Ritratto d'artista
Recitare per amare
Claudia Marsicano: «Recitare significa essere amata e amare. Ma quando costruisco i miei personaggi comincio dai piedi. E poi tutto s’aggiusta»
Nome e cognome: Claudia Marsicano.
Professione: Teatrante.
Età: Praticamente 25.
Da bambina sognavi di fare l’attrice? No, volevo fare la pattinatrice!
Cosa significa per te recitare? Essere amata e amare, recitare è un atto d’amore.
Il tuo film preferito? Priscilla la regina del deserto.
Il tuo spettacolo teatrale preferito? L’ultimo nastro di Krapp per la regia di Bob Wilson.
Qual è l’attrice da cui hai imparato di più? Mia madre, e dalle sue mani.
Qual è il regista da cui hai imparato di più? Claudio Orlandini.
Il libro sul comodino: Harry Potter e la maledizione dell’erede e Abissi d’acciaio di Isaac Asimov, ma la fantascienza non mi cattura, l’ho ricominciato due o tre volte.
La canzone che ti rappresenta: Ironic di Alanis Morissette.
Descrivi il tuo giorno perfetto. Inverno, Santorini, io, il mare e il mio gatto, Netflix, una bottiglia di Gewurztraminer, una coperta di lana, carta, penna e shopping online!
Il primo bacio: rivelazione o delusione? Delusione poi rivelazione, poi ancora delusione…e rivelazione!
Strategia di conquista: qual è la tua? La goffaggine, ma oltre ad essere del tutto involontaria, non porta grandi risultati.
Categorie umane che non ti piacciono? I codardi, i saccenti e i prepotenti.
Classifica per sedurre: bellezza, ricchezza, cervello, humour. Per sedurre me humor, bellezza, cervello e ricchezza… io posseggo solo humor e bellezza, in senso lato.
Il sesso nobilita l’amore o viceversa? Si nobilitano a vicenda!
Meglio le affinità elettive o l’elogio degli opposti? Per ora l’elogio degli opposti.
Costretta a scegliere: cinema o teatro? Teatro.
C‘è qualcosa che rimpiangi di non avere detto a qualcuno? Rimpiango di aver detto, mai il contrario!
Shakespeare, Eduardo o Beckett? Beckett da spettatrice, Eduardo da attrice, Shakespeare da regista.
Qual è il tuo ricordo più caro? La prima volta che ho indossato i pattini.
E il ricordo più terribile? Tre anni fa un tremendo incidente in tangenziale, mi sono rotta la mano, e avevo un debutto quattro giorni dopo.
L’ultima volta che sei andata a teatro cos’hai visto? Luna Park de Leviedelfool.
Racconta il tuo ultimo spettacolo: Tropicana di FRIGOPRODUZIONI, è un lavoro che parla della nascita di un prodotto artistico, della forma e del contenuto.
Perché il pubblico dovrebbe venire a vederlo? Perché è uno spettacolo che parla anche del fallimento, e fallire è una grande opportunità.
Il mondo del teatro è veramente corrotto come si dice? Certo, ma cambierà.
La cosa a cui nella vita non vorresti mai rinunciare. Camminare.
Quella cosa di te che nessuno ha mai saputo (fino ad ora). Da quando ho 15 anni mi disegno le lentiggini!
Piatto preferito. La pizza.
C’è parità di trattamento nel teatro tra uomini e donne? No.
Mai capitato di dover rifiutare un contratto? Se sì, perché. Sì, è stato molto faticoso dire di no, ma ho preferito dedicarmi alla mia compagnia e ai miei progetti. Ci penso spesso, ma non me ne pento.
Di lasciarti sfuggire un’occasione di lavoro e di pentirtene subito dopo? No!
Quale ruolo ti sarebbe piaciuto interpretare nel cinema? Anne Baxter in Eva contro Eva.
Quale ruolo ti piacerebbe interpretare in teatro? Giulietta, Ariel da La Tempesta, e Bocca in Non io di Beckett.
Da chi vorresti essere diretta? Bob Wilson e Quentin Tarantino.
Tre doti e tre difetti che bisogna avere e non avere per poter fare questo mestiere. Essere curiosi, coraggiosi e onesti. Più che difetti io ho la regola delle tre A non accanirsi, non affezionarsi e non arrendersi mai.
Cosa accadrebbe all’umanità se il teatro scomparisse? Troverebbe un altro modo per specchiarsi.
Gli alieni ti rapiscono e tu puoi esprimere un solo ultimo desiderio. Quale? Posso portare il mio gatto?
La frase più romantica che ti sia capitato di dire in scena. “Sei tutta la musica che mi fa pensare a te.”
La frase più triste che ti sia toccato di dire in scena. “Ora sono qui alla fine di me, aspettando che arrivi un’ alba…”
Cosa vorresti che il pubblico ricordasse di te? Che sono stata una portatrice di ‘Bellezza’.
Hai mai litigato con un regista per una questione di interpretazione del personaggio? Sì, ho Marte in Capricorno in decima casa, isolato.
Se potessi svegliarti domani con una nuova dote quale sceglieresti? Saper suonare la chitarra.
Che cosa è troppo serio per scherzarci su? I sogni degli altri.
Se potessi conoscere il tuo futuro cosa vorresti sapere? Niente ho già un’astrologa e un cartomante che mi dicono tutto quello che ho bisogno di sapere!
Come costruisci i personaggi che interpreti? Parto dai piedi, poi tutto s’aggiusta.
Parallelamente al tuo percorso artistico, trovi che in questi anni ci sia stata un’evoluzione o un deterioramento del teatro? Entrambe le cose, sicuramente qualcosa sta morendo, ma forse è anche giusto così, e ciò che sta nascendo è una comunità di tanti giovani teatranti incazzati e pieni di buoni propositi, ora sta a noi non farci la famosa guerra fra poveri, e provare a gettare le basi per un futuro equo e innovativo. Sono giovane vivo di speranze!
Il rapporto con la parola. La interroghi, la ricerchi, la domini o ti fai dominare? Vorrei dominarla, ma alla fine mi domina.
Cosa pensi delle nuove generazioni di attori che, a volte, passano direttamente dai talent al palcoscenico? Siamo tutti capaci ad accendere un fuoco con l’accendino, il problema poi è mantenerlo vivo!
La morte: paura o liberazione? Paura.
Ti viene data la possibilità di presentare tre proposte di legge in materia spettacolo. Cosa proponi? Ne basta una: Educazione alle arti performative come materia scolastica obbligatoria.
Cosa è necessario per un’attrice: memoria storica o physique du rôle? Tutti e due, ma non sempre insieme.
Hai un sogno nel cassetto che oggi può aprire. Cosa viene fuori? Una casa al mare, con un teatro, un cinema e una gigantesca cabina armadio!
I soldi fanno la felicità? Purtroppo no.
Qual è il tuo rapporto con i social network? Fanno meno parte della mia vita di quanto possa sembrare.
Il tuo rapporto con la critica. Quale quella che più ti ha ferita in questi anni. Do più peso di quanto vorrei alla critica, specialmente alle critiche negative: ci resto profondamente male. Una volta hanno scritto che la mia presenza in uno spettacolo risultava accessoria, sto ancora piangendo.
Poco prima dell’inizio e poi della fine di un tuo spettacolo, a cosa, o a chi, pensi. Prima di entrare mi dico due cose “Non devi veramente fare la pipì” e “Spacca tutto”, subito dopo spero ci sia qualche faccia amica da salutare e cerco di capire dove andare a mangiare.
Il teatro riesce ancora a catalizzare la passione civile del pubblico in modo attivo? Sì, non sempre.
Nella tua valigia dell’attrice cosa non manca mai (metaforicamente o materialmente)? Il correttore, lo spazzolino, una penna, tanto coraggio.
Con i tagli economici alla cultura, il teatro diventerà un’arte di nicchia oppure ci sarà una prevalenza di teatro di medio-basso livello o amatoriale? Il Teatro purtroppo è già un’arte di nicchia, le persone che lo producono sono le stesse che lo comprano, non c’è un vero mercato, è un circolo vizioso, perciò è giusto, per ora, non investire sul teatro e sulle arti performative, non c’è richiesta, le persone non vanno a Teatro, per anni quello che è stato proposto loro era la solita vecchia rappresentazione stantia di qualche commedia stravista, la ricerca invece si è chiusa in se stessa ponendo tra la performance e il pubblico un quarta parete invalicabile. Per non morire bisognerà trovare un nuovo modo di fare Teatro, un nuovo modo per educare il pubblico. I tagli economici non possono essere una scusa.
C’è un autore teatrale che credi sia poco considerato e che andrebbe rivalutato e rappresentato? Non credo sia sottovalutato ma credo sia poco rappresentato Friedrich Durrenmatt.
Meglio essere sereni, contenti o felici? Felici, perché la felicità è effimera, e l’insoddisfazione che lascia è un ottimo stato creativo!
Progetti futuri? Innamorarmi. E poi tanto teatro, forse anche un film, vedremo!
Un consiglio a una giovane che voglia fare l’attrice. Osserva il mondo, sii avida di dettagli, non sottovalutarti, prenditi cura dei tuoi piedi, innamorati, fai del tuo limite la tua arma vincente, e buttati con coraggio.
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Foto di: Federica Frigo, Davide Del Grosso, Enrico Targetti, Simona Giuggio, Roberto Rognoni, Nico Lopez Bruchi.