Every beat of my heart, la poesia
L’Aldilà di Baudelaire
In pieno spirito nichilista l’uomo ha potuto resistere grazie alla poesia. Con il poeta francese infatti, e sulla sua scia, la ricerca dell’Assoluto non è cessata e anche la modernità ha potuto percepirlo: in una pozzanghera, nell'ombra di un lampione o in un bicchiere luccicante di vino…
Novalis, che i nostri lettori hanno recentemente incontrato, è uno degli ultimi poeti d’Occidente in cui l’Aldilà è percepito, visto e rappresentato come realtà oggettiva, una notte di gioia e una eterna poesia: e il sole di tutti noi è il volto di Dio. Dopo Novalis il poeta cerca, rammemora, sogna, la scena, la realtà piena dell’Aldilà: il mondo ulteriore non è più oggetto di rappresentazione, ma ciò non significa uno scacco. Se dalla fine dell’Ottocento si diffonde anche in poesia un desimbolizzante spirito nichilista, proprio nella poesia l’uomo trova la resistenza a questo morbo.
Il poeta non smette di ricordare il mondo paradisiaco, non cessa di sognare: Baudelaire, e sulla sua scia i grandi poeti moderni, continua imperterrito e a suo modo beffardo la ricerca dell’assoluto, non demorde dalla caccia alla Bellezza. Cerca, in ogni pozzanghera cittadina, in ogni ombra sotto un lampione, in ogni bicchiere luccicante di vino, l’Aldilà. Lo cerca, lo pretende, lo invoca da qua, dall’Aldiqua.
Elevazione
In alto, sopra gli stagni e le valli,
sulle montagne, e i boschi, oltre le nuvole,
oltre il mare e sole, e oltre l’etere,
oltre i confini delle sfere stellate,
tu ti muovi agilmente, mio spirito,
e come un buon nuotatore che gode nell’onda
tu solchi gaio l’immensità profonda
con indicibile piacere virile.
Vola lontano da questi miasmi ammorbanti,
sali a purificarti nell’aria più alta,
e bevi come un liquore divino e puro
il chiaro fuoco degli spazi limpidi.
Felice chi può con l’ala vigorosa
lanciarsi verso i campi luminosi e sereni,
lasciando alle spalle noie e affanni
gravanti del loro peso l’esistenza nebbiosa,
Chi vede i suoi pensieri al mattino
Levarsi liberi in volo, come allodole,
chi plana sulla vita e senza sforzo intende
la lingua dei fiori e delle cose mute!
Charles Baudelaire
(Traduzione Roberto Mussapi. Charles Baudelaire, Tu metteresti l’universo intero, a cura di Roberto Mussapi, Salani Editore, 2012)