Una festa per la scienza
Il Darwin ritrovato
I taccuini B e C, quelli sui quali Darwin iniziò a raccontare l'evoluzione - un tempo conservati all'università di Cambridge - era andati perduti nel 2000. Qualche giorno fa, qualcuno li ha "riconsegnati": un regalo per gli appassionati del grande naturalista
“I think”, Io penso… Queste parole, scritte in modo quasi sommesso, accompagnano la prima rappresentazione grafica dell’evoluzione così come la conosciamo oggi. Era il 1837 quando il naturalista Charles Darwin, da poco tornato dal suo viaggio intorno al mondo, disegnava in un taccuino le relazioni fra diverse specie, in un’immagine ora nota come “albero della vita”. Da un “tronco” centrale si separano diversi “rami”, le cui “foglie” rappresentano le specie. Maggiore è la distanza sull’albero, più lontano è il grado di parentela. Darwin era solito prendere appunti e conservarli con cura, infatti catalogò i taccuini di quel periodo con delle lettere maiuscole, a partire dalla A per il più vecchio: l’albero della vita si trova nel B. Questo materiale è oggi conservato nella Biblioteca dell’Università di Cambridge, città in cui lo scienziato studiò e sede della più grande collezione al mondo di materiali a lui associati (manoscritti, corrispondenza, disegni ecc.). E la parola “oggi” in questa frase ha in significato davvero speciale.
Fino a pochi giorni fa, infatti, la situazione era molto diversa. L’anno scorso fece molto scalpore la notizia che i taccuini B e C (“sulla trasmutazione”) erano andati perduti. Le ultime notizie certe risalivano al settembre 2000, quando i taccuini erano stati rimossi dalla stanza delle collezioni speciali per farne delle fotografie. Nel gennaio 2001 venne scoperto che la scatola che avrebbe dovuto contenerli non era mai tornata nel posto assegnato.
Per molti anni, bibliotecari e bibliotecarie hanno ritenuto che i taccuini fossero ancora nell’edificio, semplicemente sistemati nel posto sbagliato. Ma nessuna ricerca successiva fu in grado di trovarli. All’inizio del 2020 la bibliotecaria Dr. Jessica Gardner ha organizzato una nuova ispezione sistematica dell’intero archivio di Darwin e di altri depositi specifici, ancora invano. Il responso finale, avallato da esperti di furti e ritrovamenti di beni culturali, era che i quaderni fossero stati rubati.
La polizia ha iniziato un’indagine, e la biblioteca e l’università hanno pubblicato un appello online (https://www.cam.ac.uk/stories/DarwinAppeal) chiedendo di condividere, anche anonimamente, qualsiasi informazione che potesse aiutare nel ritrovamento.
Le ricerche sono continuate fino a quando, qualche giorno fa, una busta da regalo rosa è stata consegnata in biblioteca, con il biglietto “Alla bibliotecaria. Buona Pasqua. x (il simbolo che in inglese si usa per “baci”)”. Al suo interno, avvolti nella pellicola da cucina, si trovavano proprio i taccuini B e C.
La notizia è stata accolta con giubilo da parte del personale della biblioteca, dell’università e da studiosi e appassionati ovunque nel mondo. I taccuini verranno esposti al pubblico questa estate nella mostra Darwin in Conversation (https://www.lib.cam.ac.uk/darwin) prevista a Cambridge (Inghilterra) da luglio a dicembre, e a New York il prossimo anno.
Per gli appassionati di Darwin e di evoluzione, quest’anno le sorprese di Pasqua sono arrivate in anticipo.
Sito internet ufficiale sul ritrovamento
https://www.cam.ac.uk/stories/TreeOfLife
Per leggere e guardare i taccuini online:
Taccuino B http://darwin-online.org.uk/content/frameset?itemID=CUL-DAR121.-&viewtype=side&pageseq=1. Taccuino C http://darwin-online.org.uk/content/frameset?pageseq=1&itemID=CUL-DAR122.-&viewtype=side