Roberto Mussapi
Every beat of my life

Come una stella

Il poeta, «la più impoetica di tutte le Creature di Dio» secondo John Keats, per il suo continuo non-essere, per il suo cancellarsi perenne nella visione e nell’opera. Così il grande romantico inglese vorrebbe essere «astro fisso… sempre immutabile»

«Il Poeta è la più impoetica delle cose che esistono, perché non ha identità, è continuamente occupato a riempire qualche altro Corpo, il Sole, la Luna, il Mare e gli uomini e le Donne… tutte creature poetiche, ma il poeta no, non ha identità, è certamente la più impoetica di tutte le Creature di Dio».Il lettore conosce già queste righe dalla famosa lettera di John Keats, il grande romantico inglese che intende la figura del poeta come realtà che è tutto e niente, e si cancella nella visione, e nell’opera. Così è nell’amore: in questi versi supremi a una “Stella lucente”, il poeta vorrebbe immedesimarsi totalmente in lei, che significa, nella conoscenza poetica, vivere eternamente, o morire in altra vita.

Bright star

Stella lucente, fossi io come te, astro fisso

non nello splendore solitario sospeso nella notte,

e osservare, con le tue eterne palpebre accese 

come un paziente insonne eremita della natura,

le acque che si muovono nel loro sacro dovere

di pure abluzioni attorno alle spiagge umane della terra,

o a contemplare le nuove maschere di neve 

scese sulle montagne e le brughiere… 

no, sempre immutabile come stella fissa

coricato sul seno sbocciato del mio dolce amore

per sentire per sempre i battiti del suo cuore,

per sempre sveglio dolcemente inquieto,

sempre, sempre a ascoltare il suo tenero respiro,

per sempre, vivere o smorzarmi, dolcemente, nella morte.

John Keats

Traduzione di Roberto Mussapi

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