Finestra sul mondo
La netflix francese
France Télévision, la tv pubblica francese, lancia un canale interamente dedicato al teatro, alla musica e a tutto lo spettacolo dal vivo. Un investimento da 5 milioni di euro. Si chiama Culturebox e chiuderà quando le sale riapriranno. Insomma, proprio ciò che in Italia di dice di voler fare. A parole...
France Télévision, la tv pubblica francese, lancia sul digitale terrestre Culturebox, un canale temporaneo di spettacoli dal vivo a sostegno della cultura in questi tempi di teatri e sale da concerto chiusi. Per realizzarlo, France tv ha stanziato 5 milioni di euro per i diritti televisivi, il costo degli studi e dei mezzi di produzione. Il canale è destinato a diventare “il più grande teatro francese” dove, sette giorni su sette, saranno trasmessi in diretta spettacoli di prosa, opera, musica, danza, stand-up comedy e arti plastiche. Verranno ospitati live artisti, concerti e spettacoli e ogni sera sarà dedicata ad un’arte diversa; gli stessi artisti potranno dare il loro contributo di idee per la realizzazione delle puntate. Nella seconda parte della serata il pubblico potrà vedere le riprese dei più importanti festival francesi – da quello teatrale di Avignone a quello musicale Des Vieilles Charrues – e le repliche di programmi culturali tratti dal ricchissimo catalogo di France Tv.
«La televisione pubblica è fiera di supportare con tutti i mezzi uno dei settori più duramente colpiti dalla pandemia e per il 2021 vuole allargare gli spazi culturali sui propri canali». Intervistata da Le Figaro, il presidente del gruppo, Delphine Ernotte, spiega l’iniziativa che prenderà il via il prossimo 15 febbraio (https://www.lefigaro.fr/medias/delphine-ernotte-france-televisions-lance-une-chaine-culturelle-debut-fevrier-20210122). «Abbiamo deciso di creare un canale per riavvicinare gli artisti al loro pubblico e dare la massima visibilità a tutte le arti in questo periodo in cui gli spazi tradizionali sono inaccessibili. Tutto questo in meno di un mese. Per farlo abbiamo agito in “modalità commando”, rapidi e determinati, come abbiamo già fatto trasformando, nel giro di una settimana, France 4 in aula scolastica e creando un canale informativo in nove mesi». «Naturalmente – racconta Delphine Ernotte – tutto ciò non sarebbe stato possibile senza l’impegno e l’energia del ministro della Cultura e della Comunicazione, Roselyne Bachelot e di Roch-Olivier Maistre, il presidente del CSA (Conseil Supérieur de l’Audiovisuel) che ci hanno permesso di muoverci a tempo di record».
Culturebox sarà presente anche sulla piattaforma France.tv. e si stanno prendendo accordi perché altri operatori lo propongano nei loro box. Non avrà spazi pubblicitari ma, «stiamo pensando a forme di sponsorizzazione per alcuni spettacoli e abbiamo già l’adesione di molte aziende interessate a dare il proprio aiuto al settore della cultura», ha detto ancora Ernotte.
Culturebox chiuderà quando le sale riapriranno, ma, conclude Ernotte «anche dopo la sua chiusura continueremo il nostro sforzo per trasmettere spettacoli dal vivo e, in generale, per moltiplicare la nostra offerta culturale». Nel complesso, potrebbe essere un esempio per il ministro italiano per la cultura, Dario Franceschini, che da mesi dichiara intenzioni analoghe («Vogliamo creare una netflix della cultura») senza riuscire a passare dalle parole ai fatti.