Leone Piccioni
Foscolo 1812-1813
Prefazione di Massimo Onofri
ISBN 9788899467227
Pagine 96, 16 euro
Assetato di vita, di sentimenti e di letteratura: così Leone Piccioni tratteggia il carattere di Ugo Foscolo. La scommessa del grande critico è, infatti, quella di umanizzare il mito e di coglierne non tanto le contraddizioni insiste in una biografia notoriamente avventurosa, quanto l’evoluzione della poetica in base alle diverse vicende private. Vicende sentimentali, soprattutto, alle quali il critico, senza pruderie né falsi pudori, assegna una funzione letteraria precisa. Come se lo stile di Foscolo cambiasse a seconda delle donne cui tende o s’accompagna: dalla contessa d’Albany a Cornelia Martinetti, dalla Fagnani Arese alla Teotochi Albrizzi. E, tutto questo, Piccioni lo annota a partire dalla vita e dalle opere di un anno esemplare di Foscolo, il 1812, proprio cercando le corrispondenze tra arte e vita vissuta: è quasi l’esperimento – riuscito – di un nuovo metodo critico.
Pubblicato per la prima volta nel volume Pazienza ed impazienze, il ritratto foscoliano di Leone Piccioni, dunque, ci restituisce un autore meno scolastico di quanto si pensi oggi, sospeso tra «furori di patria e agitato amore». E, come dice Massimo Onofri nella prefazione, «Sono pagine intense e folte, queste di Piccioni, in cui percepiamo anche l’influenza del maestro De Robertis, che negli anni Quaranta lo avviò allo studio del Foscolo, in particolare del suo epistolario».
Leone Piccioni, (1925-2018), è stato al tempo stesso un importante giornalista e uno stimatissimo critico. Direttore del telegiornale unico della Rai, dei programmi culturali in televisione e poi dei programmi radiofonici. Allievo di Giuseppe De Robertis e di Giuseppe Ungaretti, di cui è stato storico sodale, ha scritto decine di saggi sulla letteratura, l’arte e la poesia. Resta fondamentale il suo lavoro critico sulla poesia ungarettiana, culminata con la curatela del Meridiano Mondadori dedicato al grande poeta. Succedeoggi Libri sta pubblicando tutte le opere critiche disperse.