Alla Nikolaj Kunsthal, Santiago Sierra espone i materiali della sua avventura ai Poli per esporre bandiere nere. In nome della libertà dei popoli e contro la rincorsa alla nazionalizzazione dell'universo Artico e Antartico
«So we arrived and we were able to plant our flag at the geographical South Pole. Così arrivammo, e fummo in grado di piantare la nostra bandiera al Polo Sud Geografico»: Il 14 dicembre 1911 Roald Amundsen raggiunse, primo fra tutti, il Polo Sud. Quel giorno una bandiera norvegese fu issata a alla latitudine di 90° sud. Centoquattro anni dopo quel momento, l’artista Santiago Sierra ha piantato nello stesso punto una bandiera nera. Con quel gesto, il mondo intero veniva racchiuso fra due identiche bandiere nere, solo qualche mese prima infatti (il 13 aprile) la sua mano aveva compiuto lo stesso gesto al Polo Nord. Una mostra ci spiega i retroscena di questa impresa.
Le due bandiere monocromatiche, simbolo del movimento anarchico, sono state issate in rappresentanza dell’umanità intera, come simbolo di liberazione e resistenza, per contestare la compulsione degli stati nazionali nell’appropriarsi di nuove terre.
Il sito della mostra: http://www.nikolajkunsthal.dk/en/udstillinger/black-flag