Alberto Savinio
Il comico ha vita breve
A cura di Nicola Fano
ISBN 9788899467203
Pagine 124, 12 euro
«Il comico ha vita breve. Più della musica, più dei film, che pure hanno vita brevissima. Il comico è direttamente legato al costume, vive nel quadro della stretta intimità. Il più lieve respiro di universalità gli manca. Il comico è un fatto personale. Anche il comico, come la poesia, è intraducibile, ma per ragioni opposte».
La fortuna di Alberto Savinio oggi è legata soprattutto alla sua attività di narratore. Ma è stato anche apprezzato musicista, autore e registra teatrale. Eppure, forse, la sua grandezza traspare soprattutto dalla sua attività di pittore. Fu tra i fondatori del movimento surrealista a Parigi e quella disposizione all’arte onirica cercò di introdurre nell’Italia prossima al fascismo e pronta a farsi pervadere da un “ritorno all’ordine” che doveva fare tabula rasa di tutte le avanguardie d’inizio Novecento.
La pittura di Savinio, i suoi “poltrobabbi”, le sue “poltromamme”, la sua passione per l’antropomorfismo hanno qualcosa di comico, passando per la strada del grottesco. Ecco perché questo volume va a cercare, nella vasta produzione giornalistica di Savinio, una certa sua passione per la comicità popolare. Passione esercitata soprattutto in qualità spettatore teatrale professionista per la rivista Omnibus (fondata da Leo Longanesi) negli anni immediatamente precedenti la Seconda guerra Mondiale (Omnibus fu chiusa d’imperio dal regime nel 1939 proprio a causa di un articolo di Alberto Savinio su Leopardi ritenuto irriguardoso). Alle recensioni vere e proprie, poi, qui vengono affiancati altri scritti sparsi (da quotidiani e periodici) dedicati più genericamente alla teoria del comico; sempre in cerca di un nesso tra essa e la pittura di Alberto Savinio.
Anna Fougez, Wanda Osiris, Erminio Macario, Enzo Turco, Virgilio Riento, ma soprattutto i tre fratelli De Filippo, Eduardo, Peppino e Titina, animano le pagine di questo libro che offre uno spaccato colto e raffinato della vita culturale italiana fra gli Anni Trenta e i Cinquanta del secolo scorso, quando Savinio, forse unico tra i grandi, cercava di difendere la poesia e la naturalezza della comicità popolare italiana.
Curata dallo storico del teatro Nicola Fano, questa antologia offre un punto di vista inedito su Savinio e lo mette in relazione con la sua arte. Al punto che, alla fine, proprio la comicità sembra essere la migliore chiave di lettura del Surrealismo.
Alberto Savinio (nome d’arte di Andrea De Chirico, 1891-1952) è stato pittore, musicista, romanziere, autore teatrale. Pur essendo stato tra i fondatori del Surrealismo a Parigi in Italia ha patito molto l’ombra del fratello Giorgio De Chirico.