Raoul Precht
Periscopio (globale)

Lo scrittore postumo

La casa editrice italiana Sur ristampa tutte le opere di Juan Carlos Onetti. Un'ottima occasione per rileggere (o scoprire direttamente) il grande scrittore uruguaiano e i suoi doppi mondi, dove realtà e sogno si intersecano in continuazione

Non sono poi molti i casi come quello di Juan Carlos Onetti, in cui letteratura e vita sembrano coincidere perfettamente, e la prima ha la tendenza a prevalere sulla seconda, piegandola ai propri misteriosi fini. Nell’immagine dello scrittore che passa gli ultimi vent’anni della propria vita quasi costantemente a letto, ad appuntare storie immaginarie e […]

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Attilio Del Giudice
Una favola contemporanea

Pallino e la poesia

«Ecco, in due parole: sono nata a Livorno nel 1938. Ero una poetessa. Sono morta il 18 aprile, l’anno scorso. Posso girovagare per il pianeta fin quando c’è qualcuno disposto ad ascoltare le mie poesie”»

Era una vecchina vestita di nero con una camicetta bianca di pizzo, sobria ed elegante. Il geometra Erminio Pontillo, detto Pallino (per via della sua abitudine a dire per ogni argomento “tengo il pallino”) la vedeva ogni giorno nel parco, seduta sempre sulla stessa panchina, quando lui scendeva per una pausa di lavoro intorno alle […]

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Paolo Vanacore
Elogio di una campionessa

Lettera a Federica

Dopo cinque Olimpiadi, Federica Pellegrini ha vinto la medaglia del tempo, la più importante e prestigiosa. Perché quando sali sul podio da ragazzina, è difficile diventare grandi senza perdere la misura di sé. E invece, lei...

Quando a 16 anni ti ritrovi sul podio dei giochi olimpici il cuore batte all’impazzata dentro e fuori la vasca, e continua a battere ancora più forte nei giorni, nelle settimane, nei mesi e anche negli anni successivi e a restare perennemente accelerato e sempre, sempre, sempre infuocato come nella migliore ricetta gastronomica della tua […]

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Monica Acito
A proposito di “Contro l'impegno"

Contro Walter Siti

Il pamphlet di Walter Siti che punta a "difendere la letteratura" dal chiacchiericcio dei social, dimentica che spesso il “silenzio” equivale al parlare troppo: in entrambi i casi il problema è guardare al di là delle proprie mani che applaudono

Nell’epoca dei social, in cui tutto viene discusso senza alcun filtro e senza essere sottoposto a nessun tipo di vaglio, anche la letteratura è diventata un cadavere su cui banchettare. E, come ogni cadavere, ci sono i più svariati tipi di avventori: come se si potesse ridurre la letteratura a un discorso, a una tendenza […]

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Arturo Belluardo
Al Teatro Greco di Siracusa

Il soffio del teatro

La memoria e l'identità, le parole dei greci e la meraviglia della finzione. Uno scrittore siracusano torna a sedersi nella cavea millenaria per rinnovare un rito antico. «Sei portato a schierarti con il dio dell’ebbrezza, salvo poi precipitare nel raccapriccio per una vendetta troppo atroce per l’umano»

Fino al 2020 le Rappresentazioni Classiche al Teatro Greco di Siracusa non avevano conosciuto nessuna interruzione dal 1914, se non quelle dovute alle due Guerre Mondiali e all’epidemia di influenza spagnola seguita alla Grande Guerra. Nel 1921 le Tragedie ricominciarono con Le Coefore di Eschilo, e sono proprio Le Coefore quest’anno, a un secolo dalla […]

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Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

I gialli relativi

Ci sono i morti letterari di Marcel Aymè (che non conquistano lettori); ci sono i morti immigrati di Michele Navarra e quelli alla Truman Capote raccontati da Nicola Lagioia. Tra il vero e il falso, il mondo contemporaneo è un grumo di violenza e dolore

Morte relativa. Surreali ma lucidi, fantastici ma possibili: ecco i racconti di Marcel Aymè (1902-1967), pubblicati dalla casa editrice L’orma col titolo Martin il romanziere (205 pagine., 16 euro).  Cominciamo proprio da Martin, che ha il brutto vizio di far morire tutti i suoi personaggi. Questa circostanza, dettata forse da un’ossessione, non giova alle vendite: […]

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Giacomo Battiato
Una lettura controcorrente

Flaubert e i no-vax

«Siamo immolati agli imbecilli»: rileggere, oggi, Bouvard et Pécuchet di Flaubert è un'esperienza terribile. Nel disperato tentativo del grande narratore francese di ritrarre la stupidità del mondo c'è la nostra condizione di spettatori attoniti dell'ignoranza fatta metodo virtuoso

Ecco, quel signore carnoso, epilettico e incazzato è un genio. Molte notti si dimentica di andare a dormire perché deve perfezionare una frase che ha scritto e riscritto. Le parole non suonano mai abbastanza bene per lui, la costruzione non è mai abbastanza perfetta. Lavora alla luce della lanterna come un minatore con il suo […]

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Gianni Cerasuolo
Fa male lo sport

Olimpiadi fantasma

Si aprono a Tokyo i Giochi che i giapponesi non volevano. Villaggio olimpico blindato, atleti controllatissimi, nessuno spettatore: solo il Cio difende a spada tratta gli affari delle Olimpiadi fantasma. L'unica speranza è che gli atleti, almeno loro, riescano a misurarsi con se stessi

Chissà se questi Giochi olimpici arriveranno alla fine. I padroni dello sport, cioè il Comitato olimpico internazionale (Cio), hanno detto che niente potrà fermare il programma, nonostante il Covid stia investendo massicciamente il Giappone e già ha assalito molti atleti. Le autorità giapponesi temono invece che lo stop possa arrivare se la situazione diverrà insostenibile: […]

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Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

La spia di Trump

Ecco chi è Tom Barrack, padrone di un impero immobiliare, sostenitore e finanziatore di Trump e arrestato con l'accusa di essere una spia degli Emirati Arabi. La storia di un mondo opaco tra la politica e gli affari, da Nixon all'ultima deriva repubblicana

Di questi tempi, quando si parla di ingerenze straniere negli Stati Uniti viene fatto di pensare subito alla Russia di Vladimir Putin e ai rapporti dell’oligarca russo con l’ex presidente americano. Ebbene, di questi giorni è la notizia che un collaboratore ed amico stretto e consigliere di Trump, il plurimiliardario californiano Thomas (Tom) Barrack, con […]

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Pier Mario Fasanotti
A proposito di “Non ci capisco niente”

Tormentato Pavese

L'Orma pubblica una raccolta di lettere inedite di Cesare Pavese dalle quali emerge un ritratto molto sfaccettato. Legato alla sua vocazione poetica, scontento di sé e del suo rapporto con le donne ma orgoglioso come non mai. È qui il segreto del suo suicidio?

Chi segue le vicende letterarie del Novecento, sa che Cesare Pavese si tolse la vita il 27 agosto del 1950, a poca distanza dalla stazione ferroviaria di Porta Nuova, a Torino. Lasciò un fogliettino con le sue ultime parole: «Non fate pettegolezzi». Qual è il significato? Non è giusto ipotizzare fallimenti letterari. Lavorava alla Einaudi […]

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