Marise Ferro
Le Romantiche, a cura di Francesca Sensini
Pagine 176, 18 Euro
ISBN 9788899467050
George Sand, Marceline Desbordes Valmore, Marie d’Agoult, Marie Dorval, Delphine de Girardin, Juliette Récamier, Charlotte de Hardenberg, Évelyne Hanska, Juliette Drouet, Louise Colet, Alphonsine Plessis, Emily Brontë. Dodici donne vissute tra fine Settecento e metà Ottocento incarnando, nei moti del sentimento, per l’inclinazione agli eccessi della passione e delle emozioni, le istanze del Romanticismo. Donne finite ai margini della memoria collettiva, riesumate da Marise Ferro, una delle più significative scrittrici del Novecento la cui opera – ricca e originale – ha avuto dopo la sua scomparsa lo stesso destino delle sue Romantiche, sfuggendo del tutto all’attenzione della critica.
Dodici racconti – pubblicati nel 1958 dai Fratelli Fabbri editori e oggi riproposti a cura di Francesca Sensini da Succedeoggi Libri – nello stile dell’autrice, illuminista di formazione: un mix di humor, eleganza e realismo, ma anche di impegno culturale per l’emancipazione femminile «dalle illusioni e dai sogni a cui l’educazione, i condizionamenti sociali e l’ignoranza le ha esposte per secoli e continua insidiosamente a esporle ancora ai suoi tempi». Un merito in più da ascrivere all’originalità di Marise Ferro, insieme a quello di antesignana, al di fuori delle tendenze dell’industria editoriale, di un genere, quello delle biografie di donne, oggi molto praticato.
Marise Ferro è nata a Ventimiglia nel 1905 e morta a Sestri Levante nel 1991. Scrittrice e giornalista, tra le sue opere Memoria di Irene, La violenza, La donna dal sesso debole all’unisex, La ragazza in giardino, la sconosciuta, Una lunga confessione. Moglie di Carlo Bo, a loro è intitolata la Fondazione costituita a Urbino nel 2000 per iniziativa dello stesso Bo.
Francesca Sensini è professoressa associata di Italianistica presso la facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Université de Nice–Sophia Antipolis, dottoressa di ricerca dell’Università Paris IV Sorbonne e dell’Università degli Studi di Genova.