Giordana Marsilio
La monografia su Joe Wright

La danza della cinepresa

La prima monografia dedicata al regista Joe Wright è in italiano: “Joe Wright: la danza dell’immaginazione, da Jane Austen a Winston Churchill”. La scrive la giovane critica cinematografica Elisa Torsiello, mentre prefazione e postfazione sono affidate a Dario Marianelli e Seamus McGarvey

Nell’era in cui apparire davanti alla camera fotografica – per lo più del cellulare – non è più uno stile di vita ma la vita stessa, in cui la smania di apparire, di esserci e di urlare al mondo che esistiamo, sta divorando la nostra realtà, meraviglia il fatto che ci siano ancora registi come Joe Wright. L’artista inglese, infatti, ha firmato numerose opere cinematografiche di grande successo. Il suo ultimo film, ad esempio, L’ora più buia, è stato molto apprezzato, tanto che il suo interprete, Gary Oldman, si è aggiudicato un Oscar 2018 come miglior attore protagonista maschile. Eppure, Joe Wright è un regista che in pochi conoscono e apprezzano, o meglio, che non sanno forse di apprezzare. A cercare di squarciare quel velo di Maya che divide la realtà illusoria in cui viviamo e quella più profonda e reale, ci ha pensato la giovane critica cinematografica Elisa Torsiello che ha scritto la prima monografia dedicata al regista: Joe Wright: la danza dell’immaginazione, da Jane Austen a Winston Churchill, pubblicato dalla collana di cinema Bietti Heterotopia.

L’autrice ha diversi anni alle spalle come critica, per RadioEco e per varie riviste online; ha partecipato a numerosi festival importanti e al momento sta concludendo il Master in Critica Giornalistica presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”. Nella sua monografia la giovane critica ha deciso di analizzare, sviscerandola, l’intera opera cinematografica, nonché pubblicitaria (si pensi a Chanel) e televisiva di Joe Wright. Ne ha colto l’estetica, operazione non facile quando si tratta di un artista abituato a superare i limiti di categorie quali “cinema” o “letteratura”; l’ibridazione è il suo tocco personale, la sua chiave di lettura del mondo. Il libro di Torsiello, infatti, si intitola “la danza dell’immaginazione”, poiché il movimento armonioso della cinepresa da parte del regista e l’elemento della danza sono aspetti che contraddistinguono Wright, che oscilla sempre in una danza moderna e nostalgica tra immaginazione e realtà. Così Torsiello ha deciso di dedicare spazio ad un regista i cui film sono noti al grande pubblico, che spesso, però, ignora chi sia l’uomo dietro le quinte, il creatore. Dalla messa in schermo di grandi classici come Orgoglio e Pregiudizio a thriller come Hanna fino a Espiazione, non c’è ambito che il regista non abbia tentato di affrontare. «Quando vidi Espiazione – scrive l’autrice – rimasi per la prima volta più colpita dalla regia che dalle prove attoriali. Rimasi estasiata dai movimenti di macchina e in particolar modo dall’uso simbolico dei dettagli di mani e occhi. Proprio grazie a questo film ho iniziato a interessarmi veramente a questo mondo che è il cinema, prima studiandolo, poi scrivendone».

Ad arricchire questo libro di studio sull’intero lavoro di Joe Wright la prefazione di Dario Marianelli e la postfazione di Seamus McGarvey, rispettivamente compositore musicale di Wright (nel 2008 vinse l’Oscar come Miglior Colonna sonora per Espiazione) e suo direttore della fotografia. Era arrivato il momento di accendere i riflettori su un grande regista fin troppo tempo rimasto in ombra: di lui parlavano le opere cinematografiche. C’era bisogno di saperne di più ed Elisa Torsiello ci guida dietro le quinte di questa danza cinematografica.

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