Every beat of my heart, la poesia
Il viaggio, il lampo
La lirica modernissima di Guido Monti, capace di restituire il movimento della coscienza poetica con una leggerezza che si imprime, con rapidità e profondità meditativa
Una poesia sul viaggio, archetipo, nei versi di un autore giovane (1971) che sa rinunciare alla punteggiatura senza cadere nel flusso indeterminato che tale scelta a volte comporta. Un accumulo che si scioglie, la velocità tramuta il treno in un terrazzo mobile, creando la sospensione della fuga ferroviaria, la sua strana interruzione del tempo. Che per contrasto appare nella storia impressa nelle litografie di città medievali, cinta murarie, ponti, mercati: il mondo chiuso da mura dell’età più murata viaggia come volando. Una presdigitazione di un poeta che conosce leggerezza e rapidità di visione, lampi e subitanee meditazioni entro il lampo. Lirica modernissima, in senso storico, concentrazione di immagini senza accumulo, tutto netto, filante, come in un film.
Guido Monti rappresenta il movimento della coscienza poetica aerea segnante, fuggente e epifanica quanto imprimente come lo stampo litografico.
Shangai, aeroporto, un luogo lontano e un punto di arrivo e partenza, visionarietà contemporanea nel miracolo della materia, vetroresina, mentre lo spazio è incluso, infugato nella sua fuga stessa.Veloce, felice, sventolante volo poetico che sfreccia e si ferma, fotograficamente, su passato e presente.
Intercity, litografiche
Il treno un terrazzo mobile e i corpi
sulle banchine cosine in fuga
Scompartimenti e dentro litografie
di città medievali con cinta murarie
ponti, mercati, banderuole su picchi
di campanili e in terra la loro ombra
lama nera a girar nei secondi secoli delle piazze
e noteranno i futuri un giorno nel vetrino litografico
noi esserini stilizzati guardare di fuori i fumi
sulle pianure di cemento del nuovo millennio
gabbie accese e percolate in liquidi di consumo
sui canali della crosta terra
loro come noi puntini minimi
di questo traversamento, del suo spazio infugato
di quale tempo? Mi chiedo ora sul treno Maglev
cabina monocolore,
vetroresina espansa sotto
il tunnel binario a lievitazione magnetica
tra Shangai e aeroporto
Guido Monti
(Da Fa freddo nella storia, La collana Stampa, 2014)