Domenico Calcaterra
La critica sul bagnasciuga

Ten Memos for the next week

Ogni estate, la società letteraria dà il peggio di sé tra spiagge e giornali, tra un ciabattina e una sedia a sdraio. Proviamo a fare un sunto dei grandi temi sollevati quest'anno

1. Quale il senso del “politicamente attivo” per un intellettuale?

2. L’angoscia della “ininfluenza”.

3. Strabismi: dall’opera letteraria al prodotto editoriale.

4. Postmoderno per principianti: Calvino-ino e Umberto-erto (“Se una notte d’estate un critico-scrittore”…).

5. Manzoni è sempre lui: il romanzetto (storico) dove lo metto?

6. Compiere il decisivo passo, dopo anni e anni di vane ricerche, rivolgersi a “CHI L’HA VISTO?” – ultima spiaggia per chi voglia rintracciare il sempre nominato PUBBLICO (perché appunto, come Dio, nessuno l’ha mai visto).

7. Fenomenologia della ricezione post-antica (e post-moderna): io mando un libro a te, tu mandi un libro a me; tu recensisci il mio saggio, io incenso il tuo romanzo (anche se so bene che non esistiamo, né io né tu, figurarsi il mio saggio o il tuo romanzo).

8. Battaglia dura per riportare l’attenzione sul vero dominatore di questa contemporaneità liquida, per ricordarci che di “medio” – non lo scrittore, non il lettore –, ma a noi piace il “dito” (e ben teso e in evidenza, talvolta anche verso il nostro pubblico… “minore”).

9. Babele (dopo la torre, d’avorio), confusione della langue e della parole: “Letteratura-cabaret infarcita di sketch e battute” – “storicamente esaurita la funzione della letteratura come ricerca, espressione critica”, “più romanzi ci sono e meno il romanzo ha valore”, perciò “non incoraggiate chi scoraggia il romanzo” (?). “Chiagni e fotti guagliò”, “Chiagni e ridi” (ché uguali son), altrimenti t’avviso: “questi ci prendono a mamme morte in faccia”… Sì, lo sanno tutti (come i quattro ragazzi di Liverpool), “l’italiano del melodramma ottocentesco”.

10. – Finché c’è romanzo, c’è speranza.

– Boia chi molla!

– Fascista!

– Antifasciasta!

– Borghese!

– Comunista!

– Cattolico (leggi fautore inconsapevole del familismo amorale)!

– SPAM! TUC! PUFF! BANG! PATAPIM e PATAPAM!

(maledetti futuristi, a volte tornano, ma piano, con il loro comodo –

addio velocità!)

[DIO E’ MORTO, MARX È MORTO E NEMMENO L’IO MERITA DI STARE BENE]

Facebooktwitterlinkedin