Every beat of my heart
Il puer Borges
Il grande argentino raggiunge elementari «vertici di intelligenza del mondo». Posa sulle cose lo sguardo di un bambino che si abbandona allo stupore. Con l’acuta capacità di essere posseduto dalla poesia
Il miracolo della poesia è questo: aver visto, aver guardato, aver perduto memoria e poi essere stati posseduti da un profumo, dall’umidità di un androne.
Il sapiente Jorge Luis Borges raggiunge vertici di intelligenza del mondo, che quasi sempre si svelano, paradossalmente, scoperte elementari.
La poesia conosce la figura del bambino, il puer di Pascoli, quello di Tagore, quello turbinoso di Dylan Thomas.
Con Borges incontriamo un bambino strano: pare onnisciente, e sa di non saper niente.
Solo abbandonarsi allo stupore.
In nome della vita, dell’amore.
Il Sud
Da uno dei tuoi cortili aver guardato
le antiche stelle,
aver guardato dal sedile in ombra
quelle luci disperse che non ho appreso,
per ignoranza, a nominare,
né a ordinare in costellazioni,
avere sentito il cerchio dell’acqua
nella cisterna segreta, l’odore
del gelsomino e della madreselva,
e il silenzio dell’uccello addormentato,
e l’arco dell’androne, l’umidità…
credo che la poesia, forse, sia questo.
Jorge Luis Borges
Traduzione di Roberto Mussapi