Angela Di Maso
Ritratto d'artista

Colpa di Euripide

«Recitare significa raccontare una storia nel modo più diretto possibile. Responsabilizzarmi nell’essere l’unico strumento “sensibile” per tradurre le parole scritte»: Silvio Laviano

Nome e cognome: Silvio (Fabio) Laviano.

Professione: Attore o l’essere imperfetto che tra le imperfezioni non può non esistere.

Età: 36 anni e ½.

Da bambino sognavi di fare l’attore? No! Sognavo di fare l’architetto, disegnavo costantemente, poi è stata colpa di mio padre che mi portava sempre a teatro e del liceo classico e di Euripide.

Cosa significa per te recitare? Raccontare una storia nel modo più diretto possibile. Responsabilizzarmi nell’essere l’unico strumento “sensibile” per tradurre le parole scritte. Ecco secondo me recitare è tradurre. Tradursi ed eccitarsi nel “tradimento”. Ma contesto la domanda! Implica sempre una risposta da “Teatrante” come la mia. Non si può spiegare il recitare. Si fa. Punto.

Il tuo film preferito? Il Padrino I/II/III…ma molti altri anche…ancora.

Il tuo spettacolo teatrale preferito? (Fatto da te o da altri) Otello di Nekrosius visto al Piccolo di Milano nel 2001 credo. Partii in treno da Genova (frequentavo la Scuola allora). Capii molto di più in 5 ore di Shakespeare in Lituano che in tanti altri spettacoli italiani. I miei spettacoli sono sempre i miei preferiti non per Ego ma per rispetto di me e dei miei limiti.

Qual è l’attore da cui hai imparato di più? Eros Pagni. Avevo 24 anni la prima volta che lavorai con lui. Per 15 giorni non mi rivolse la parola e io zitto in un angolo ad assistere alle prove: Elena di Euripide Regia di Sciaccaluga (Olimpico di Vicenza) Lui: Menelao io: un Dioscuro. Poi Un giorno mi chiese se potevo aiutarlo a memorizzare il testo in camerino…ho imparato di più in quei pomeriggi pre-prova che in tante alte occasioni. E’ uno dei “Vecchi” più “contemporanei” che abbia mai conosciuto! Imparo tantissimo anche dai miei giovani attori ogni giorno, ogni ora che studiamo insieme.

Qual è il regista da cui hai imparato di più? Tommaso Tuzzoli. Ho imparato il rispetto per gli attori, il valore della cultura in teatro. Le luci. Lo sbattere la testa su una scena fino a far sanguinare sia la scena che la testa. Tommaso meriterebbe molto di più in Italia. Ma l’Italia non ama la meritocrazia.

Il libro sul comodino: In questo momento Goliarda Sapienza (Destino Coatto) e Sarah Kane (Tutto Il Teatro). Due Donne Depresse! In un comò immaginario invece ci sta tutta la Recherche non credo la finirò mai, al terzo libro, I Guermantes, mi blocco e ricomincio di nuovo. Sono troppo ignorante.

La canzone che ti rappresenta: Vedrai Vedrai di Luigi Tenco. (Allegria Laviano!). Vedrai che domani la riposta cambia!

Descrivi il tuo giorno preferito. D’estate: in Sicilia… a Stromboli scalzo, granita e mare e la sera sempre scalzo, pesce arrosto, vino bianco freddo e fare l’amore con qualcuno che mi ami. D’inverno: Parigi – ‘petit-déjeuner, in giro per musei e mostre e la sera al Cinema o a Teatro…mangiare solo formaggio e fare l’amore con qualcuno che mi ami.

Prosecco o champagne? Champagne. Ma di quelli che in Italia non arrivano. Rum…? Non ti va?

Il primo amore, lo ricordi? Sara, avevamo 8 anni. Dirimpettaia – ci si parlava urlando dal balcone. È stata la prima donna che ho visto nuda. Eravamo chiusi nel suo armadio con una lampadina tascabile.

Il Primo bacio: rivelazione o delusione? Delusione! Il primo bacio vero a 12 anni sui sedili in fondo al bus durante una gita a Siracusa. Umido, sbavato. Un retrogusto che sapeva di patatine al formaggio.

Strategia di conquista: qual è la tua? Sorridere, fingere di ascoltare e fingere di capire tutto…apparire più stupido di quello che sono. Sono single!

Categorie umane che non ti piacciono? I fascisti, gli ipocriti, i troppo magri, i cattoperbenisti, gli intellettuali con portafoglio. Tutti coloro che non cambiano idea.

Classifica per sedurre: bellezza, ricchezza, cervello, humour. Se hai Cervello hai humour, se hai cervello e humour appari bello, se appari bello sei ricco!

Il sesso nobilita l’amore? O viceversa? Non sono un “sessuale”, preferisco impegnarmi nel fare sempre l’amore. Anche in un’avventura. Ma ho avuto storie d’amore bellissime finite male e molto sofferte perché il sesso si era esaurito…la sera mi addormentavo triste. Il sesso rende felice un Amore. Questione di Endorfine.

Meglio le affinità elettive o l’elogio degli opposti? Meglio l’onestà di essere se stessi. Gli opposti mi attraggono, gli affini mi capiscono. Le persone sincere si scelgono.

Costretto a scegliere: cinema o teatro? Teatro. Ma al cinema guadagno di più. Comunque preferisco sempre un brutto film ad un brutto spettacolo. Sia come spettatore che come attore.

C‘è qualcosa che rimpiangi di non avere detto a qualcuno? A mio padre. Tutta la verità. Ma era un uomo molto intelligente. Lui ha sempre saputo tutta la verità.

Shakespeare o Beckett? Ovvio…. Shakespeare! Ha detto tutto per la prima volta. Io credo che i dialoghi tra Re Lear (cieco) e il Buffone…i Becchini…la pazzia di Ofelia…Amleto e Polonio…il nichilismo di Iago…La Tempesta…siano “beckettiani”! Beckett è figlio del suo tempo. Shakespeare non ha unità di Tempo.

Qual è il tuo ricordo più caro? Il mio primo giorno di Scuola, accanto alla ford fiesta verde metallizzata di famiglia, primi anni ‘80 io in grembiule e fiocco blu e al posto della cartella una 24 ore a Pois colorati.

E il ricordo più terribile? Agosto 2012: la corsa in motorino da casa mia a Catania fino all’ospedale. Tutta la Litoranea ionica d’estate ed io a scoprire la morte di mio padre.

silvio laviano5L’ultima volta che sei andato a teatro, cos’hai visto? A Catania mi capita spesso di assistere a spettacoli, secondo me, mediocri. Non dico quali perché non porterebbe a nessuna soluzione. Gli attacchi inutili e gratuiti sono sterili. Mi intristisce molto vedere dei giovani diretti male o già viziati da un “vecchio” Teatro

Racconta il tuo ultimo spettacolo: Come Regista: DIVERSI – Personaggi in cerca di un Altrove da Pirandello – residenza del Mio Progetto S.E.T.A. I Sei Personaggi come punto di partenza drammaturgico per elaborare e raccontare il relativismo emotivo. Si parte da Pirandello attraversando Bogosian con la finalità di denunciare l’ipocrisia delle “Maschere” Italiane. Molto Cuore e molta sincerità, sudore lacrime e umorismo “pappagallesco”. In un rispecchiamento continuo con il pubblico. Solita questione uno spettacolo non si racconta si guarda…e si Ama o si Odia. Qualcuno a Catania ha detto che ho ammazzato Pirandello. L’ho trovato uno dei complimenti più belli di sempre. Se pensi che a Catania (forse in Italia) Pirandello si fa ancora con i costumi d’epoca…Con le scenografie dipinte…con le voci soffiate e con la tecnica delle filodrammatiche. Confondendo Tradizione con superficiale Vecchiume. Il mio prossimo spettacolo sarà sempre più bello!

Perché il pubblico dovrebbe venire a vederlo? Per amarlo o per odiarlo. Non credo si riprenderà. Per il solito problema italiano delle produzioni e dei Teatri che non investono sui Nuovi progetti. Il pubblico è venuto a vederlo: 1000 presenze in sei sere…Tutto esaurito. Critiche magnifiche e riscontro massimo per un progetto autogestito. Personalmente devo dire grazie alla Fiducia che il Teatro Coppola di Catania mi ha sempre offerto, unico spazio occupato in Italia in questo momento e grazie ai miei ragazzi che credono nel Progetto S.E.T.A. ideato per rispondere a certe mancanze di una città come Catania. Morta dal punto di vista Teatrale, soggiogata da sistemi reazionari e antiquati. Dove l’ignoranza teatrale regna. Dove si educano giovani alla mera finzione. Dove il pubblico è stato decimato. Dove regna una guerra tra Poveri. Dove “Bob Wilson” è una nuova marca di sigarette. E dove “Jan Fabre” un nuovo possibile acquisto del calcio Ct!

Il mondo del teatro è veramente corrotto come si dice? Potrebbe essere corrotto se ci fossero soldi. Ma visto che è un mondo povero. La corruzione implica la presenza di denaro. Oggi ormai anche i teatri ricchi non hanno più soldi. Se si parla di corruzione morale. Il Teatro è lo specchio di una civiltà e di una società. Quindi nella maggior parte dei casi un possibile sillogismo suonerebbe: Tutti gli Italiani sono corrotti – Tutti i Teatri sono Italiani – Tutti i Teatri sono corrotti?

silvio laviano2Come e dove ti vedi tra cinque anni? Confesso che questa domanda mi procura ansia. Dove? Non so…dopo anni di stabilità romana vivo per scelta un vagabondaggio emotivo, non riesco a stare in un solo luogo per più di 4 mesi…poi comincio a stare male. Ho la fortuna che con il mio mestiere difficilmente si sta fermi. Mi piace pensarmi senza fissa dimora. So che mi fermerò appena incontrerò l’Amore. È l’unica cosa che mi riesce a tenere fermo. Tra cinque anni avrei 41 anni e ½ capisci? Posso dirti come e dove mi vedrei…ma ogni volta le aspettative non si sono realizzate. Credo che la stabilità non mi appartiene…tra 5 anni mi vedrei a svernare in Argentina studiando il tango …e come? Con un trapianto di capelli…poi però ci penso e con quei soldi invece sarebbe meglio produrre uno spettacolo, allo stato attuale quindi mi affido alla Fortuna che non esiste se non nella quotidianità di cause attive. Resterò comunque rasato mi reputo più affascinante! Ed è meno costoso.

La cosa a cui nella vita non vorresti mai rinunciare. Mia madre. Nel senso di “res” Familiare. Ecco non vorrei rinunciare ad avere una famiglia. Non rispondo il Teatro perché è una risposta da Teatrante! Poi però penso che mi piace l’idea di non rinunciare un giorno ad una “famiglia Teatrale allargata”.

Quella cosa di te che nessuno ha mai saputo (fino ad ora). Se ti rispondessi dovrei poi crearmi un altro segreto. E questo mi procurerebbe sempre più ansia! Senza segreti l’Uomo sarebbe Dio. Io sono un peccatore mortale e un borghese piccolo piccolo. Ho bisogno dei miei segreti.

Piatto preferito: Parmigiana di melanzane fredda di frigo alle tre di notte.

Le scuole di recitazione servono o quel che conta è avere fortuna? Le scuole di recitazione non insegnano a recitare ma offrono basi tecniche e disciplina. Il Talento non si insegna. Io ho avuto “la Fortuna” di frequentare la Scuola del teatro Stabile di Genova. Di contro la fortuna non esiste “se non nella quotidianità di cause attive”. Oggi secondo me i giovani dovrebbero andare a studiare all’ estero e avere la “fortuna” di una famiglia che li aiuti.

C’è parità di trattamento nel teatro tra uomini e donne? Ovvio che no! Il Teatro è sessista e maschilista. È anche vero però che le donne di potere in Teatro e in altri ambienti sono sempre molto “virili” usando categorie di potere maschile. Fin quando le donne non si rivolteranno all’epiteto “con le palle”…sarà sempre così! Dimmi un luogo dove c’è parità di trattamento tra uomini e donne? Maria de Filippi non è una risposta accettabile!

silvio laviano4Mai capitato di dover rifiutare un contratto? Certo. Sempre con molto dispiacere. Molte volte perché impegnato con altri contratti, a volte perché i progetti non mi piacevano. In alcuni casi dire No è più difficile che accettare. Certi miei rifiuti mi hanno precluso e bloccato strade con alcune realtà Nazionali. I No non li digerisce e non li giustifica mai nessuno. Il Mondo dello spettacolo è un “luogo” rancoroso.

Di lasciarti sfuggire un’occasione di lavoro e di pentirtene subito dopo? In 16 anni di lavoro è normale. Una carriera è composta da molti fattori, “fortuna” (ndr), essere al posto giusto nel momento giusto, scelte private e pubbliche, amori teatrali e “antipatie”. Non sono mai sceso a compromessi e di questo non mi pentirò mai…ma gli effetti, a volte, si notano. Sai noi attori abbiamo la fortuna di poter lavorare tutta la Vita…(godendo di buona salute). Ho 36 anni… ho una vita davanti! La Goccia…(gutta cavat lapidem).

Quale ruolo ti sarebbe piaciuto interpretare nel cinema? Appena penso a un ruolo… ne subentra un altro…! Il ruolo di Depardieu ne L’ultimo metrò… qualunque ruolo nella Saga di Harry Potter…Tutti i ruoli di Dustin Hoffman… Mastroianni in 8 e ½… Michael Corleone nel Padrino II… Un ruolo a caso nella Grande Abbuffata…Mi arrendo questa è la domanda più difficile! La più difficile!

Quale ruolo ti sarebbe piaciuto interpretare in teatro? Amleto con la Regia di Peter Brook. Comunque queste domande sono una violenza!!!

Da chi vorresti essere diretto? Da registi che amano gli attori, che fanno della loro conoscenza un atto d’amore nei confronti di chi dirigono. Decido di non fare nomi. Mi piacerebbe rincontrare alcuni registi con i quali ho lavorato in passato. Ora che sono più vecchio mi divertirei molto di più.

Tre doti che bisogna assolutamente possedere per poter fare l’attore. Stomaco forte – Forza fisica – Cultura personale e Curiosità.

Tre difetti che non bisogna assolutamente avere per poter fare questo mestiere. Permalosità – Anaffettività – Poca Volontà di Potenza.

Cosa accadrebbe all’umanità se il teatro scomparisse? Sarebbe un mondo con solo la “Signora Barbara D’Urso”

Gli alieni ti rapiscono e tu puoi esprimere un solo ultimo desiderio. Quale? Che mia Madre i miei Nipoti e tutto il Progetto S.E.T.A. siano felici PER SEMPRE.

La frase più romantica che ti sia capitato di dire in scena. «Mai e poi mai, perdersi con lo sguardo in due occhi troppo belli se quei due occhi non sono capaci di guardare la tua di Bellezza». (Salvatore – Favola triste per voce Sola – di Silvio Laviano) Scusami l’autoreferenzialità

La frase più triste che ti sia toccato di dire in scena. «Hai già troppa acqua, povera Ofelia, e perciò mi proibisco le lacrime…dica la vergogna quel che vuole…ho un discorso di fuoco che vorrebbe avvampare, ma questo stupido pianto lo fa annegare». (Laerte – Amleto atto IV sc.7) Naturalmente ho litigato con il Regista per come dirla!

Dimentichi le battute: graziato o condannato? Io sempre graziato. I giovani attori che dirigo sempre condannati a Morte! Odio la memoria, ma studio. Devo dire di avere avuto in scena pochissimi buchi di memoria. E di essere stato capace di “inventare” il testo sempre abbastanza prontamente. Non capisco alcuni del pubblico che a volte domandano: “ma come fai imparare tutto a memoria?”…io rispondo sempre “Spero che oltre alle parole sia anche arrivato il senso!”.

Cosa vorresti che la gente ricordasse di te? La sincerità che a volte in me è Affettività a volte è Crudeltà.

silvio laviano3Hai mai litigato con un regista per una questione di interpretazione del personaggio? Tutte le sacrosante volte. È normale, propedeutico…organico…eccitante discutere con il proprio regista. La verità poi si trova sempre nel punto di contatto tra Attore/Regista. La verità sta nell’ impercettibile compromesso di Amore/Odio. Il problema si pone se dopo la “Prima” non torna la Pace tra Regista e Attore.

Se potessi svegliarti domani con una nuova dote, quale sceglieresti? Saper cantare magnificamente.

Se potessi scoprire la verità su te stesso o sul tuo futuro, cosa vorresti sapere. Se scoprissi la Verità saprei Tutto. Non so se ne valga la pena. Sarebbe una Vita Triste. Senza alimentare la Speranza di poter cambiare le cose. Ci sono vite che si Fondano solo sulla Speranza e la Voglia di poter cambiare le cose. Mi bastano tre numeri al Lotto.

Se sapessi di dovere morire, che cosa cambieresti nella tua vita? So già di dover Morire. Ricordiamoci che Tutti dobbiamo Morire. Quindi non potrei cambiare nulla…tranne la Mia Mortalità. Ma non credo che sia possibile con questa intervista…tranne se gli Alieni del punto precedente rapendomi mi rendessero immortale!?

Che cosa è troppo serio per scherzarci su? Scherzarci su! A volte mi prendo troppo sul serio. Credo si possa scherzare su Tutto, serve solo Buon gusto e Ironia. Mio padre malato riusciva a scherzare e a far ridere della sua malattia.

Progetti futuri? ESSERE FELICE, Progettare la Felicità mi aiuta a coltivare Speranza. Per quanto riguarda il lavoro in questi giorni sono impegnato nelle riprese di un importante progetto per la Tv, inoltre il progetto S.E.T.A. continua a Ct il suo percorso di formazione e di produzione, in collaborazione anche con Il Teatro Coppola. Come Attore ho varie proposte e sto valutando, mi muoverà sempre l’urgenza di raccontare una storia. Cercherò di dividermi di più tra Catania e Roma. Anzi come le chiamo io rispettivamente: Bogotà Ionica e Caracas. Due città pericolose e in crisi…solo grazie alla Crisi sento nascere in me il desiderio della Rivoluzione

Un consiglio ad un giovane che voglia fare l’attore. Cambia Idea! Ma non permettere a nessuno di farti cambiare Idea se ci credi veramente.

Le foto sono di S.TRIGILIO – P. RUSSO – F. DE BLASIO

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