Every beat of my heart
Visione e preghiera
I vertici lirici insuperabili di Saffo nei versi rivolti ad Afrodite, la dea dell’amore. Una supplica perché l’estasi prevalga sul tormento, la gioia sulla tragedia. «Chi ora ti fugge t’inseguirà domani – rassicura la dea, «… se adesso non ti ama… domani / ti amerà anche contro il suo volere»
Poesia in cui visione e desiderio coincidono: con Saffo nasce la Lirica, e in Saffo la lirica raggiunge vertici insuperabili. Afrodite è dea dell’amore, nel senso pieno e totale della parola: eros nel tremore fisico, trepidazione spirituale. E fondamento dell’essere: nell’eros figlio di Afrodite vibrano all’unisono il moto delle sfere e il respiro dell’uomo. Vertigine e pacificazione e rinascita incessanti. E nella lirica assoluta, visione e preghiera convivono, tragicità e gioia, per citare un felice luogo comune, il tormento e l’estasi.
Ad Afrodite
Immortale Afrodite dal trono di fiori,
figlia di Zeus, tessitrice di incanti,
ti prego non straziarmi l’anima
con affanni e dolori, ma vieni,
scendi a me qui, se già mi hai ascoltato
udendo di lontano la mia preghiera.
Lasciata la casa del padre venisti a me sul carro d’oro,
trainato in volo leggero tra aria e cielo
e i passeri a te sacri battendo rapidi le ali
lo condussero, qui, sulla terra nera.
Sorridevi beata, nel tuo viso immortale,
«Perché, mia Saffo, soffri ancora?»
«Che cosa ancora vuoi invocare?»
Che cosa la tua anima folle vuole avere?
Chi vuoi che Peito dea della persuasione
convinca questa volta al tuo amore?
Chi ti offende?
Chi ora ti fugge t’inseguirà domani,
chi non accetta doni ti coprirà di doni,
se adesso non ti ama, credi, domani
ti amerà anche contro il suo volere.
Saffo
Traduzione di Roberto Mussapi, in Lirici Greci, introduzione Giulio Guidorizzi, Ponte alle Grazie, 2021


