Every beat of my heart
Dedizione a Afrodite
Con Saffo, «primo dei grandissimi lirici dopo Orfeo, il fondatore», la lirica inizia come «genere d’Amore, nel profondo». Da lei discendono tutti i poeti che celebreranno Eros: Noside, Erinna, Catullo, Properzio, Cavalcanti, Guinicelli…
Assoluta la poesia d’amore in Saffo, perché nel primo dei grandissimi lirici dopo Orfeo, il fondatore (rispetto a cui Saffo ha il merito di essere anche storica e mortale, non nata, ma divenuta mito), Eros è signore assoluto. Eros, nell’aura della dea Afrodite, è l’amore che tutto comprende: il cuore, lo spazio lirico del poeta è immediatamente cosmico. Every beat of my heart. E tragedia risulta inscindibile da estasi, strazio da piacere.
Con Saffo la lirica inizia come genere poetico storicamente, ma come genere d’Amore, nel profondo: quelli che verranno, Noside, Erinna, Catullo, Properzio, Cavalcanti, Guinicelli, non si votano soltanto a un genere poetico, la Lirica, ma a un genere antropologico, la dedizione a Afrodite. Che tutto comprende, in cui tutto confligge, brucia, e si fa canto e armonia.
Vorrei davvero essere morta.
Lei mi lasciava, piangeva tanto,
mi disse, “quante pene, quanto strazio,
ti lascio contro il mio volere”.
Io le risposi, “va’, e sii felice”,
e tu conserva di me il ricordo che è amore…
ma se il ricordo ti venisse meno,
allora sarò io
tua memoria, l’amore goduto.
Accanto a me t’incoronasti il capo
di mille ghirlande di viole e rose,
e fiori di croco,
e attorno al tuo collo sottile mille serti odorosi
di fiori dolcemente intrecciati,
mentre ti ungevi il corpo lentamente
con l’unguento regale profumato di fiori
e poi sul soffice letto distesa
saziavi il desiderio, in pieno.
Non c’era un canto, non un coro,
né inno sacro o nuziale
che si levasse senza le nostre voci,
non bosco sacro, suono.
Saffo
Da Lirici greci tradotti da Roberto Mussapi, Introduzione di Giulio Guidorizzi, Ponte alle Grazie, 2021