Flavio Fusi
Tormentoni estivi

Scandalone Strega

Una scrittrice "bocciata" (Teresa Ciabatti) si consola a cena con il suo patrocinatore al mancato Premio Strega (Sandro Veronesi) prima di venir difesa a spada tratta dall'illustre tuttologo Aldo Cazzullo: «È un'autrice scomoda...». Insomma, un mondo letterario in affanno cerca visibilità

La notizia di oggi – anzi, dei giorni scorsi – è la clamorosa esclusione della favoritissima Teresa Ciabatti dalla cinquina finalista del Premio Strega (qui l’articolo di Lidia Lombardi). Il luttuoso evento ha gettato nel panico la nostra amata patria delle lettere. Per un momento si è temuto il peggio, finché il generoso Sandro Veronesi […]

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Pier Mario Fasanotti
In occasione del bicentenario dalla nascita

Enigma Dostoevskij

Ritratto di uno scrittore tanto grande quanto pieno di contraddizioni (soprattutto di carattere biografico): Paolo Nori gli ha dedicato una biografia che sembra un romanzo e che, volutamente, non squarcia il mistero della sua genialità e della sua dannazione

Prima degli scrittori come Lev Tolstoj, Nicolaj Gogol’, cui aggiungerei Aleksanr Puskin, la letteratura russa praticamente non esisteva. Si leggevano testi francesi e pochi russi, scrivendo, li imitavano. In questa sede parliamo di Fëdor Michajlovic Dostoevskij. Quest’anno ricorre il bicentenario della sua nascita A questo grandissimo narratore Paolo Nori ha dedicato una biografia, anzi un […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito di "Miti personali"

Il passato venturo

Matteo Marchesini insegue i miti, da Enea a Achille, da Orfeo a Didone, per arrivare alla conclusione che il loro tempo non è più il nostro tempo. E l'unico modo per onorarli è trasformarli in qualcosa di personale: tutto il contrario del mito, insomma

Comincia con un atto mancato la raccolta di racconti Miti personali di Matteo Marchesini, edita per i tipi di Voland (pagine 140, 13 Euro), anzi con due azioni che non raggiungono l’effetto desiderato o il risultato che sarebbe stato lecito aspettarsi. Nel racconto che ha titolo Poesia (il primo dei sedici che compongono il libro, […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

Il blu e il cianuro

“Quando abbiamo smesso di capire il mondo”, il romanzo di Benjamín Labatut, è un singolare esempio di narrativa che attraversa i generi. Dalla scienza alla storia, sempre sul filo della realtà e del paradosso

Partiamo dal titolo, che nell’originale è Un verdor terrible e trova una sua spiegazione solo quando si arriva (presto, perché è un libro che si legge rapidamente e con interesse) al capitolo finale. In italiano, vista (immagino) la difficoltà di trovare un equivalente al termine verdor, che definisce sia la qualità di ciò che è […]

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Arturo Belluardo
Piccole memorie pubbliche

Ci vuole Pazienza

«Quando comprai “Perché Pippo sembra uno sballato”, la raccolta di tavole di Andrea Pazienza, le occhiate di blazer dei miei compagni di facoltà me lo facevano nascondere dietro la giacca doppiopetto, l’unica che avevo per fare gli esami, estate e inverno...»

In principio fu un gavettone. Un palloncino giallo, vescica di maiale, che mi prese al centro delle scapole, T2-T3, davanti all’edicola verde piombo con la copia de Il Male ancora in mano. Un palloncino giallo lanciato in parabola perfetta da Cesare Quercioli Dessena dalla cima di uno sgarrupo lastricato di Gradara, gita scolastica 1978 del […]

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Lidia Lombardi
L'8 luglio l'assegnazione finale

Risiko Premio Strega

«Nella letteratura italiana penso che sia giusto rimanere un’anomalia», ha dichiarato Teresa Ciabatti prima di sapere di essere fuori dalla cinquina. Il premio romano è sempre più un gioco (di potere) tra le case editrici. Ma come andrà a finire, quest'anno?

Una cinquina sensazionale, quella della LXXV edizione del Premio Strega. Per la cornice, il Teatro Romano di Benevento, la città del liquore/sponsor che mai aveva ospitato lo spoglio delle schede per la scelta dei superfinalisti. Ma, soprattutto, per il colpo di scena che ha messo alla porta del maggior premio letterario italiano il libro arcifavorito […]

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Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Storie impossibili

L'uomo che attraversava i muri di Marcel Aymé, la storia di una donna sconosciuta di Lukas Barfuss e i "pensieri” perduti di Ludwig Wittgenstein: tre modi (molto diversi tra loro) di accarezzare il confine della realtà

Prigioniero. Mirabolante l’avventura capitata «a un uomo eccellente chiamato Dutilleul», parigino. All’età di 43 anni scopre di poter passare attraverso i muri, bizzarra facoltà «non sembrava corrispondere ad alcuna delle sue aspirazioni». Non importa quanto fossero spessi e duri i muri: ci riusciva sempre. Questo è uno dei sette racconti, la cui raccolta s’intitola La […]

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Luca Zipoli
A proposito de "La lingua degli dei”

Siamo tutti greci!

Francesca Sensini perlustra il catalogo (ragionato) della colossale eredità che la cultura greca ha lasciato non solo nel nostro modo di intendere l'estetica, ma anche nella nostra quotidianità. Dalla lingua alle abitudini, ci scopriamo tutti greci, almeno un po'...

Un’appassionata dichiarazione d’amore per la Grecia, per la sua lingua e per la sua cultura. È così che si può riassumere il contenuto de La lingua degli dei. L’amore per il greco antico e moderno, il nuovo libro di Francesca Sensini da poco uscito in libreria (Il Nuovo Melangolo, 137 pagine, 10 Euro). A un […]

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Nicola Fano
A proposito di “Avanti, parla"

La bambina bianca

Il nuovo romanzo di Lidia Ravera racconta una donna misteriosa che ha paura del passato come del futuro. Ancora una volta la scrittrice riesce a ritrarre con onestà e fascino la generazione dei "fratelli minori del Sessantotto", giunta ormai al tempo dei bilanci

La narrativa di Lidia Ravera ha sempre (fedelmente) raccontato una generazione nel suo sviluppo storico e nel girotondo delle sue trasformazioni. Al punto che nei suoi romanzi è possibile rintracciare la storia di questo nostro Paese al di fuori della sociologia corrente come della freddezza documentale: i romanzi di Lidia Ravera raccontano i suoi lettori, […]

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Marco Ferrari
Alla Casa dei Tre Oci di Venezia

Poesia dello spazio

L'architetto John Pawson espone il suo progetto "minimalista" per uno yacht di lusso della Sanlorenzo e per la sua casa di campagna. E spiega: “Solo quando un progetto non può più essere migliorato per sottrazione, l’obiettivo è raggiunto”

Non siamo più ai tempi dei panfili in serie. Lo ha capito il cantiere Sanlorenzo, tra i principali al mondo nella produzione di yacht e superyacht, con stabilimenti alla Spezia, Ameglia, Massa e Viareggio, che oramai personalizza ogni prodotto in termini di design, confort, allestimento, elementi artistici e decorativi. Sotto l’attenta regia di Sergio Buttiglieri, […]

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