Every beat of my life
Luzi e l’enigma
«Vita fedele alla vita», uno dei tanti capolavori di Mario Luzi, fin dal titolo esprime i versi che verranno e rende superfluo ogni commento. Rifiutando l’idea della creazione poetica come alternativa alla vita l'autore ha fatto cantare l’agonismo dello spirito
Alla società novecentesca che relega la poesia in uno spazio elegante e nobile quanto ininfluente, Luzi risponde con l’influenza della vita sulla poesia, rovescia i termini: non si apparta, non rinuncia, ma non sale su un cavallo bianco per guardare dall’alto il mondo. La vita è l’enigma, il poeta colui che lo attraversa facendosi carico di chi non può vederlo se non tramite gli occhi di un altro. Ma gli occhi del poeta guardano in nome degli altri occhi, non per un astratto imperativo ideologico (a cui fu sempre avverso e di conseguenza avversato), semplicemente perché è nella poesia che si disvela la trama che unisce e strazia il mondo. “Felici voi nel movimento”: guardava i canottieri sull’Arno, ammirava quella scia tracciata nell’acqua che lambiva e appariva per un istante, il mistero del fondo e quello della via, l’incrocio tra profondità e orizzonte. Rifiutando l’idea della creazione poetica come alternativa alla vita, o sua sbiadita immagine, Luzi ha fatto cantare l’agonismo dello spirito, nella forza degli elementi come in quella disperata del caos moderno, convulso ma pieno di improvvisi bagliori che in lui divennero luci ferme.
Vita fedele alla vita
La città di domenica
Sul tardi
quando c’è pace
ma una radio geme
tra le sue moli cieche
dalle sue viscere interite
e chi va nel crepaccio di una via
tagliata netta tra le banche arriva
dolce fino allo spasimo l’umano
appiattato nelle sue chiaviche e nei suoi ammezzati,
tregua sì, eppure
uno, la fronte sull’asfalto, muore
tra poca gente stranita,
che indugia e si attorno all’infortunio,
e noi si è qui o per destino o casualmente insieme
tu ed io, mia compagna di poche ore,
in questa sfera impazzita
sotto la spada a doppio filo
del giudizio o della remissione,
vita fedele alla vita
tutto questo che le è cresciuto in seno
dove va, mi chiedo,
discende o sale a sbalzi verso il suo principio…
sebbene non importi, sebbene sia la nostra vita e basta.
Mario Luzi