Strenne per piccoli e giovani lettori
Darsi un destino con l’aiuto di Calvino
Nell’anno del centenario della nascita dello scrittore, “Fiabe italiane” spicca tra le proposte, confermando che le favole danno «una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata … fino a noi». Senza trascurare però l’intelligenza artificiale e molto altro ancora
Il periodo più bello dell’anno forse è l’avvicinarsi del Natale perché dà il segno dello scorrere del tempo che passa sulle persone lasciando segni come gli anelli che si formano sul tronco degli alberi. Il peso degli anni piomba all’improvviso per ricordarci che tutto è in movimento e ogni cosa è transitoria, per questo gli eventi più importanti accadono spesso in prossimità del Natale, come la tregua da guerre estenuanti, fomentate da uomini che spinti dalla molla del potere sono pronti ad affrontare qualsiasi sfida, a lottare senza il sostegno di motivazioni che non siano strettamente legate al loro tornaconto e alla loro rabbia. È un dramma antico che l’intera umanità si trascina dietro dalla notte dei tempi e che è riapparso oggi con virulenza inaspettata contro qualsiasi previsione. La tregua del Natale di Toni Galmés (Donzelli ed., trad. Bianca Lazzaro, 54 pagine, 22 euro) è un albo che attraverso disegni dalla linea decisa e limpida di impatto impressionistico colpisce l’attenzione dei bambini, ma anche degli adulti. La guerra è una sconfitta sia per chi vince che per chi perde e, come ha scritto Giuseppe Ungaretti, in quei tragici momenti non si può che amare con forza la vita. Basta un pallone per scordarsi di essere al fronte come capita al giovane soldato che per un attimo ricorda le partite di calcio giocate al paese e dimentica di avere di fronte un nemico che il giorno dopo punterà il fucile contro di lui.
Tanti gli albi, quasi tutti di notevole spessore per illustrazioni e testo, tra cui la nuova collana della Feltrinelli KIDS dei “Bruchi” dedicata ai bambini che cominciano a leggere tra i quali Un Natale da Elfo (Michela Nodari e Cecilia Fallongo, 27 pagine, 7,90 euro). Ci si rende conto sfogliando questo piccolo libro che non c’è niente in grado di sostituire la pagina malgrado l’immersione nel mondo digitale che stiamo vivendo. Nessuna immaginazione si alimenta solo di se stessa e i bambini fin dalla culla – è ormai ampiamente dimostrato dagli studi degli psicologi – dalle prime immagini che vedono ne costruiranno in seguito altre più nuove che poi modificheranno e deformeranno per costruirne altre ancora. Va sottolineato che il linguaggio visivo attraverso i colori, con l’avvento della tecnologia informatica e del web, consente di relazionarsi ai libri con più facilità. Il mostro dei colori, dottore delle emozioni e la valigetta della regolazione emotiva di Anna Leenas (Gribaudo, 14,90 euro) invita a dare un nome alle proprie emozioni. «Le emozioni e le sensazioni che proviamo nel nostro corpo sono importanti – scrive l’autrice – e dovremmo imparare ad ascoltarle e a riconoscerle fin da piccoli». È sbagliato obbligare un bambino a ubbidire sempre, perché una volta cresciuto tenderà a rifiutare cose che possono essere dannose. Deve anzi dire no, soprattutto davanti a situazioni che lo mettono a disagio. E i colori, anche attraverso il disegno, sono uno strumento che può rappresentare e calmare rabbia, forza, tristezza, euforia. Non a caso il genere che attualmente ha riscontrato particolare successo nel mercato del libro è quello del graphic novel, caratterizzato da immagini quasi fotografiche che consentono ai ragazzi una memorizzazione più immediata.
Che cosa è necessario per fare contento un bambino? Fiabe nient’altro che fiabe. Ne sono proposte tante, una festa dell’immaginazione in tempi difficili come i nostri, che conferisce ai libri la veste di quadri incantati che avvincono come uno spettacolo. Tra le altre, una versione musicale di Cappuccetto Rosso inaugura la nuova collana multimediale “In punta di dita – fiabe sonore in movimento” con la musica di Robert Schumann (Anna Pedrazzini, Serena Viola, Curci ed., 16 euro). Ci si accorge come la fiaba di Cappuccetto Rosso di Perrault possa essere raccontata in vari modi; La Regina delle Nevi di Hans Christian Andersen, illustrata con tratti incisivi dai colori sapientemente mescolati da Aliocha Gouverneur (Rizzoli, 92 pagine, 22 euro) che evocano lo scenario freddo e lunare del lago ghiacciato circondato da una infinita distesa di neve, è una metafora sulla forza dirompente dell’amore che riesce a sciogliere anche blocchi di ghiaccio, decifrare il puzzle ritrovando la parola smarrita. Chissà se leggendole uomini e donne non diventino più amici poiché l’elemento dominante delle storie fantastiche è l’universalità unita allo slancio vitale. È l’anno del centenario della nascita di Italo Calvino e le sue Fiabe italiane (Mondadori, 1080 pagine, 28 euro), riscritte da ciò che era stato in passato già scritto, sono «il catalogo dei destini che possono darsi un uomo e una donna, soprattutto per la parte di vita che è appunto il farsi di un destino». Ovvero nell’universo della fiaba gli avvenimenti più portentosi diventano comuni e straordinari, e lo spettacolo della vita offre una spiegazione che è molto vicina alla realtà.
Le fiabe appagano le necessità profonde non solo dei bambini, ma anche degli adulti. Sono nella vita di ogni giorno, basta sapere intravedere mondi sconosciuti dietro i gesti più banali e riuscire a trasfigurare il nostro quotidiano in visione magiche, intuire la bellezza della vita con il suo intreccio di energia e fatalità indissolubili. Il lato selvaggio della natura è tratteggiato nel romanzo fantasy Creature impossibili della scrittrice inglese Katherine Rundell (Rizzoli, trad. Mara Pace, 399 pagine, 17 euro), che parla di esseri appartenenti al mito, che vivono in un luogo chiamato l’“Arcipelago”. Qui ci sono grifoni, nereidi, centauri, unicorni e altro ancora, ma anche assassini senza scrupoli che vogliono distruggerlo. «Tutti desideriamo credere in qualcosa che vada oltre quello che conosciamo, qualcosa di straordinariamente bello appena fuori dalla nostra vista» – scrive l’autrice. Ed è in questa direzione che si muove la scienza con nuove scoperte quali l’intelligenza artificiale, strumento complesso da usare con cautela e controllo, poiché scoperchia dimensioni che possono rendere l’inaudito possibile anche se ciò desta interrogativi e un po’ di paura. La realtà attuale si ritrova in romanzi dove i ragazzi pur immersi nel mondo digitale non rinunciano a storie che li aiutano a crescere, dove sono loro i veri protagonisti dinanzi a problemi quali il bullismo, la diversità di genere, la delinquenza, i primi approcci sentimentali. Tra questi Lucciole per lanterne della scrittrice tedesca Stefanie Hofler (La nuova frontiera Junior, trad. Anna Patrucco Becchi, 250 pagine, 16,90 euro), è una lettura appassionante che affronta il tema della povertà e della criminalità di individui privi di scrupoli che anche nella ricca Germania entrano nelle case altrui per rubare, purché ci sia qualcosa da saccheggiare sia questo un libro o un gioiello. Spiega anche il valore dell’amicizia che supera ogni categoria quando è sincera. E soprattutto fa intuire nelle sue pagine una forte critica sociale e una denuncia dinanzi a episodi sottovalutati e per lo più presi in scarsa considerazione da chi potrebbe fare qualcosa.
I libri di avventura da sempre attraggono con i loro eroi dai muscoli forti e dai riflessi pronti, sempre in prima linea per combattere il sopruso e l’ingiustizia. Stavolta sarà tuttavia una ragazza a compiere imprese di guerra per sfuggire a un matrimonio combinato dalla famiglia. Si traveste da uomo e guardandosi allo specchio si ammira trasformata in un bel giovane dagli occhi grandi e scuri, pronto combattere e vivere avventure fuori dalle mura domestiche nei campi di battaglia dell’esercito di Napoleone Bonaparte. Tutto questo è narrato con un continuo succedersi di colpi scena e di duelli all’ultimo sangue nel corposo romanzo di ambientazione storica dello scrittore belga Jean-Claude Van Rijckeghem, intitolato a ragione Testa di ferro (Camelozampa, trad. Olga Amagliani, 440 pagine, 18,90 euro), di facile lettura per i caratteri di alta leggibilità anche per i dislessici.