Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Vecchi o socialisti?

Dopo il Super Tuesday, tutti parlano solo della sfida tra Sanders e Biden, tra estremisti e moderatati. E Trump? Tutto dipende da lui. E dalla capacità dei democratici di trovare una mediazione credibile contro di lui

In una breve inchiesta di CNN si chiedeva a democratici, indipendenti e repubblicani di definire con una parola i candidati delle presidenziali. È venuto fuori che Trump dai democratici e dagli indipendenti è definito “liar” (bugiardo), mentre dai democratici e dai repubblicani invece “jerk” (stronzo). Per quanto riguarda Joe Biden da tutte le categorie viene caratterizzato “old”, mentre Mike Bloomberg semplicemente “rich” e Sanders “socialist”. Ebbene, come in un film western di Sergio Leone intitolato The Old, the Rich and the Socialist i tre sono rimasti i protagonisti principali e si sfidano all’ultimo sangue. Una vera sfida all’O.K. Corral. Mi dispiace che non ci sia nessuna figura femminile che possa efficacemente opporsi loro con numeri significativi. La senatrice Elizabeth Warren, infatti, che ancora rimane in gara, non ha i numeri per competere con i suoi colleghi maschi per quanto il suo programma presenti elementi essenziali per risolvere problemi importanti nella società americana. Oggi, dopo il Super Tuesday che vedeva 14 stati (dove risiede il 40% degli americani, circa 130 milioni) votare per i candidati, dopo il ritiro di Pete Buttigieg e Amy Klobuchar, solo il Vecchio, il Ricco, che si è appena ritirato, assicurando il suo sostegno anche economico a Joe Biden e il Socialista sono rimasti in ballo.

Ma vediamo come si sono divisi i numeri degli stati partecipanti e chi ha vinto nella maggioranza di essi. The Old Joe Biden ritorna in ballo alla grande dopo che era stato dato per perdente e aveva finito i soldi per la sua campagna elettorale. Adesso miracolosamente sembra prevalere in quanto si assicura il supporto dei delegati di 9 stati di cui alcuni del sud con il voto dei neri in Alabama, Arkansas Tennessee e di stati quali Massachusetts (stato della senatrice Warren che si classifica lì solo terza), Minnesota (grazie ai voti della Klobuchar), del North Carolina, dell’Oklahoma, del Texas (dove ce’ una numerosa comunità ispanica) e della Virginia. In più con i soldi di Bloomberg sembra avere ritrovato nuova energia per affrontare i prossimi mesi. The Socialist, Sanders, molto popolare tra i giovani e molti lavoratori delle minoranze invece prende i voti del Colorado, dello Utah e del Vermont da cui proviene. In Maine e in California si sta ancora votando, i seggi non sono ancora chiusi, ma il senatore del Vermont sembra prevalere ottenendo il sostegno delle minoranze ispaniche.

Le prossime primarie si terranno in grandi stati ricchi di delegati che includono il Michigan, che vota già la prossima settimana insieme all’Idaho, seguiti da Ohio, Arizona, Illinois, Georgia e Florida che saranno un test per le abilità dei due candidati di valicare le zone dove si sentono più sicuri. Poi ci saranno Mississippi, Missouri, North Dakota e Washington. Le primarie continueranno fino ai primi di giugno precedendo la Convention nazionale del Partito Democratico della metà di luglio che ufficialmente nomina il candidato che si opporrà a Trump. L’eventuale candidato democratico avrà bisogno di 1991 delegati per conquistare la nomination, di cui 1300 di questi devono essere conquistati proprio nei 14 stati durante il Super Tuesday.

Dunque il contrasto sembra essere tra i due candidati Biden the Old e Sanders the Socialist due vecchie volpi della politica che hanno più o meno la stessa età (tra l’altro Sanders è addirittura più vecchio di un anno rispetto a Biden) che si fronteggeranno nei prossimi mesi prima dello scontro finale con il presidente uscente.

Intanto Trump “The Jerk” infierisce, come suo costume, su coloro che si sono ritirati dalla gara a cominciare da Bloomberg, “Mini Mike” preso in giro, perché piccolo, che accusa di avere sperperato 700 milioni di dollari nella sua campagna elettorale e poi si accanisce sulla senatrice “Pocahontas” Warren, ironizzando sul suo background di nativa americana, accusandola di avere perso anche nel suo stato, il Massachusetts: “adesso dovrà ritirarsi, stare nelle file posteriori e avrà tutto il tempo di bersi una birra fredda con il marito”.

Chissà se uno dei due, The Old o The Socialist sarà in grado di sconfiggere The Jerk. Chi avrà la pistola e chi il fucile? Dipende. Anche se nel film di Sergio Leone Per un pugno di dollari, come ci ricordava Clint Eastwood, la scelta è fondamentale. Perché «quando un uomo con la pistola incontra un uomo con il fucile, l’uomo con la pistola è un uomo morto».

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