Una strana coincidenza astronomica
Italia, 9 maggio
Albert Einstein, Balla, Mercurio e il Sole. Oggi è il giorno giusto per stare con la testa fra le nuvole...
Europa Centrale, 7 novembre 1914.
È da pochi minuti passato mezzogiorno. Un giovane professore universitario si avvicina al suo telescopio, opportunamente schermato, puntato verso il sole. Nel corso di diverse ore il disco arancione viene attraversato lentamente da un puntolino nero. Il taccuino sul tavolo a fianco si riempie di numeri e note.
Il giovane professore si chiamava Albert Einstein, e i calcoli derivati da questa osservazione saranno presentati come la prima prova “classica” della teoria della relatività generale.
Italia, 7 novembre 1914.
È da pochi minuti passato mezzogiorno. Un promettente pittore di avanguardia si avvicina al suo telescopio, opportunamente schermato, puntato verso il sole. Nel corso di diverse ore il disco arancione viene attraversato lentamente da un puntolino nero. L’album sul tavolo a fianco si riempie di schizzi.
Il pittore promettente si chiamava Giacomo Balla, e gli schizzi e i quadri risultati da questa osservazione sono ora esposti in alcuni dei musei più importanti al mondo (fra cui la collezione Peggy Guggenheim di Venezia, il Centre Pompidou di Parigi e il MOMA di New York).
Italia, 9 maggio 2016.
A partire dall’una di pomeriggio un telescopio opportunamente schermato vi darà la possibilità di rivivere le esperienze di Einstein e Balla, osservando il transito del pianeta Mercurio davanti al Sole. Perché non si sa mai a cosa potrebbe portare…