All'Auditorium dell’Università della Calabria
Due Servillo in canto
La nuova stagione del teatro di Cosenza parte con un bello spettacolo musicale di Toni e Peppe Servillo: poesia per Napoli, da Eduardo fino a Mimmo Borrelli
La nuova stagione del Teatro Auditorium dell’Università della Calabria sceglie di andare “Oltre la scena”. Un titolo e una dichiarazione programmatica insieme, sia perché il teatro interagisce con musica, letteratura, cinema e arti figurative, sia perché il cartellone comprende, insieme alle performance vere e proprie, anche laboratori, seminari e mostre. Si parte domani, martedì 19 gennaio con La parola canta, in cui Toni e Peppe Servillo danno vita a un’esibizione a metà tra il recital e il concerto e, accompagnati dai Solis String Quartet, rendono omaggio alla cultura partenopea, attraversando l’opera di Eduardo De Filippo, Raffaele Viviani e Libero Bovio, fino ai contemporanei Enzo Moscato e Mimmo Borrelli. I fratelli tornano a condividere la scena dopo Sconcerto e Le voci di dentro.
Quella tra Toni Servillo e l’Università della Calabria è ormai una vera e propria collaborazione, visto che la compagnia fondata e diretta dall’attore e regista napoletano, Teatri Uniti, co-produce insieme all’ateneo di Arcavacata (Cs) Calderon, tratto da Pier Paolo Pasolini, per la regia di Francesco Saponaro, in scena il 4 e il 5 febbraio. Lo spettacolo, frutto di un progetto di residenza creativa cui ha partecipato un gruppo di studenti dell’Unical, dopo il Tau sarà in cartellone al Piccolo di Milano. Dal 3 al 7 marzo, un’intera settimana sarà dedicata al pianista Alexander Lonquich che, insieme a Cristina Barbuti, terrà un concerto (il 3 marzo, con musiche di Schumann e Brahms), un seminario, un laboratorio di linguaggi musicali e teatrali e una lectio magistralis.
Il 15 marzo la compagnia Scimone Sframeli porta in scena Amore, un testo di Spiro Scimone, con la regia di Francesco Sframeli, nato dal laboratorio che la compagnia tenne lo scorso anno all’Unical, mantenendo fede a una poetica che indaga le dimensioni marginali e surreali della vita.
Il 10 aprile la regista e drammaturga Emma Dante torna a esplorare i temi della famiglia e della diversità con Operetta burlesca, penultima fatica realizzata dopo numerosi successi, tanti riconoscimenti e discusse incursioni nell’opera lirica (vedi l’inaugurazione della stagione della Scala con una contestata regia della Carmen di Bizet). Sabato 19 e domenica 20 aprile il musicista Stefano Bollani debutta come attore e autore teatrale, accanto a Valentina Cenni, in La regina Dada. Una nuova scommessa dopo essersi cimentato anche con programmi radiofonici e televisivi.
il 17 e il 18 maggio il regista lituano Eimuntas Nekrosius propone Paradiso, la seconda tappa del suo progetto dedicato alla Divina Commedia di Dante. Spettacolo in lingua originale, con sovratitoli in italiano. Ultimo spettacolo teatrale in cartellone, il 26 maggio, è Il servitore di due padroni per baracca e burattini della compagnia Teatro dell’orso in peata, una versione coi pupazzi della celebre commedia di Goldoni.
Sono previsti, ancora, una rassegna musicale (a cura di Fabio Vincenzi e Loredana Ciliberto), una cinematografica (a cura di Alessandro Canadè e Bruno Roberti), cinque laboratori e una mostra. L’intero progetto “Oltre la scena”, inserito nelle attività del Centro arti musica e spettacolo dell’Unical, è a cura di Roberto De Gaetano, Bruno Roberti e Fabio Vincenzi, in collaborazione col Dipartimento di studi umanistici, corso di laurea in Dams, associazione culturale Fata Morgana e biblioteca di area umanistica Fagiani.