Flavio Fusi
Cronache infedeli

Il populismo biondo?

Il successo della nuova stagione di "The Crown" promuove uno strano dibattito: Lady Diana che «parlava al cuore della gente» è stata l'apripista del populismo in stile Boris Johnson? Il compassato “Economist" dice di sì...

De te fabula narratur: mi sono chiesto qualche volta – negli sfaccendati pomeriggi imposti dal lockdown – con quale spirito la vegliarda regina Elisabetta seguisse di volta in volta gli episodi della serie televisiva The Crown, dedicata alla storia e ai personaggi della monarchia Windsor. La lunga navigazione – tra fatti storici, personalissime ricostruzioni, intriganti […]

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Valentina Fortichiari
A proposito di "Cuore di furia"

Encomio del narratore

Romana Petri ha (quasi) messo in parodia l'avventura editoriale e umana di Giorgio Manganelli. Ne è venuto un romanzo formidabile, dedicato non solo all'arte di scrivere, ma anche a quella di ascoltare. E di vivere

Perché ho amato tanto il libro di Romana Petri: Cuore di furia (Marsilio Romanzi, pp 154, €16) ? L’ho amato, sottolineato, riletto, perché dentro ci sono la vita e il mondo editoriale, ma anche molto di più, materia forgiata come metallo a fuoco lento. Sono innumerevoli i temi sui quali merita fermarsi a meditare, e […]

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Pier Mario Fasanotti
A proposito di “Processo alla Russia“

Dalla parte degli zar

Sergio Romano ripercorre la storia della Russia, così piena di ambizioni sfrenate, violenze e tentativi di agganciarsi all'Europa. Un modo per inserire la figura di Putin tra Ivan il Terribile e Pietro il Grande

La domanda, duplice, non è di poco conto: «Perché continuiamo a considerare la Russia un Paese estraneo, diverso e in opposizione a “noi” europei?». E ancora: «Che cosa porta l’Europa a vedere nella Russia una civiltà nemica e separata?».  Le risposte le fornisce Sergio Romano nel saggio Processo alla Russia (un racconto), edito dalla Longanesi […]

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Anna Camaiti Hostert
Cartolina dagli Stati Uniti

Voglia di bugie

Contro ogni evidenza, una parte dell'America (quella più razzista, violenta e misogina) non vuole credere alla realtà ma cerca spasmodicamente una realtà alternativa. Quella inventata dall'ex presidente e predicata da nuovi, piccoli canali televisivi di estrema destra

Due serie televisive, tratte rispettivamente una da un romanzo di Philip Dick The Man in the High Castle (La svastica sul sole) del 1962 uscita su Amazon prime nel 2015 e durata fino al 2019, e l’altra da uno di Philip Roth The Plot Against America (Il complotto contro l’America) del 2004, andata in onda […]

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Rocco Civitarese
Parole e ombre/14

Ti devo parlare!

«Alza il viso contro il getto d’acqua. Si tira indietro i capelli. Ripete il gesto. Due mani sulla fronte, la nuca. I pollici gli sfiorano le orecchie. È una bella sensazione. È calmo, caldo e solo. Ma da solo c’è sempre il rischio che arrivi»

Immagine di Ernesto Fiorentino Andrea– Aspetta! Dove scappi? Fammiti dare un’ultima sistemata.– Non troppo pesante il trucco, Marlena.– Giusto un po’ di fondotinta per il lucido. Ecco, fatto. La nostra Star.– Pronti con la 4? Partiamo con la 4, poi un’inquadratura sulla schiena con la 6.Francesco, il regista, cinse per le spalle Andrea, la Star. […]

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Giuliana Bonanni
Finestra sul mondo

L’arte al fresco

La storica dell'arte Laura Freeman ha trovato l'antidoto adatto alla "sete" di musei in tempo di lockdown: un catalogo degli “Sculpture park" inglesi: giardini pubblici dove è possibile ammirare opere senza correre il rischio del contagio

Dal cinque novembre, l’Inghilterra è entrata nel suo secondo lockdown, con cinema, teatri, gallerie e musei di nuovo chiusi. E gli amanti dell’arte sono entrati in crisi di astinenza, come i maniaci della forma fisica a cui sono state tolte le palestre. Questa volta, però, la scrittrice Laura Freeman, londinese e critica d’arte, non si […]

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Roberto Cavallini
L'amore in tempi di clausure

Eventualmente baciarti vorrei

Tormenti di un vecchio in previsione di un altro Lockdown, pensando alle immagini di ieri e di oggi (ovverosia, lettera per una amica, che nessuno sa chi sia)

Il lockdown per COVID-19, come si dice oggi, è un blocco temporaneo, messo in atto per evitare il blocco definitivo, quello della morte. Nella Zona Gialla, dove vivo, quella costretta al rispetto di minori restrizioni, si può uscire dalle ore 5 della mattina alle ore 22 di sera, ma dalle ore 18 chiudono i luoghi […]

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Giuseppe Grattacaso
Ritorna “I Colloqui e altre poesie”

Il quadrifoglio di Gozzano

Alessandro Fo ha curato, con straordinaria dedizione, una nuova raccolta di poesia di Guido Gozzano. Ne scaturisce il ritratto di un poeta che vive in sé il dialogo costante tra vita attiva e contemplazione, fra realtà e la sua rappresentazione

Un responso e una condanna, non solo una scelta o un ostentato atto di indisciplina di fronte alle regole dell’esistenza. Nel mettere in scena se stesso nel personaggio di guidogozzano nella poesia d’apertura che dà il titolo alla raccolta La via del rifugio, pubblicata nel 1907, il poeta Guido Gozzano ci rappresenta il suo alter […]

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Flavio Fusi
Vivere al tempo del covid

Aspettando Eliot

Il mondo è in attesa. Prima che venga sconfitta la pandemia, prima che l'inquilino scaduto lasci la Casa Bianca, prima che la politica torni a rappresentare gli uomini, prima che il tempo torni a mettersi in movimento e si riesca a riconoscersi umani

“Vivere è aspettare”, scrive Samuel Beckett. Aspettiamo, dunque, in questa grigia giornata stillante di pioggia lenta. Nel mesto autunno abbiamo chiuso le finestre e sbarrato i balconi che a primavera se ne stavano spalancati e ariosi. Questo nostro breve interludio di vita è diventato l’inizio di una lunga attesa. Attendiamo che le catene si allentino […]

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Nicola Fano
La pandemia spiegata da Sofocle

Edipo e il covid

Rileggere Edipo re e Edipo a Colono può essere utile per capire meglio che cosa sta succedendo: il destino ha ripreso le redini del gioco. E ci ha messo di fronte a un enigma che non ha soluzioni. L'unica chance è accettare di non essere superman

C’è il demente smascherato che balla cantando che non c’è il covid e c’è il guardiano del museo della rivoluzione che, con il ditino alzato, ammonisce che no, che lui non è demente ma, insomma, il governo aveva sei mesi per prepararsi, per raddoppiare gli ospedali, per assumere migliaia di medici, per comprare centinaia di […]

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