Nicola Fano
Al Teatro Basilica di Roma

Attrici allo specchio

Daniela Giovanetti e Alvia Reale raccontano qualcosa di sé, delle proprie delusioni e dei propri sogni per descrivere quel pezzetto di mondo nel quale ci muoviamo tutti. Sospesi tra cuore e rabbia, tra vita e illusione. Come insegna il teatro, insomma

Non perdetevi lo spettacolo Cuore: sostantivo maschile, in scena fino a domenica al Teatro Basilica di Roma. Intanto perché lo interpretano due attrici formidabili, Daniela Giovanetti e Alvia Reale, poi perché è un’ora filata di emozioni (a volte drammatiche, a volte ironiche, a volte proprio comiche) che ci riportano al senso profondo di questa arte: […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my life

Tempo d’amore

La poesia in forma di lettera di Properzio ci induce a chiederci se l'amore esiste al di là del tempo: se ci accompagnerà anche oltre la vita terrena. Come nelle "Poesie a Cinzia”

L’amore non dura mai, mai abbastanza. Non vibra qui soltanto il tormento del contemporaneo di Properzio Catullo, che l’amore, e l’amore femminile, baci e possa volar via come il vento. Catullo percepisce crudamente la natura effimera di Eros, nonostante i giuramenti umani, onesti, ma sottoposti a una legge imperscrutabile di dèi capricciosi e non amici […]

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Alessandro Boschi
Visioni contromano

Contro i morettiani

Qualche considerazione sulla complessità di "Tre piani", il recente film di Nanni Moretti. E qualche risposta alle critiche un po' banali di tutti quei fedelissimi del regista che si sono dichiarati delusi: è una riflessione amara sul tempo che passa. Per tutti

È piuttosto frequente parlare di altro quando non si è in grado di parlare del film di cui si dovrebbe parlare. Questo accade da qualche settimana a chi, come il sottoscritto, vuol dire la propria a proposito del film di Nanni Moretti Tre piani. Si parla di Nanni, così chiamandolo affettuosamente non si sa bene […]

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Domenico Calcaterra
Addio Alitalia/5

Volare a memoria

«Per tutto il tempo della salita, tengo gli occhi chiusi e cerco di guadagnare un po’ di requie lavorando sulla respirazione, in attesa che si esaurisca l’iniziale ascesa, ma con scarso giovamento a causa di qualche turbolenza di troppo. Finalmente ci assestiamo in posizione orizzontale»

Hai dovuto fare il giro di tutte le tue emozioniper venirne a capo, e poi un altro giro per contenerle…(da Staccando l’ombra da terra) Fu, quella del 2011, l’estate di un quasi interminato sciame sismico che per settimane e settimane ci aveva costretti a uno stato d’incertezza e di sospensione al quale non eravamo affatto […]

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Lidia Lombardi
Il riconoscimento dell'Accademia svedese

Ecco chi è Gurnah

Lo scrittore afro-inglese Abdulrazak Gurnah ha vinto il premio Nobel per la letteratura. Nella sua lunga attività narrativa ha raccontato ciò che ha vissuto: la contraddizione tra la povertà dell'Africa e lo sfruttamento dell'Occidente. Piccola guida alla lettura...

Abdulrazak Gurnah – premio Nobel per la Letteratura 2021, annunciato come tradizione alle 13 del primo giovedì di ottobre – è uno di quei nomi che manda nel panico le redazioni Cultura dei giornali. Un autore sconosciuto ai più, appartato, in Italia poco tradotto. Se ce ne fosse bisogno, basta scorrere i primi tweet sconcertati, […]

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Nicola Bottiglieri
La Giornata Europea delle lingue

Ode al dizionario

Come diceva Neruda, il dizionario è il "fuoco nascosto" della lingua, il luogo fisico dove conoscenza e comunicazione si intersecano. E dove tutto si trasforma, come è successo all'italiano di oggi, sospeso tra dialetti e lingue migranti

«Dizionario, tu non sei/ tomba, sepolcro, feretro,/ tumulo, mausoleo,/ tu sei preservazione,/ fuoco nascosto,/ piantagione di rubini,/ perpetuità vivente/ dell’essenza,/ granaio dell’idioma». In questa poesia di Pablo Neruda che fa parte della raccolta Odas elementales, il poeta cileno rivaluta l’importanza del dizionario, in gioventù considerato inutile, usato spesso come sgabello o cuscino, ed ora invece […]

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Francesca Sensini
Addio Alitalia/4

La luna da vicino

«Non ho mai più guardato così a lungo la luna come su quel volo. Il suo sbadiglio è rimasto per sempre la mia amica piena di sonno, che si sarebbe svegliata per un bagno notturno nella caletta di fronte al nostro bungalow, mentre mia madre crollava esausta nel bungalow poco più in là»

Allacciate le cinture e tenetele allacciate. Il click del fibbione metallico fa scattare subito la mia immobilità. Non mi tolgo neppure la giacca, è troppo tardi. Ci resto dentro: un bozzolo caldo sospeso dentro un aereo Alitalia Parigi-Milano. Una voce femminile comincia a enumerare amabilmente turbolenze e vuoti, ammaraggi e scivoli, maschere e cali d’ossigeno. […]

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Danilo Maestosi
Al Maxxi di Roma

Salgado e le nuvole

La nuova impresa di Sebastiao Salgado è una mostra-manifesto politico: una rassegna di immagini che raccontano (in modo magnifico) la natura e gli individui dell'Amazzonia. Perché venga rispettata. E perché venga lasciata al dominio della natura

La terra, una sterminata distesa grande quanto l’Europa, di selve, fiumi, montagne, vista e ridisegnata dalle nuvole. Ad evocare il prezioso ciclo di rigenerazione e purificazione che alimenta. E poi riconsegnata simbolicamente, attraverso i ritratti dei loro volti e dei loro corpi alle tribù dei nativi che in quello spicchio di ultimo paradiso minacciato e […]

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Gabriella Mecucci
Incontro con Marco Pierini

Il riscatto del Perugino

Parla il direttore della Galleria Nazionale Umbra: «Il 2023 sarà l'anno del Perugino. Un maestro che ha avuto due sventure: essere antipatico a Vasari ed essere considerato sempre una "spalla" di altri grandi. Da Leonardo a Raffaello»

Nonostante il terremoto e nonostante il Covid, la Galleria nazionale dell’Umbria negli ultimi 5 anni ha collezionato straordinari successi. L’ultimo arriva da San Pietroburgo e il direttore Marco Pierini non può fare a meno di sorridere nel comunicare l’inedita notizia: «La mostra sull’arte medievale umbra dell’Ermitage ha avuto più di 300mila visitatori. Un successo clamoroso». […]

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Sergio Buttiglieri
Al Teatro Storchi di Modena e poi in tournée

L’Italia di Moro

Fabrizio Gifuni porta in scena le lettere e il terribile memoriale di Aldo Moro. Un monologo intenso grazie al quale il lettore scopre l'intreccio di interessi e falsità che portò - di fatto - alla condanna del grande statista ucciso dalle Brigate Rosse

Con il vostro irridente silenzio, l’intenso, travolgente monologo di Fabrizio Gifuni, che ha appena debuttato in prima nazionale con grande successo al Teatro Storchi di Modena, si fonda sulla sua capacità di mettere in dubbio concetti comuni che il mainstream cercasempre di inculcarci come quello che: «la memoria è divisiva». Fin dal prologo allo spettacolo basato sullo studio […]

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