Francesco Arturo Saponaro
Inaugurato il Festival Spinacorona

A Napoli, dove sgorga la musica

Cinque giornate, 20 concerti spalmati dalla mattina alla sera, ricordando l’eroica insurrezione partenopea contro l’oppressione nazifascista e passeggiando nel cuore della città. Sulle note di Schumann, Brahms, Schubert e molti altri appuntamenti

È dedicato alle Quattro Giornate di Napoli, nell’80esimo anniversario (27-30 settembre 1943) della rivolta popolare, in perfetta sovrapposizione ideale e cronologica. Nel centro storico della città, il Festival di musica classica Spinacoronaha inaugurato ieri la sua settima edizione, collocata proprio da mercoledì 27 settembre a domenica 1° ottobre. La manifestazione è promossa dal Comune di Napoli-Napoli Città della Musica, e finanziata dalla Città Metropolitana di Napoli, nell’ambito del progetto “Accade e Napoli”. E ciascun appuntamento musicale sarà introdotto da una testimonianza sull’eroica, sanguinosa insurrezione partenopea contro l’oppressione nazifascista. Alla base, come primo ingrediente, proposte musicali di alta qualità. 13 luoghi insoliti e poco conosciuti; 20 concerti, spalmati dalla mattina alla sera in 5 giorni; 86 musicisti, diversi dei quali provenienti dall’estero. I caratteri fondanti sono tre: ingresso gratuito, programmi di durata contenuta, siti di pregio artistico e vicini tra loro. Infatti gli spettacoli si collocano in spazi di valore monumentale, ma meno noti e frequentati; le esecuzioni non superano l’ora, sicché è poi facile spostarsi a piedi all’incontro successivo, gustando le bellezze del centro storico e magari un caffè, che a Napoli è più buono, si sa. Da qui il sottotitolo, “passeggiate musicali napoletane”. 

Un concerto nella Basilica del Gesù Vecchio

Perché Spinacorona come titolo della manifestazione? Perché Spinacorona è il nome di un’antica quanto singolare fontana di Napoli, poco conosciuta proprio come altri luoghi artistici che ospitano la rassegna, e che il Festival aiuta a riscoprire e valorizzare. Il popolo la chiama “fontana delle zizze”, perché l’acqua sgorga dalle mammelle di una sirena. Sirena raffigurata come nella mitologia, cioè con zampe e artigli da uccello, e non come nell’oleografia fiabesca e disneyana, e cioè come donna-pesce; ciò perché nella mitologia l’immagine della sirena richiama le arcaiche origini di Napoli. La fontana si chiama così perché è sulla parete esterna della Chiesa di Santa Caterina della Spina Corona; attestata già a fine Quattrocento, la fontana fu modificata nella sistemazione attuale, su progetto dello scultore Giovanni da Nola, nella prima metà del Cinquecento per iniziativa del viceré spagnolo don Pedro de Toledo, la cui reggenza lasciò una forte impronta nella vita della città. L’acqua che sgorga dai capezzoli simboleggia la bellezza di Napoli, che spegne le fiamme del Vesuvio, minaccia come sappiamo sempre incombente. La ricca decorazione della fontana, e della vasca con i suoi stemmi e altorilievi, testimonia l’importanza del monumento nonché l’emergere dei primi segnali figurativi del successivo stile barocco.

Direttore artistico del Festival Spinacorona è il celebre pianista Michele Campanella. Associando al suo grande talento una spiccata sensibilità civile, l’artista nel disegnare il programma ha voluto evocare la giusta violenza liberatrice delle Quattro Giornate, proprio per contrastare, al contrario, la livida violenza che invece oggi soffoca Napoli, violenza culminata nel recente, assurdo omicidio del giovane musicista Giovanni Battista Cutolo, brillante sonatore di corno. E a Giogiò Cutolo sarà specificamente dedicato l’Adagio e Allegro di Schumann, che Andrea Cesàri, primo corno solista della Filarmonica di Montecarlo, eseguirà questa sera, 28 settembre, nella Basilica del Gesù Vecchio. Perché si sa che la musica, e una sua maggiore presenza dai primi gradi dell’istruzione scolastica, può contribuire sicuramente a risollevare la qualità della vita sociale in Italia. Intanto con il programma di quest’anno – strutturato dal coordinamento artistico di Giovanni Oliva – Spinacorona allungherà di un giorno la sua rassegna, e offrirà spazio a una maggiore internazionalizzazione delle partecipazioni artistiche. Dopo un prologo a metà giornata, ieri il fisarmonicista Alberto Nardelli si è esibito nella Fondazione Banco di Napoli, l’inaugurazione ha visto il ritorno in città dell’Orchestra della Toscana diretta da Daniele Giorgi, nel Teatro Mercadante, con Michele Campanella al pianoforte per un omaggio a Brahms. Tra i cardini del variegato programma generale, vi saranno anche un ciclo dedicato alla musica di Schubert per pianoforte a quattro mani, e un altro ciclo intitolato “Schumann da camera” con un concerto al giorno; tutto ciò contornato da molte altre offerte. Ulteriori dettagli su www.spinacorona.it.

Nell’immagine vicino al titolo, particolare della fontana di Spinacorona a Napoli

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