Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Ascoltando il mirto

Clemens Brentano, romantico tedesco, in una lirica “incantante” si rivolge allo spirito vegetale della profumata pianta, che spicca nell’aria e si connette a cielo e stelle, che sparge pace e armonia nell’universo…

Clemens Brentano, cognome italiano, considerato fra gli importanti poeti del romanticismo tedesco, limpido e oscuro, scrive liriche cantilenanti e sottilmente incantanti. Parla al mirto, a una pianta, come spesso accade nei romantici della sua nazione, quando gli inglesi si rivolgono prevalentemente agli uccelli: allodola, usignolo. Qui una natura che nella pianta manifestale radici e il crescere dalla vita dalla terra verso l’aria e il cielo. Al sussurro del mirto pace nell’universo, armonia di stelle e luna…
E il poeta lo invita a sussurrare e sognare nella notte stellata, insufflando il suo spirito vegetale, primario, nel mondo degli animali, e, nel sonno, degli umani, del poeta stesso che gli sta parlando.

Caro mirto sussurra

Caro mirto sussurra,
quanta pace nell’universo,
pascola le stelle la luna
in cielo, su un campo terso.
Alla fonte di luce avvia
lei ora le nubi in gregge,
dormi, dormi, amico mio,
finché sono di nuovo da te.

Caro mirto sussurra
e sogna nella notte stellata,
anche la tortora tuba
la ninnananna alla sua covata.
Alla fonte di luce si avviano
in silenzio le nubi in gregge,
dormi, dormi, amico mio,
finché sono di nuovo da te.

Clemens Brentano

Traduzione di Roberto Fertonani

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