Succedeoggi aderisce alla campagna

Un organo per Roma

Malgrado fosse previsto dal progetto originario di Renzo Piano, l'Auditorium Parco della Musica di Roma non ha ancora un organo da concerto. Forse è il momento di colmare questa lacuna...

Benché nell’Auditorium del Parco della Musica, a Roma, l’organo da concerto fosse pienamente previsto fin dal progetto originale di Renzo Piano, al momento dell’esecuzione dei lavori, esso non è mai stato installato. Questa circostanza dà luogo a un’allarmante anomalia: Roma è l’unica grande città al mondo a non disporre di un organo nella sua principale sala concertistica.

Fin dal 12 giugno 1995 un’apposita commissione, in una riunione preliminare, metteva nero su bianco la decisione di installare un organo di matrice “sinfonica”, adatto cioè al repertorio otto-novecentesco cui è destinata la Sala Grande, e “nuovo”, cioè non recuperato da una basilica, come ad esempio quella di Santa Maria degli Angeli. Ciò nonostante, per vari ostacoli e intoppi burocratici e decisionali, alla fine non se ne fece nulla.

Citiamo dal sito www.unorganoperroma.it, al quale rimandiamo per maggiori informazioni e per aderire anche a titolo individuale all’iniziativa: «Il progetto “Un Organo per Roma”, promosso dall’organista Giorgio Carnini, è nato per risolvere una questione che affligge la musica, la cultura, la città di Roma: il suo principale spazio concertistico, il bellissimo Auditorium Parco della Musica – a differenza di ciò che è di prassi in tutto il mondo – è sprovvisto di un organo da concerto. Non esistono argomentazioni che possano giustificare questa situazione. È una vera anomalia nel contesto dei più importanti siti musicali della Terra, nessun continente escluso. Ed è anche un peccato, poiché l’Auditorium Parco della Musica sarebbe – se completato da questo “arredo” – un vero gioiello, orgoglio di una grande capitale quale è Roma».

Anche Succedeoggi si unisce all’appello di molte associazioni e dei musicisti che hanno fin qui aderito all’iniziativa affinché – quale che sia il progetto finale adottato – si metta fine al più presto a quest’anomalia e la Sala grande dell’Auditorium possa essere equipaggiata di un organo adeguato alle esigenze musicali.

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