La monografia su Joe Wright
La danza della cinepresa
La prima monografia dedicata al regista Joe Wright è in italiano: “Joe Wright: la danza dell’immaginazione, da Jane Austen a Winston Churchill”. La scrive la giovane critica cinematografica Elisa Torsiello, mentre prefazione e postfazione sono affidate a Dario Marianelli e Seamus McGarvey
Nell’era in cui apparire davanti alla camera fotografica – per lo più del cellulare – non è più uno stile di vita ma la vita stessa, in cui la smania di apparire, di esserci e di urlare al mondo che esistiamo, sta divorando la nostra realtà, meraviglia il fatto che ci siano ancora registi come Joe Wright. L’artista inglese, infatti, ha firmato numerose opere cinematografiche di grande successo. Il suo ultimo film, ad esempio, L’ora più buia, è stato molto apprezzato, tanto che il suo interprete, Gary Oldman, si è aggiudicato un Oscar 2018 come miglior attore protagonista maschile. Eppure, Joe Wright è un regista che in pochi conoscono e apprezzano, o meglio, che non sanno forse di apprezzare. A cercare di squarciare quel velo di Maya che divide la realtà illusoria in cui viviamo e quella più profonda e reale, ci ha pensato la giovane critica cinematografica Elisa Torsiello che ha scritto la prima monografia dedicata al regista: Joe Wright: la danza dell’immaginazione, da Jane Austen a Winston Churchill, pubblicato dalla collana di cinema Bietti Heterotopia.
Ad arricchire questo libro di studio sull’intero lavoro di Joe Wright la prefazione di Dario Marianelli e la postfazione di Seamus McGarvey, rispettivamente compositore musicale di Wright (nel 2008 vinse l’Oscar come Miglior Colonna sonora per Espiazione) e suo direttore della fotografia. Era arrivato il momento di accendere i riflettori su un grande regista fin troppo tempo rimasto in ombra: di lui parlavano le opere cinematografiche. C’era bisogno di saperne di più ed Elisa Torsiello ci guida dietro le quinte di questa danza cinematografica.