Verso il trentennale dalla morte
La voce di Eduardo
Il critico Giulio Baffi ha recuperato dal suo archivio la registrazione audio di "Sik Sik" del 1979, l'ultima interpretazione del grande attore-autore. Ne è venuto un bel libro/cd pieno di memorie e testimonianze
Nell’ambito non solo teatrale ma culturale e letterario, il 2014 segnerà una ricorrenza importante: il 31 ottobre del 1984 moriva a Roma Eduardo De Filippo. Nel trentennale della sua morte, molte saranno le stagioni che dedicheranno al drammaturgo partenopeo per nascita, ma di fama internazionale: spettacoli, incontri e giornate di studi, ripercorrendo quella che è stata una vita intera in cui i giorni e le notti sono stati scanditi dall’apertura e chiusura del sipario. Un dono molto speciale è stato però concesso a Napoli e ai suoi cittadini dal critico teatrale Giulio Baffi. Questo ‘dono’, conservato a lungo gelosamente, ha cominciato nella mente del suo custode – lo stesso Baffi – a scalpitare, perché la memoria di un passato che può ancora fortemente influenzare il presente e il futuro, migliorandolo, va sempre condivisa.
A pochi giorni dalla fine di questo 2013, nel foyer del teatro San Ferdinando, la casa che fu di Eduardo, Baffi ha presentato il volume Sik-Sik l’artefice magico» pubblicato da Guida: un’inedita trascrizione dell’atto unico di Eduardo a partire dalla messa in scena che il drammaturgo realizzò – con lui, nel ruolo di Sik Sik, erano Luca De Filippo (Rafele), Sergio Solli (Nicola) ed Angelica Ippolito (Giorgetta) – proprio al Teatro San Ferdinando di Napoli, in una domenica datata 13 maggio del 1979: l’esilarante storia di un illusionista di terz’ordine, alle prese con una sfortunata esibizione che vive di espedienti, che non riesce a pronunciare le parole di un italiano che gli sfugge, né a completare i suoi giochi di prestigio. Eduardo mise in scena nel 1979 due atti unici: Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello e Sik-Sik, l’artefice magico. Fu l’ultima volta che il grande attore, autore e regista calcò le scene, settantanovenne e già molto malato.
Ma il dono? Ebbene, lo spettacolo originale realizzato all’epoca venne registrato in forma assolutamente amatoriale dallo stesso Baffi, allora direttore del succitato teatro, che per anni ha custodito la cassetta audio come un prezioso reperto ed unica testimonianza esistente di quell’evento, ora riversato in cd ed allegato al libro. Un lavoro di sbobinamento molto duro e faticoso perché Baffi ha dovuto trascrivere tutto secondo le regole della grammatica e della sintassi della lingua napoletana, senza mai tradire la lingua eduardiana. In seguito, ha poi confrontato le due versioni: quello del 1979, che appare un testo drammaturgicamente importante e più complesso di quello del 1929, considerato un piccolo sketch comico della durata di venti minuti, scritto per la compagnia dei Fratelli De Filippo: Titina, Peppino ed Eduardo, e portato comunque in scena con grande successo.
Nel volume, di 120 pagine, oltre al cd audio, si trovano quindi: il testo completo, versione 1979; un essenziale glossario e un’ampia documentazione degli articoli (andati in stampa nel 1979 e nel 1980) dedicati a quest’ultimo allestimento eduardiano e firmati da Luigi Compagnone, Roberto De Monticelli, Enrico Fiore, Paolo Emilio Poesio, Domenico Rea, Paolo Ricci (che firma anche un articolo del 1954 per la riapertura del Teatro San Ferdinando); Aggeo Savioli e Renzo Tian. Infine una teatrografia di Eduardo, le riproduzioni dei bozzetti dello spettacolo disegnati dalla scenografa Raimonda Gaetani, la quale si occupò anche dei costumi in collaborazione con Clelia Gonsales; una serie di foto, in parte inedite, di Tommaso Le Pera; un disegno autografato da De Filippo, e la locandina del debutto napoletano. Tutto questo al prezzo di 15 euro!
«Il miglior regalo di Natale che la città di Napoli potesse ricevere»: così Nino Daniele, assessore alla cultura e al Turismo del Comune di Napoli, ha commentato nel suo intervento alla platea del teatro, gremita di giornalisti, addetti ai lavori, ed un pubblico emozionatissimo quando per 15 minuti, ha riascoltato la voce di Eduardo riecheggiare magicamente per il teatro.