nuovo possibile “viaggiare” per l’Italia (una frase che fino a due mesi fa mi sarebbe sembrata surreale!) prendo il treno e vado a Pavia. Ho voglia di rivedere dal vivo un dipinto di Giovanni Bellini che ho ammirato qualche mese fa in una mostra torinese, dov’era in prestito. Anzitutto: la pittura di […]

continua »
Lidia Lombardi
Musei visti dal divano/1

Grand tour virtuale

Da Raffaello in mostra alle Scuderie del Quirinale alle meraviglie dei Musei Vaticani, degli Uffizi, della Pinacoteca di Brera. Guida (ragionata) all'arte che si può ammirare restando immobili a casa davanti al computer. Con qualche sorpresa...

Il 6 aprile doveva essere il Raffaello Day, una fantasmagoria di celebrazioni per rammentare i 500 anni dalla prematura morte del “divin pittore”. Invece la “festa” si è svolta tutta on line, a partire dalla visita alla sontuosa mostra allestita alle Scuderie del Quirinale, inaugurata il 5 marzo e chiusa il 12 per disposizione del […]

continua »
Attilio Del Giudice
Una (quasi) storia d'amore

Il cognato

«Ascolta, oggi non me la sento di affrontare le bizze cattive di tua sorella, posso invitarti a mangiare qualcosa insieme? Se non sbaglio tuo marito è alla fiera della nautica, ti ha lasciata sola. In fondo sono tuo cognato...»

Nel 1977 Roland Barthes pubblicò un saggio sui cambiamenti del linguaggio nelle dinamiche dell’amore: Fragments d’un Discours Amoureux. Ebbe molto successo. Ma sentiamo, nei nostri giorni, che dice questo cognato. * * * Io te lo dico francamente: tua sorella non ha il tuo carattere, è isterica, forse perché non ha avuto figli. È sempre […]

continua »
Marco Ferrari
Storia di una leggenda irripetibile

Riva, Scopigno e…

Sono passati cinquant'anni dalla favola del Cagliari che vinse lo scudetto facendo fuori la concorrenza di tutte le grandi. La stagione di Gigi Riva, di Manlio Scopigno, di Domenighini, Cera e Albertosi sembra lontanissima

Forse non torneranno più quegli “anni ribelli” del calcio che videro il Bologna vincere il campionato nel 1964, la Fiorentina nel 1969 e il Cagliari nel 1970 in linea con il clima di quel decennio di contestazione, eccentricità, novità e modernità. Anni in cui la provincia allegra e bonacciona si prese gioco delle collaudate società […]

continua »
Nicola Fano
Visite guidate

Il teatro e la paura

Parte una nuova serie di riflessioni di Succedeoggi: un quadro per raccontare il nostro difficile presente (e un futuro incerto). Per esempio, il ritratto dell'Arlecchino Tristano Martinelli ha qualcosa da dirci sul domani del teatro

Quando leggo sui giornali esperti-un-tanto-al-chilo che predicano di «pensare positivo» mi prende l’orticaria. Io non penso positivo: penso le cose come stanno. E le cose stanno messe maluccio. Non soltanto qui e ora, ma soprattutto domani e dopodomani. L’avrete capito: non sono nemmeno tra quelli che dicono che «da tutto questo usciremo migliori». Ne usciremo […]

continua »