Every beat of my heart
Il volto negli occhi
John Donne immagina il suo ritratto che brucia negli occhi della donna amata. Lacrime salvifiche lo soccorrono, ma soprattutto il cuore di lei, vero custode della sua immagine. Poeta “metafisico”, introduce nella lirica una nuova potenza drammatica
John Donne è uno dei grandi poeti di sempre, e, specificamente, il più importante dei cosiddetti metafisici. Thomas Eliot lo indicò come modello, accanto a Dante, formulando la definizione di poesia metafisica in un celebre saggio: «Non solo è molto difficile definire la poesia metafisica, ma è difficile decidere quali poeti l’abbiano praticata e in quali poesie…». Non si tratta di una scuola poetica definita, come scrive Roberto Sanesi, curatore e traduttore di questi autori inglesi dell’età Barocca, in una delle sue tante opere esemplari, ma di un atteggiamento spirituale e di una tendenza a quello che per Eliot sarà il “correlativo oggettivo”: la poesia affronta realtà immateriali attraverso immagini concrete.
Qui lo straordinario rovesciamento del volto del poeta nel ritratto, il suo ritratto che brucia negli occhi della donna amata, che ne catturano l’immagine, quasi potessero distruggerla. Ma lo stesso ritratto annega nelle lacrime, salvifiche.
Tu possiedi un altro mio ritratto, conclude, ma non nei tuoi occhi, in cui il primo brucia, no, questo ritratto è nel tuo cuore e quindi non mi potrà ferire.
John Donne cancella dalla poesia ogni traccia di arcadia, classica o cinquecentesca, introduce nella lirica, di amore umano e sovrumano, una nuova e complessa e svelante potenza drammatica.
Stregoneria di un ritratto
Fisso i miei occhi nei tuoi, e vi commisero
Il mio ritratto che brucia nei tuoi occhi,
E se osservo più in basso posso scorgere
Il mio ritratto che annega in trasparenti lacrime;
Se tu avessi l’arte dannata di uccidere
Con ritratti dipinti e poi distrutti,
In quanti modi faresti tutto ciò che vuoi?
Ma ora ho bevuto le tue dolci lacrime;
Potrai versarne ancora: partirò ugualmente;
Svanito il mio ritratto, svanisce la paura
Che la tua arte possa farmi danno;
Sebbene tu possegga
Un altro mio ritratto, certamente questo
Essendo nel tuo cuore non mi ferirà.
John Donne
Traduzione di Roberto Sanesi