Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Scavare nel cielo

Poesia lirica sapienziale quella di Edoardo Callegari, che evoca «l’ermetismo delle origini, anticamente magico, legato all’alchimia e al pensiero spirituale». Come in questi versi intitolati a due cigni «che nella loro bianchezza vaporosa sono anche volute d’incenso»

Poesia ermetica, non in riferimento all’Ermetismo storico, dei primi decenni italiani del Novecento, ma all’ermetismo delle origini, anticamente magico, legato all’alchimia e al pensiero spirituale. Due cigni, che nella loro bianchezza vaporosa sono anche volute d’incenso, in un’urna di luce. Caligine, spazio chiuso, ombra. Il desiderio dell’anima di uscire, Chi ha per le mani qualcosa di scavato nel cielo (ardito scavare nel cielo, ardito e ardente), le ricongiungerà. Che cosa ricongiungerà? Le mani, l’urna e l’ombra? I versi non lo dicono, ma suggeriscono l’enigma di una poesia misteriosa densa di tensione spirituale. Energia concentrata, poesia lirica sapienziale.

 

 

 

 

 

 

 

 

Due cigni incenso

Due cigni incenso nello stesso peso
di un’urna di luce.
Le stigmate
di riposare sempre
oltre qualcuno più vicino, chiuso
al riposo nella caligine
di una seconda ombra abbagliata.

Chi ha per mani qualcosa
di scavato nel cielo,
le ricongiungerà.

Edoardo Callegari

Da Edoardo Callegari, Liturgie di un magnifico, Puntoacapo editrice

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