Angela Di Maso
Ritratto d'artista

Professione capocomico

«Scelgo il cinema per sognare e piangere e il teatro per capire e ridere. E ai giovani dico: amate in scena, soffrite e gioite senza paura di farlo vedere». Parla Tindaro Granata

Nome e cognome: Tindaro Granata.

Professione: Autore/Regista/Attore, come si direbbe in vecchio stile: Capocomico.

Età: Nato alla fine della seconda metà del ‘900.

Da bambino sognavi di fare l’attore? No, volevo fare il contadino, come mio nonno.

Cosa significa per te recitare? Divertirsi a fare finta di essere un altro, facendolo vedere ad altre persone.

Il tuo film preferito? Ne ho due sullo stesso piano: Matrimonio all’italiana e C’eravamo tanto amati.

Il tuo spettacolo teatrale preferito? Pulcinella di Manlio Santanelli, con Massimo Ranieri, il mio primo spettacolo.

Qual è l’attore da cui hai imparato di più? Gianmaria Volontè, Sofia Loren, Anna Magnani, Nino Manfredi.

Tindaro Granata7Qual è il regista da cui hai imparato di più? Tra quelli che non ci sono più, sicuramente Vittorio De Sica; tra quelli di oggi, ho imparato con chi ho lavorato: Carmelo Rifici e Serena Sinigaglia.

Il libro sul comò: Suite Francese di Irene Nemirovsky.

La canzone che ti rappresenta: Il Pesce Spada di Domenico Modugno. Mi rappresenta e mi appartiene.

Descrivi il tuo giorno preferito. Svegliarsi presto la mattina, fare la pasta in casa, fare il pane e preparare un pranzone per gli amici o per i parenti. Pomeriggio, dopo pranzo, mettersi a letto e dormire mentre fuori piove e la lavastoviglie lava i piatti e i bicchieri del servizio buono. Svegliarsi in tempo per andare al cinema e poi mangiare un bel tiramisù o un dolce con la crema pasticciera. Ritornare a letto e vedere la tv mentre fuori nevica.

Prosecco o champagne? Sono astemio, vanno bene entrambi, basta che non si senta molto il sapore dell’alcool.

Tindaro Granata6Il primo amore, lo ricordi? Non si scorda mai!

Il Primo bacio: rivelazione o delusione? Delusione, mi sono detto: …tutto ‘sto casino per ‘sta cosa?

Strategia di conquista: Qual è la tua? Fare il gatto morto.

Categorie umane che non ti piacciono? Presuntuosi, approfittatori e chi non è riconoscente.

Classifica per sedurre: bellezza, ricchezza, cervello, humour. Un Ricco Humour e un Bel Cervello!

Il sesso nobilita l’amore? O viceversa? Amore e sesso non sempre vanno insieme, ma spesso uno apre le porte all’altro. Diciamo che il sesso smobilita l’amore, più che lo nobilita. L’amore nobilita il sesso soprattutto quando è immobile!

Meglio le affinità elettive o l’elogio degli opposti? Certi giorni assolutamente le affinità elettive, altri assolutamente l’elogio degli opposti, dipende come mi gira quel giorno. Diciamo però che spesso quando sono stanco vorrei l’affinità, per non dover lottare sempre. Quando sono più in forze, mi diverto a giocare al gioco degli opposti per sentirmi vivo.

Costretto a scegliere: cinema o teatro? Cinema per sognare e piangere. Teatro per capire e ridere.

C‘è qualcosa che rimpiangi di non avere detto a qualcuno? Rimpiango di non avere detto abbastanza ai miei nonni che gli volevo bene. Anche ai miei genitori, ma mia madre mi starà leggendo da un post del suo profilo face book, dunque le dico: MAMMA E PAPA’ VI VOGLIO BENE. Anche ai miei nipotini e alle persone che amo dico: VI AMO!

Tindaro Granata5Shakespeare o Beckett? Shakespeare For Ever!

Qual è il tuo ricordo più caro? Una cena con tutta la mia famiglia, i miei zii, i nonni e i cugini, in cui si rideva e si stava al caldo d’inverno. Forse un capodanno.  La prima volta che ho abbracciato chi amo.

E il ricordo più terribile? La morte di un parente.

L’ultima volta che sei andato a teatro, cos’hai visto? Fuorigioco con la regia di Emiliano Masala, prodotto dalla nostra associazione Proxima Res.

Racconta il tuo ultimo spettacolo: Geppetto e Geppetto. La storia di due papà che si costruiscono il loro bimbo, proprio come Geppetto, in Pinocchio, si fabbricò il suo burattino. Dopo vent’anni il bambino diventato adulto chiede ad uno dei genitori perché l’ha voluto a tutti i costi.

Perché il pubblico dovrebbe venire a vederlo? Perché si parla di paternità, di sentimenti umani che magari a ragionarli e pensarli da soli uno il coraggio di dirseli e di raccontarseli non ce l’ha, ma con il teatro può farlo e comprenderli/rsi.

Il mondo del teatro è veramente corrotto come si dice? È corrotto allo stesso modo in cui sono corrotti altri ambienti di lavoro. Ho un’amica avvocata che quando mi racconta cosa succede al tribunale, penso che a confronto noi attori siamo dei fraticelli innocenti.

Come e dove ti vedi tra cinque anni? Mi vedo in una casa in periferia di Milano con un giardino pieno di piante grasse (con le serre per l’inverno) e per far giocare e scorrazzare i miei gatti e un forno a legna per fare le pizze e il pane con il lievito madre e quindi fare le cene con gli amici in estate e magari io faccio un film in tv e guadagno tanti di quei soldi che posso vivere facendo un solo spettacolo all’anno.

Tindaro Granata4La cosa a cui nella vita non vorresti mai rinunciare. La cosa? Al mio portafortuna.

Quella cosa di te che nessuno ha mai saputo (fino ad ora). Sono ignorante come una capra! (Forse qualcuno l’avrà già intuito).

Piatto preferito: Primo: Maccheroni fatti in casa con ragù di maiale.Secondo: Parmigiana di melanzane. Dolce: Tiramisù.

Le scuole di recitazione servono o quel che conta è avere fortuna? Quando debuttai, una “vecchia” attrice napoletana, Anna Walter, mi disse che per fare questo mestiere serve avere: «Tre quarti di fortuna e un quarto di talento».

C’è parità di trattamento nel teatro tra uomini e donne? No, gli uomini se la passano meglio, ma le donne sono le divine!

Mai capitato di dover rifiutare un contratto? Sì, diverse volte, soprattutto ultimamente. Voglio lavorare solo con persone che mi piacciono, preferisco non comprare un paio di jeans, non avere i soldi per una pizza a settimana, non comprare quello che mi piacerebbe avere, ma essere libero di rifiutare il lavoro con persone che non mi piacciono o che non mi piace il loro modo di fare teatro. Ps. Indosso sempre vestiti di seconda mano!

Di lasciarti sfuggire un’occasione di lavoro e di pentirtene subito dopo? Sì, è capitato.

Quale ruolo ti sarebbe piaciuto interpretare nel cinema? Tutti i ruoli maschili dei film di Crialese.

Tindaro Granata3Quale ruolo ti sarebbe piaciuto interpretare in teatro? Edmund in Lunga giornata verso la notte di O’Neill.

Da chi vorresti essere diretto? Da un regista che ami i suoi attori tanto quanto ama la sua donna o il suo uomo.

Tre doti che bisogna assolutamente possedere per poter fare l’attore. Non riesco a dire le tre doti che bisognerebbe avere. Sicuramente bisogna aver sofferto e aver imparato da quella sofferenza!

Tre difetti che non bisogna assolutamente avere per poter fare questo mestiere. Egocentrismo, Vanità, Presunzione.

Cosa accadrebbe all’umanità se il teatro scomparisse? Purtroppo accadrebbe quello che è accaduto in questi ultimi anni: tutto è veloce e ti scappa il tempo e il senso delle cose dalle mani. La gente non ti guarda in faccia, ma sa tutto di te.

Gli alieni ti rapiscono e tu puoi esprimere un solo ultimo desiderio. Quale? Voglio dare ancora un bacio e un abbraccio alle persone che amo.

La frase più romantica che ti sia capitato di dire in scena.  «Se tu muori, vengo su in Paradiso ti rapisco agli angeli e al Signore e ti porto sulla Terra per sposarti» (cit. da Antropolaroid).

La frase più triste che ti sia toccato di dire in scena. «Non sei niente per me, non sei proprio niente, era meglio che tutto il tempo che mi hai dedicato fosse stato impiegato per altro» da Geppetto e Geppetto.

Dimentichi le battute: graziato o condannato? Assolutamente graziato, anche perché la mia memoria non mi fa dire le battute allo stesso modo più di due volte.

Cosa vorresti che la gente ricordasse di te? Sono uno che ama la vita e le persone.

Hai mai litigato con un regista per una questione di interpretazione del personaggio? Sì.

Tindaro Granata1Se potessi svegliarti domani con una nuova dote, quale sceglieresti? Riuscire a risolvere i problemi.

Se potessi scoprire la verità su te stesso o sul tuo futuro, cosa vorresti sapere. Niente di queste due cose; vivo felicemente solo quando mi trovo nel mistero.

Se sapessi di dovere morire, che cosa cambieresti nella tua vita? Cercherei di mettere da parte di soldi per non far pagare il funerale ai miei familiari.

Che cosa è troppo serio per scherzarci su? Tutto ciò che ha a che fare con l’intimità dell’uomo.

Progetti futuri? Vincere la lotteria. Comprare una casazza pazzesca, possibilmente con un giardinazzo o boscazzo enorme e fare un viaggio in Argentina e poi fare un altro viaggio in Perù e poi fare un viaggio in Africa e poi regalare una casa a ciascuno dei miei nipoti e far avere una pensione a mia madre e una pensione più alta a mio padre.

Un consiglio ad un giovane che voglia fare l’attore. Sarà bello farlo solo se sarai libero di amare in scena e di soffrire e gioire senza paura di farlo vedere.

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