Disponibile su Raiplay
Sa di cinema e di televisione (oltre che di lirica, ovviamente) la "Traviata" di Mario Martone al Teatro dell'Opera per RaiCultura. Ma al di là delle invenzioni della regìa e della direzione sicura di Daniele Gatti, questo spettacolo ha colpito per come ha lasciato spazio al fantasma del covid
Lo sfondo dei ruderi di Roma per il duello tra Alfredo e il barone Douphol, il carnevale che mentre Violetta muore impazza nel budello che da via Nazionale porta a piazza Beniamino Gigli. Mario Martone per La Traviata andata in onda in prima serata su Raitre (e ora disponibile su Raiplay) diffida delle astruse attualizzazioni […]
continua »
Periscopio (globale)
Poeta degli eccessi (anche linguistici) e dei contrasti (soprattutto sociali), a duecento anni dalla nascita Charles Baudelaire appare come un mito esorcizzato dal tempo e dalle mode. Più odiato e amato che letto e studiato, in verità
Tra le tante cose singolari e poco gradevoli che possono capitare nella vita c’è anche il fatto di ritrovarsi tumulato in compagnia di qualcuno che si è detestato per tutta la vita. È quanto accadde a Charles Baudelaire: alla sua morte, il 31 agosto 1867, finì infatti con l’essere inumato nella tomba di famiglia, al […]
continua »
Un omaggio "radiofonico"
La cyberperformer Francesca Fini ha affrontato i versi di Dante nel contesto di Radio Dante, percorso poetico e sonoro: «Quei testi vanno interpretati, non vanno letti. Per questo l’ascolto attraverso la radio è il mezzo più efficace. Se a questo, poi, aggiungiamo una specie di sostegno sonoro che diventa racconto...»
Francesca Fini, artista interdisciplinare di fama internazionale, citata dall’Enciclopedia Treccani come tra i più significativi esponenti del linguaggio cyberperformance in Italia, è ideatrice, regista e curatrice della sceneggiatura sonora dell’evento Radio Dante – Un viaggio stereofonico nei versi del vate fiorentino: un podcast, a cadenza settimanale, di 21 episodi sui versi tratti da Le Rime […]
continua »
A proposito di "Us"
Il nuovo romanzo di Michele Cocchi, pur scritto (e uscito) prima della pandemia, è una riflessione di straordinaria attualità sulla condizione di quegli adolescenti che vivono in un mondo parallelo, solitario e virtuale, dal quale non riescono ad avere contatti con la realtà
Regola non codificata, ma certamente in vigore, vuole che di un romanzo si scriva, se non prima dell’uscita, nelle settimane immediatamente successive alla pubblicazione, che sono poi quelle in cui, nella maggior parte dei casi, si consuma la vita in libreria di un volume di narrativa. Esclusi casi eccezionali, e fatta salva ovviamente la permanenza […]
continua »
Cartolina dall'America
Il processo a Derek Chauvin, il poliziotto che il 25 maggio 2020 uccise senza alcuna ragione George Floyd, ha rivelato una serie di particolari inquietanti sia sui modi consueti delle forze dell'ordine negli Usa sia sulla diffusione di "normali" comportamenti razzisti
Durante il processo a Derek Chauvin – il poliziotto che a Minneapolis, in Minnesota, ha giustiziato en plain air il 25 maggio 2020 George Floyd, 46enne uomo di colore, tenendogli un ginocchio premuto sul collo per nove-minuti-e-ventisei-secondi, soffocandolo – si sono succedute numerose testimonianze di persone diverse: passanti, pompieri, paramedici. Tra di esse ce ne […]
continua »
Finestra sul mondo
Michael Edwards, poeta e saggista inglese, grande esperto di letteratura francese, spara a zero sui poeti del paese di Racine e Hugo: «Se parlassero del loro paese e fossero più presenti nella vita pubblica sarebbero molto più ascoltati. E i francesi capirebbero che la poesia non è una pratica per iniziati...»
La Francia avrebbe bisogno del suo Walt Whitman, di qualcuno che scriva un grande poema sulla nazione come è stato Leaves of grass per l’America. Come succede in Inghilterra, dove i grandi poeti prendono spesso ispirazione dall’antica poesia popolare. “Se i poeti francesi parlassero del loro paese e fossero più presenti nella vita pubblica sarebbero […]
continua »
Intervista con Eleonora Mongelli
Il regime cinese calpesta la minoranza musulmana uigura: ogni sorta di diritti negati, campi di lavoro trasformati in campi di detenzione. Ma le multinazionali della moda o della tecnologia (spesso) restano in silenzio per non perdere vantaggi commerciali...
L’Unione Europea, in coordinamento con gli Stati Uniti, Gran Bretagna e Canada, ha deciso di sanzionare i dirigenti cinesi implicati nelle violazioni di diritti umani degli uiguri. Sono le prime misure europee contro la Cina dopo l’embargo sulle armi imposto nel 1989 in seguito alla strage di Tienanmen. Ne parliamo con Eleonora Mongelli, Vice Presidente […]
continua »
Una storia di padri e figli
«“Lei per quella rissa in mensa, oltre ai giorni d’isolamento e a tutto il resto, ha perduto anche lo sconto di pena…”
“Starei già fori da 67 giorni”. L’operatore lo guarda, lui schiaccia la sigaretta con la scarpa di gomma...»
“Faccia entrare, agente… ” “Coletti dai sta a te!… ” “Tommaso Coletti… – dice lo psicologo penitenziario, congedando un vecchio ergastolano di Reggio Calabria con la faccia da ratto che tutti a Rebibbia chiamano Nonno. Poi comincia ad analizzare la cartella personale del nuovo detenuto, che si siede di fronte a lui nell’unica sedia disponibile […]
continua »
Periscopio (globale)
Max Frisch, coscienza critica del Novecento, è un autore tutto da rileggere. Per ritrovare il senso del suo conflitto tra volontà e caso, tra il primato della razionalità e la tirannia della casualità. Nel suo teatro come nei suoi romanzi
Il suo romanzo più famoso e acclamato, Homo faber, del 1957, può essere un valido punto di partenza per avvicinarsi all’opera di Max Frisch, drammaturgo e romanziere svizzero che, insieme al compatriota di poco più giovane Friedrich Dürrenmatt, del quale abbiamo parlato recentemente (vedi https://www.succedeoggi.it/wordpress2021/02/durrenmatt-e-il-caso/), ha rappresentato una delle coscienze critiche più significative del Novecento, […]
continua »
A proposito di "Moderno Antimoderno"
La casa editrice Marsilio ricorda il suo storico animatore dando vita alla collana “I libri di Cesare De Michelis”. Si tratta di una carrellata di riflessioni sul ruolo e la funzione della cultura. Che si apre, naturalmente, con i saggi sulla letteratura del critico-editore
«Far libri, stamparli, leggerli, scriverli, raccoglierli, venderli, recensirli, nella mia vita mi sembra di non aver fatto altro, come un’ossessiva passione mi avesse travolto appena ragazzo. Eppure da sempre mi era sembrato non privo di significato farli qua, dov’ero cresciuto, nella nostra terra, magari Venezia. Quando cominciai lo sapevo e non lo sapevo che la […]
continua »