Un racconto inedito
Uscita di sicurezza
Infilo una mano nella borsetta e sfioro i preservativi: l’ultima cosa che vorrei è beccare una malattia da questi sconosciuti. La casa è una villetta rosa, nel quartiere universitario. Parcheggiamo davanti al cancello. Marco digita qualcosa sul suo cellulare, e dopo qualche secondo il portone si socchiude con uno scatto.
La bionda ci aspetta in un ingresso minuscolo. “Michelle” miagola, senza porgerci la mano. Non avrà più di trent’anni. È in negligée celeste aperto sul davanti. I seni rifatti che trionfano, i capezzoli eretti. Accarezza la nuca di mio marito e gli lecca le labbra. Una voce maschile chiama: “Laura, venga!”. Sono io Laura! è il mio nickname nel gruppo. Cammino per uno stretto corridoio e mi infilo in una stanza in penombra. Lui è in poltrona, accanto a una libreria. Lo raggiungo tentando di sbirciare, per una deformazione professionale, il dorso dei volumi accatastati sulle mensole. Non sembrano testi pornografici.
“Benvenuta” dice l’uomo. Ma c’è qualcosa nel suo tono che stona con la situazione. È un saluto emesso con pudore, quasi per scusarsi di aver ceduto alla propria lussuria. Come a dire: sono anche altro. Può fidarsi. Mi prende per mano e mi trascina al tappeto.
“Ho visto che guardava i miei libri. La intimidiscono?” mi chiede dopo.
“Perché dovrebbero…”
“Le piace leggere?”
“Più che altro… insegno. Storia medioevale.”
“Sul serio?” Stupito. Incuriosito. “E dove?”
“All’università… Ma non dovremmo scambiarci informazioni personali.”
Lui stacca la mano dal mio sesso e me la porge per presentarsi.
“Luca, il mio vero nome è Luca. Insegno anch’io storia medioevale… E non vedo perché non dovremmo dircelo. Data la… recente intimità.” Ridacchia. “Non mi sembra una infoiata lei. Tu. Tuo marito ti costringe?”
“No.”
“Hai ragione, non mi sembri il tipo.”
Nel corridoio uggiolii e tonfi. L’inconfondibile gemito di Marco che orgasma. Luca tende le orecchie e si solleva a sedere, infastidito.
“Come ti chiami veramente?” mi chiede.
“Tatiana.”
“Va a finire che… Ma no! Sarebbe incredibile!”, si gratta la testa. “C’è una studiosa molisana con cui sto chattando a proposito di un lai di…”
“… Maria di Francia?”
“Sarebbe pazzesco se tu fossi…” continua, incredulo, eccitato. “Insomma, hai un accento molisano. Sei molisana no?”
“Sono molisana.”
Ritrovarsi così, in queste circostanze! Abbasso il vestito sulle cosce. Lui riabbottona i jeans.
“Sei tu?” chiediamo all’unisono scrutandoci.
“Tu sei Luca Ferretti?”
“E tu Tatiana Penna? Mi sembrava di averti già vista mentre in webcam…”
“Le foto del profilo…”
“Già. Mi dispiace di averti conosciuta così.”
“Non ti dispiacere. Non è stato spiacevole.”
“Se avessi saputo… avrei preferito un’altra modalità.” E si guarda attorno ripiombando in un presente complicato. “Dobbiamo trovare il modo di svignarcela da quei due. Tu non conosci Michelle, non ci darà tregua. Si è addirittura preparata una scaletta. Non che queste cose mi dispiacciano… sono un diversivo. Adesso però, che ho avuto la fortuna di conoscerti di persona, mi sarebbe piaciuto… mi piacerebbe parlare con te delle nostre cose. Mostrarti la biblioteca! È proprio dietro l’angolo, sai?”
Ci guardiamo e so di volerla fare, quest’ennesima stranezza.
Lo sbircio, mentre mi aiuta a scavalcare il davanzale. La sua grossa testa riccioluta, il volto un po’ infantile e camuso, mi ispirano una violenta simpatia. La situazione mi diverte.
Salto sul prato dopo di lui, e tenendoci per mano corriamo ridendo sull’erba tiepida fino alla biblioteca comunale.
***
Caterina Falconi è laureata in Filosofia. Ha pubblicato due raccolte di racconti con le Edizioni Clandestine, il romanzo Sulla breccia (Fernandel, 2009) e, con Simone Gambacorta, Una questione di malafede. Scambio a due voci sulla scrittura creativa (Duende, 2010). È presente nelle seguenti antologie: Fiocco rosa (Fernandel, 2009), 365 racconti sulla fine del mondo (Delos Books, 2012), Nessuna più (Elliot, 2013). È co-curatrice di tre antologie: L’occasione (Galaad Edizioni, 2012), La morte nuda (Galaad Edizioni, 2013), Sogni senza Frontiere (Edizioni dell’Arco, 2013). Numerosi suoi racconti sono pubblicati sulla rivista “Fernandel”.