Ritratto d'artista
Povero teatro disperato!
«Sì, il nostro teatro è corrotto. Ma soprattutto disperato. Tanto che a un giovane consiglierei... "lascia perdere!"». Il pessimismo di Oscar De Summa
Nome e cognome: Oscar De Summa
Professione: Attore
Età: 44 anni
Da bambino sognavi di fare l’attore? Ma manco per idea. Volevo fare lo scienziato.
Cosa significa per te recitare? Poter finalmente vivere quella sensazione inconfondibile del qui ed ora che si sgrava di dosso tutte le ansie del futuro e tutte le angosce del passato. Solo qui e solo adesso. Una bellezza. Una cosa che si dovrebbe saper fare sempre anche nella vita.
Il tuo film preferito? Billy Elliot. Però anche Will hunting, il genio ribelle. E Shine!
Il tuo spettacolo teatrale preferito? (Fatto da te o da altri) Non sono tra i miei preferiti. Ho amato con tutto il cuore i tre studi per una crocifissione di Danio Manfredini. Anche perché è uno dei primi spettacoli che ho visto.
Qual è l’attore da cui hai imparato di più? Indubbiamente, la persona che ha fatto e continua a fare da rifermento è Claudio Morganti. Un vero maestro. Come attore e come regista.
Qual è il regista da cui hai imparato di più? Da un punto di vista della pratica teatrale è sempre lui, Claudio Morganti.
Il libro sul comodino: Un trattato di antrolopologia religiosa… una palla mostruosa. Ma passerò a breve alla rivoluzione francese.
La canzone che ti rappresenta: Allelhuia di Jeff Buckley.
Descrivi il tuo giorno preferito. Sulla riva di un fiume a camminare.
Prosecco o champagne? Champagne.
Il primo amore, lo ricordi? Decisamente!
Il Primo bacio: rivelazione o delusione? Rivelazione.
Strategia di conquista: qual è la tua? Oddio, non ne ho una in particolare. Mi adatto. Improvviso. A qualche sarà pure servito il teatro.
Categorie umane che non ti piacciono? Presuntuosi e saccenti
Classifica per sedurre: bellezza, ricchezza, cervello, humour …. Andrei sullo humour
Il sesso nobilita l’amore? O viceversa? Non importa. L’importante è che si faccia.
Meglio le affinità elettive o l’elogio degli opposti? Finché non ci ceca gli occhi a vicenda tutt’e due.
Costretto a scegliere: cinema o teatro? Teatro indubbiamente.
C’è qualcosa che rimpiangi di non avere detto a qualcuno? Più o meno tutto e sempre. E quando l’ho detto rimpiango di averlo fatto.
Shakespeare o Beckett? In assoluto Shakespeare.
Qual è il tuo ricordo più caro? Il primo giorno sul palco
E il ricordo più terribile? Difficile scegliere.
Racconta il tuo ultimo spettacolo: La storia di un ragazzo pieno di aspettative musical-rock che incontra l’eroina e si devasta ed è costretto a diventare grande molto in fretta.
Perché il pubblico dovrebbe venire a vederlo? No comment… non so fare autopromozione.
Il mondo del teatro è veramente corrotto come si dice? Sì. Ma soprattutto disperato.
Come e dove ti vedi tra cinque anni? Alle Canarie… a scrivere…
La cosa a cui nella vita non vorresti mai rinunciare. La creatività.
Quella cosa di te che nessuno ha mai saputo (fino ad ora). Ghdfka hdlkahd khkla lijkdhfa jdfjh kjldkfj. È un codice binario. Se traduci capirai. La chiave è dentro di te.
Piatto preferito: Pizza!
Le scuole di recitazione servono o quel che conta è avere fortuna? Servono a formare una artigianalità del teatro. Poi però dimenticare tutto.
C’è parità di trattamento nel teatro tra uomini e donne? A me sembra di sì. Il problema è però che è quasi sempre stato scritto per uomini. Per cui le donne fanno più fatica a trovare buoni e tanti testi.
Mai capitato di dover rifiutare un contratto? Certamente.
Di lasciarti sfuggire un’occasione di lavoro e di pentirtene subito dopo? Certamente.
Quale ruolo ti sarebbe piaciuto interpretare nel cinema? Non l’ho mai fatto. Non saprei. Billy Elliot sicuramente mi fa impazzire!
Quale ruolo ti sarebbe piaciuto interpretare in teatro? Migliaia… bisognerebbe avere 100 vite per poter interpretare tutto.
Da chi vorresti essere diretto? Al momento non ho registi di riferimento con i quali vorrei lavorare. Più che altro colleghi con i quali voler collaborare.
Tre doti che bisogna assolutamente possedere per poter fare l’attore. Umiltà, follia e testardaggine.
Tre difetti che non bisogna assolutamente avere per poter fare questo mestiere. Umiltà, follia e testardaggine.
Cosa accadrebbe all’umanità se il teatro scomparisse? Non può succedere!
Gli alieni ti rapiscono e tu puoi esprimere un solo ultimo desiderio. Quale? Portatemi via!
La frase più romantica che ti sia capitato di dire in scena. Tante. Tantissime. Molto difficili.
La frase più triste che ti sia toccato di dire in scena. Sono un uomo libero e non ho bisogno di nessuno.
Dimentiche le battute: graziato o condannato? Graziato.
Hai mai litigato con un regista per una questione di interpretazione del personaggio? No!
Se potessi svegliarti domani con una nuova dote, quale sceglieresti? Quella di Bill Gates!
Se potessi scoprire la verità su te stesso o sul tuo futuro, cosa vorresti sapere. Niente!
Se sapessi di dovere morire, che cosa cambieresti nella tua vita? Niente!
Che cosa è troppo serio per scherzarci su? I sentimenti.
Progetti futuri? 1000. Vorrei costituire una nuova compagnia che sia capace di auto prodursi e organizzare tournèe internazionali.
Un consiglio ad un giovane che voglia fare l’attore. Lascia stare.