Angela Di Maso
Ritratto d'artista

Contro l’ordinario

«Recitare significa abbattere l’ordinario a favore dello straordinario. Spero in una grande rivoluzione generale, ma so che resterò delusa»: parla Giuliana De Sio

Nome e cognome: Giuliana De Sio.

Professione: Interprete.

Età: Domanda inelegante.

Da bambina sognavi di fare l’attrice? No, ma andavo sempre al cinema.

Cosa significa per te recitare? Abbattere l’ordinario a favore dello straordinario.

Il tuo film preferito? Per una che ha cominciato ad andare al cinema da sola a sette anni, e quasi ogni giorno, e lo fa ancora è una domanda dalla risposta impossibile. Diciamo che Federico Fellini per me è il padre e la madre di qualunque forma cinematografica.

Il tuo spettacolo teatrale preferito? (Fatto da te o da altri) Il mio Notturno di donna con ospiti di Annibale Ruccello. Ma ho un vivo ricordo di alcuni vecchi spettacoli di Giorgio Strehler, come Il giardino dei ciliegi e La tempesta, che visivamente erano fortissimi.

Qual è l’attrice da cui hai imparato di più? Anna Magnani, Liv Ullmann nei film di Bergmann. Marylin Monroe, Marlon Brando, Gian Maria Volontè, Pupella Maggio, Edoardo e Peppino De Filippo, Franca Valeri, e altri…

giuliana de sio9Qual è il regista da cui hai imparato di più? Di quelli con cui ho lavorato sicuramente Elio Petri.

Il libro sul comò: In questo momento leggo tutta la saga di Elena ferrante su L’amica Geniale.

La canzone che ti rappresenta: In questo momento ascolto molto Amy Whinehause: Love is a lusing game.

Descrivi il tuo giorno preferito. Andare sul set a girare una scena che mi piace particolarmente.

Prosecco o champagne? Astemia.

Il primo amore lo ricordi? Lo confondo sempre col secondo.

Il Primo bacio: rivelazione o delusione? Rivelazione.

Strategia di conquista: qual è la tua? Non ho mai conquistato qualcuno o qualcosa seguendo una strategia. È il mio limite. Mancanza di struttura. Sono tutta istinto.

Categorie maschili che non ti piacciono? Il maschio alfa in genere è invivibile, ma ce ne innamoriamo.

Classifica per sedurre: bellezza, ricchezza, cervello, humour. Per un uomo queste sono troppe qualità tutte insieme… troppa roba… basta anche molto meno.

Il sesso nobilita l’amore? O viceversa? La seconda che hai detto.

Meglio le affinità elettive o l’elogio degli opposti? Affinità, ma con qualche disturbo.

Costretta a scegliere: cinema o teatro? Cinema.

C‘è qualcosa che rimpiangi di non avere detto a qualcuno? Ancora tutti vivi. Quindi niente rimpianti. Sono ancora in tempo per dire tutto quello che voglio.

giuliana de sio8Shakespeare o Beckett? Uff… che scelta noiosa!

Qual è il tuo ricordo più caro? Cinque minuti fa, mentre bevevo un ottimo caffellatte mangiando pane e marmellata.

E il ricordo più terribile? La morte che mi sfiora in un letto di ospedale… e io lo so che sta per arrivare… e una mia carissima amica senza vita in un letto del Gemelli.

L’ultima volta che sei andata a teatro, cos’hai visto? Mi pare Otello con Luigi Lo Cascio.

Racconta il tuo ultimo spettacolo: Una donnetta insignificante infantile, infelice, ma senza saperlo, con una vita che non le piace, si addormenta e fa un incubo…all’alba, tra la veglia e il sonno, uscita dall’ incubo si sveglierà con un coltello in mano e coperta di sangue….

Perché il pubblico dovrebbe venire a vederlo? Perché Annibale Ruccello era un genio, ormai riconosciuto, perché aveva venticinque anni quando scrisse questo capolavoro. Perché è teatro d’autore, ma scritto per il pubblico. Perché non c’è stata mai una replica (ne abbiamo fatte quasi ottocento nel corso degli anni) in cui il pubblico sia andato a casa a tasche vuote, emotivamente parlando.

Il mondo del teatro è veramente corrotto come si dice? Beh…non si discosta dagli altri settori.

Come e dove ti vedi tra cinque anni? Cinque anni? Mi piacerebbe un cambiamento di vita copernichiano, che rivoluzioni tutto… ma temo che non ci sarà nessuna rivoluzione.

La cosa a cui nella vita non vorresti mai rinunciare. La prima colazione (possibilmente davanti al mare).

giuliana de sio5Quella cosa di te che nessuno ha mai saputo (fino ad ora). Di me nessuno sa veramente niente, io per prima.

Piatto preferito: Pasta pasta pasta in ogni declinazione.

Quanto conta la bellezza per un’attrice? Novanta per cento (in paesi sottosviluppati).

C’è parità di trattamento nel teatro tra uomini e donne? Nel teatro non me ne sono mai resa conto francamente, ma nel cinema e in televisione c’è un baratro. Per molti motivi di natura culturale… ma è un discorso logoro che mi annoia intraprendere anche se bisognerebbe farlo tuti i giorni.

Mai capitato di dover rifiutare un contratto? Certo che sì.

Di lasciarti sfuggire un’occasione di lavoro e di pentirtene subito dopo? Mai. Ho sempre saputo riconoscere ciò che valeva la pena, ma ho anche fatto cose brutte. Ma le ho fatte bene però e sapendo che erano brutte.

Quale ruolo ti sarebbe piaciuto interpretare nel cinema? Per esempio mi viene in mente Huppert ne La pianista di Haneche.

Quale ruolo ti sarebbe piaciuto interpretare in teatro? In teatro per fortuna faccio quello che voglio. E se mi piace qualcosa, cerco di realizzarla. Molto più difficile in cinema e in televisione.

Da chi vorresti essere diretta? In questo momento Jaques Oudiard, uno dei più grandi del cinema francese. Ma anche Scorsese. E poi un’infinità di altri… anche italiani…

Tre doti che bisogna assolutamente possedere per poter fare l’attrice. ‘A salute, ‘a salute e ‘a salute (FISICA; quella mentale è impossibile mantenerla)!

Giuliana de Sio Notturno di donna con ospitiTre difetti che non bisogna assolutamente avere per poter fare questo mestiere. Impazienza, intolleranza, bruttezza fisica.

Cosa accadrebbe all’umanità se il teatro scomparisse? Temo che l’umanità sopravviverebbe lo stesso. Ci siamo privati negli anni di tanti piaceri senza rendercene conto, e continuiamo ad andare avanti… ma il teatro non deve assolutamente scomparire sennò io come faccio?

Gli alieni ti rapiscono e tu puoi esprimere un solo ultimo desiderio. Quale? «Telefono casa!».

La frase più romantica che ti sia capitato di dire in scena. Non ricordo le mie battute quando il lavoro è finito.

La frase più triste che ti sia toccato di dire in scena. Idem.

Mai capitato di dimenticare una battuta? Che succede in questi casi? Una volta. Esperienza psicotica… perdita di riferimenti, perdita di identità, labirintite esistenziale. Orrendo!

Cosa vorresti che la gente ricordasse di te? Angela, ma mi fai già morta???

Hai mai litigato con un regista per una questione di interpretazione del personaggio? Sì, un paio di volte, quando ancora ne avevo la forza e pensavo che servisse a qualcosa… ora non più da secoli.

giuliana de sio7Se potessi svegliarti domani con una nuova dote, quale sceglieresti? Venti anni di meno… è possibile?

Se potessi scoprire la verità su te stessa o sul tuo futuro, cosa vorresti sapere? NIENTE!!!

Se sapessi di dovere morire, che cosa cambieresti nella tua vita? Ma io so di dover morire… siamo tutti terminali…

Che cosa è troppo serio per scherzarci su? Niente, assolutamente! Viva il senso dell’umorismo. È l’unica cosa che ci può salvare la vita.

Progetti futuri? Parto in tournée con Notturno di donna con ospiti per tre mesi in giro per tutta l’Italia e poi a febbraio comincio le riprese della vecchia serie di successo Il bello delle donne: alcuni anni dopo per Mediaset.

Un consiglio a una giovane donna che voglia fare l’attrice. CAMBIA PAESE!

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