Attilio Del Giudice
Una storia inedita

Mammine

«Tuo padre ha saputo che la figlia della signora Corsicato del terzo piano la dà per quaranta euro, per cui se ne hai bisogno, lui può combinare l’incontro»

Senti, nella fotografia che mi hai mandato, quella bella donna che si vede alle tue spalle, chi è? La conosci?

– No mammina, è una pubblicità.

Ah, non la conosci? Quella sì che ci vorrebbe per te, altro che questa sciacquetta  che ti porti appresso.

– Mammina dice che è contenta che sto con te e che sei una ragazza deliziosa.

Non capisco che ci trovi in questa scopettina, che è pure corta e col sedere basso. Tu non sei bello, però sei laureato e appartieni a una famiglia di un certo livello.

– Mammina dice che non ti conosce ancora, ma devi essere molto dolce e affettuosa.

Io e tuo padre abbiamo fatto l’impossibile per renderti la vita facile e farti arrivare alla laurea e mo fai  ‘sta fine con questa pezzente, una commessa. Ma ti rendi conto?

– Mammina ha detto che: o sei ricca o  sei povera non ha alcuna rilevanza, e, anche se non sei laureata e tieni solo la terza media, è importante solo che tu mi voglia bene  e diventi tu  la madre dei miei figli e dei suoi nipotini, rendendoci  felici.

E che può fare una commessa? Aspetta un cliente che le fa qualche regalino da supermercato e se la porta a letto facile facile.

– Mammina dice che da te si aspetta castità e grazia come erano le ragazze ai suoi tempi. La mia mammina, sai, è molto romantica.

Se ti vuoi far passare lo sfizio (sempre che ‘sta slavata non abbia malattie infettive), posso capire, sei maschio, però sbrigati e, poi, levati da mezzo, che, non si sa mai,  ci dovesse scappare qualche ricatto. Con certa gente i ricatti sono all’ordine del giorno.

– Mammina ha detto che non sa se ti merito e che mi devo tenere stretta la fortuna che ho avuto nel conoscerti. Mammina già ti adora e ti considera una figlia carissima.

Tuo padre ha saputo che la figlia della signora Corsicato del terzo piano la dà per quaranta euro, per cui se ne hai bisogno, lui può combinare l’incontro e, secondo me, con quella vai sul sicuro anche come pulizia, perché la madre è dell’alta Italia e a certe cose ci tiene. Così questa commessa dei miei stivali la puoi mandare facile affanculo.

– Mammina dice che se io penso anche per un solo istante a un’altra ragazza, lei veramente si dispiace, perché anche solo col pensiero sarebbe un tradimento ed è inconcepibile perpetrarlo a scapito di una fanciulla dolce e seria come te. Lei, la mia mammina, è sensibilissima e ha ricevuto una educazione all’antica. Alle volte mi commuove.

Temistocle, mio fratello (non te lo puoi ricordare quando morì eri bambino) ebbe un’esperienza con una ragazza senza arte né parte, praticamente faceva la dattilografa e altri servizietti a un avvocato. Mio fratello, come un fesso, si mise in testa di liberare questa stronza dalla schiavitù sessuale con l’avvocato e sai che successe? Successe che mio fratello con questa zoccola contrasse una brutta malattia infettiva e in meno di un mese se ne andò all’altro mondo. Bisogna stare con gli occhi bene aperti con la gente di  livello sociale inferiore, non te lo scordare!

– Mammina è tra le persone più democratiche ed evolute politicamente che ci siano tra i nostri amici. Pensa che adotta continuamente bambini dell’Africa Nera coi quali riesce a stabilire rapporti affettivi e, naturalmente, si accolla le spese per la loro scolarità e per la loro salute. Sai che dice? Dice: “Voi pensate che io sia una persona altruista, Invece sono egoista, infatti quello che faccio con questi bambini mi dà una grande serenità e una grande gioia”.

Ma pensa a quello che potrebbero dire i nostri amici: “Un uomo di classe, di buona famiglia, un laureato si va a impelagare con una commessa, una morta di fame, ma è diventato un coglione?” Questo direbbero i nostri amici, perciò, figlio mio, pensaci bene e fammi stare tranquilla!

– La mia mammina oggi mi ha dato cinquanta euro e ha detto: “Comprale dei fiori! Vedrai che ne sarà felice. Le ragazze delicate come lei sono innamorate dei fiori e dei gesti gentili. Vedrai che ti ricompenserà con un bacio. E che c’è di più bello e assoluto al mondo di un bacio della fanciulla che si ama?”

Io non ho mai capito perché hanno chiuso le case di tolleranza. Ce ne erano anche di pulite ed eleganti. Una volta gli uomini ci andavano, si divertivano e con pochi soldi avevano il loro tornaconto e tornavamo a casa allegri, da uomini liberi, senza essere costretti a compromettersi con le commesse. Ma, te l’ho detto, tu puoi risolvere con la figlia della signora Corsicato del terzo piano, tuo padre  si assumerà volentieri le spese.

* * *

Caro lettore, questo raffronto tra una mamma della realtà e una mamma dell’idealità è antico e non ha flessibilità. Le dimensioni mentali sono indipendenti e non possono conciliarsi in una sintesi. Non è possibile inseguire un focus narrativo conclusivo, un finalino, come nella maggior parte delle novelle e me ne dispiace, ma mi è parso comunque utile testimoniare questa contrapposizione perché, forse, potrà stimolare la partecipazione, il dissenso, l’analisi e la comprensione di comportamenti, talvolta dolci e amorevoli, più spesso aspri, violenti e razzisti.  Penso, peraltro, che la ricognizione nelle condotte umane debba essere uno degli obbiettivi dei narratori, insomma uscire qualche volta da se stessi e andare in giro non fa male, anche alla piccola letteratura… o no?

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