Il festival di Cosenza
Il cinema ritrovato
Con Jasmine Trinca inizia oggi la «Primavera del cinema italiano» la rassegna che porta al pubblico del Sud i film di qualità che altrimenti arriverebbero a fatica
A volte le primavere sbocciano in ritardo, ma non per questo sono meno gravide di frutti. Quella del cinema italiano, ad esempio, rassegna che da otto anni porta a Cosenza i film d’autore, insieme ad alcuni dei suoi protagonisti, seppure partita in autunno, tenta di lasciare tracce durature, che vadano oltre l’effimero della passerella, del glamour e degli autografi. Creare un indotto, una filiera, aprire nuovi scenari in cui autori e pubblico possano incontrarsi e condividere un percorso.
Si parte oggi, ma la Primavera del cinema italiano entra nel vivo domani e prosegue per nove giornate, in tutto, dense di proiezioni, incontri con registi e attori, dibattiti e una premiazione finale a cui contribuiranno anche gli spettatori, compilando delle schede di gradimento a fine proiezione. Un confronto coi nuovi protagonisti e coi maestri della macchina da presa. Sarà Jasmine Trinca (nella foto accanto al titolo), tanto per cominciare, la madrina della rassegna e l’ospite speciale della serata di domani, sabato 7. Alle 18.30 una passeggiata lungo il Mab, il Museo all’aperto Bilotti, e alle 20 l’incontro col pubblico al cinema Modernissimo. Un modo, per lei, di completare un 2015 ricco di soddisfazioni (è stata protagonista, con Scamarcio, di Nessuno si salva da solo di Castellitto e ha recitato, insieme a Sean Penn e Javier Bardem, in The gunman).
Ma ci saranno anche Edoardo Leo, volto e autore della nuova commedia italiana, cantore della precarietà e della disillusione, che incontrerà gli studenti lunedì 9 (alle 9.30 nella sede dell’Agis scuola), mentre il suo ultimo film come regista, Noi e la Giulia (nella foto accanto), sarà proiettato martedì 10 (alle 20.15 al cinema San Nicola); e poi Daniele Ciprì, regista assurto alla notorietà in duo con Maresco, all’epoca degli sketch di Cinico tv, che incontrerà il pubblico nella serata conclusiva, sabato 14 (alle 20.30 al Teatro Rendano), mentre il suo ultimo film, La buca, la narrazione dei fallimenti dei due protagonisti, interpretati da Castellitto e Papaleo, sarà proiettato mercoledì 11 (alle 17 al S. Nicola); e ancora Mario Martone, regista poliedrico che ha unito la passione civile all’attenzione per il testo letterario (il suo Il giovane favoloso sarà proiettato mercoledì 11).
Oltre agli incontri, il merito della manifestazione sta nel portare in sala film più o meno indipendenti che la grande distribuzione rischia di fagocitare, come Non essere cattivo di Claudio Caligari (sabato 7 alle 20.30 al cinema Modernissimo), film selezionato come candidato italiano agli Oscar ma che all’uscita, a settembre, era stato distribuito in sole 60 copie. O come Mirafiori lunapark (venerdì 13, alle 18, al S. Nicola), diretto da Stefano di Polito e prodotto da Mimmo Calopresti, un elogio delle lotte post operaie. Largo spazio, poi, sarà concesso ai documentari – un genere di per sé poco visibile – alle confessioni intime rese in Qualcosa di noi di Wilma Labate, in cui un gruppo di studenti si confronta con una prostituta e alla fine ciascuno racconta un po’ di sé; o alla marginalità di Lousiana, diretto da Roberto Minervini, quarto film italiano presente all’ultimo festival di Cannes (ma non in concorso per aggiudicarsi la Palma d’oro come Moretti, Sorrentino e Garrone), che mostra un lato inedito degli Stati Uniti, quello del degrado e dell’abbandono, in cui i poveri e diseredati vivono al confine tra legalità e illegalità.
Una convenzione con la Cineteca di Bologna, inoltre, permetterà di rivedere alcuni classici del cinema in versione restaurata: Rocco e i suoi fratelli di Visconti, per esempio, o La febbre dell’oro di Chaplin; mentre una sezione è stata dedicata ai talenti calabresi (Fabrizio Nucci, Nicola Rovito, Ivana Russo e Gianluca Bozzo). Tutte le proiezioni saranno gratuite, tranne i sette film in concorso per il premio Federico II, visibili al costo simbolico di un euro, che sarà devoluto all’Airc, l’associazione di ricerca sul cancro. Il programma dettagliato dell’evento, che si ritaglia anche un momento di moda e popolarità con la sfilata dello stilista Claudio Greco e la presenza di Miss Italia, Alice Sabatini, e della soubrette televisiva Roberta Morise, si può trovare sul sito www.laprimaveradelcinemaitaliano.it.
Il progetto è cofinanziato dal Por Calabria e dall’associazione culturale Le Pleiadi e sostenuto da una serie di sponsor privati. Non pervenuta la Calabria Film commission, «l’anello debole della filiera cinematografica», come la definisce Pino Citrigno, presidente de Le Pleiadi, esercente cosentino fresco di nomina nella commissione Cinema del ministero e come giurato dei David di Donatello. Ma la Primavera del cinema italiano va avanti nonostante defaillance e finanziamenti pubblici sempre più esigui, nonostante «fare industria culturale al Sud sia sempre più complicato», chiosa il direttore artistico Alessandro Russo.