Ritratto d'artista
La cucina del teatro
«Essere ricchi, aver fatto l’assistente alla regia per molto tempo, non saper cucinare: ecco i tre difetti che impediscono di fare teatro». Parola di Antonio Latella
Nome e cognome: Antonio Latella.
Professione: Regista.
Età: 48.
Da bambino sognavi di diventare un attore? No, sognavo di volare.
Cosa significa costruire regie e dirigere gli attori? Vivere totalmente un processo creativo ed essere in grado di condividerlo con i compagni di viaggio.
Il tuo film preferito? Via col Vento… forse.
Il tuo spettacolo teatrale preferito? (Fatto da te o da altri) Strano Interludio di Luca Ronconi.
Descrivi il tuo giorno perfetto. Un giorno di pioggia e vento che mi fa rimanere a casa sul divano a leggere.
Qual è il regista da cui hai imparato di più? Massimo Castri.
Il libro sul comò: Non ho il comò.
La canzone che ti rappresenta: La sigla di Barbapapà.
Prosecco o champagne? Champagne
Il primo amore, lo ricordi? Sì.
Il primo bacio: rivelazione o delusione? Orrore! Sapeva di pollo.
Strategia di conquista: qual è la tua? Restare in silenzio.
Categorie umane che non ti piacciono? I leccaculo.
Classifica per sedurre: bellezza, ricchezza, cervello, humour? Humor (se hai humor hai anche cervello e quindi sei ricco e bello).
Il sesso nobilita l’amore o viceversa? Oggi, viceversa.
Meglio le affinità elettive o l’elogio degli opposti? Elogio degli opposti.
Strehler o Bob Wilson? Nessuno dei due.
Filumena, Medea o Petra von Kant? Medea.
Come si scelgono gli attori? Sono gli attori che scelgono te.
Il teatro è ancora da innovare o tutto è già stato inventato? Ops…
L’ultima volta che sei andato a teatro, cos’hai visto?Scuossa di Giuseppe Massa al Fringe di Napoli.
Racconta il tuo ultimo lavoro: Scarpe grosse e cervello fino.(MA drammaturgia Linda Dalisi, con Candida Nieri, in debutto il 16 e 17 Giugno 2015, Festival delle Colline Torinesi).
Perché il pubblico dovrebbe vederlo? Perché ognuno di noi ha o ha avuto una madre.
Il mondo del teatro è veramente corrotto come si dice? Molto meno di quello che si dice, la corruzione nasce dalla politica e la politica non è sempre presente dove c’è il teatro.
Come e dove ti vedi tra venti anni?Nella casa al mare che ancora non sono riuscito a comprare.
La cosa a cui nella vita non vorresti mai rinunciare. Spaghetti aglio, olio e peperoncino.
Quella cosa di te che nessuno ha mai saputo (fino ad ora). È giusto che si continui a non sapere.
Piatto preferito: Il bis degli spaghetti di cui sopra.
La morte: paura o liberazione? Traguardo.
C’è parità di trattamento nel teatro tra uomini e donne? No, gli uomini sono di più ma vengono trattati peggio, forse perché le donne sono più brave.
Mai capitato di dover rifiutare un contratto? Se sì, perché? Sì, perché non credevo nel progetto.
Di lasciarti sfuggire un’occasione di lavoro e di pentirtene subito dopo? Subito dopo no, ma dopo un po’ sì…
Qual è il tuo ricordo teatrale peggiore. Il mio provino a 17 anni per entrare a scuola di teatro.
Meglio essere: felice, sereno o contento? La felicità non esiste, la serenità chiede troppo sforzo e la contentezza è solo un attimo fuggente… quindi fai tu.
Gli attori dimenticano le battute: condannati o graziati? Amati, comunque.
Cosa rappresenta per te il pubblico? La possibilità di continuare a fare regia.
Tre difetti che non bisogna assolutamente avere per poter fare il regista. Essere ricchi, aver fatto l’assistente alla regia per molto tempo, non saper cucinare.
Cosa accadrebbe all’umanità se il teatro scomparisse?Sarebbe già scomparsa l’umanità.
Gli alieni ti rapiscono e puoi esprimere un solo ultimo desiderio. Quale? Telefono Casa.
La frase più romantica che hai mai ascoltato in scena. Buio.
La frase più triste che hai mai sentito in scena. Luce
Gli attori vanno guidati o lasciati ai loro istinti? Amati.
Cosa vorresti che la gente ricordasse di te? Nome e cognome.
Hai mai litigato con un attore/trice per una questione di interpretazione del personaggio? Assolutamente sì.
Hai mai litigato con un produttore per una questione di soldi? Assolutamente sì.
Progetti futuri? Continuare a studiare la regia.
Un consiglio a un giovane che voglia fare questo mestiere. Sei sicuro?
La foto accanto al titolo è di Andrea Pizzalis, le altre sono di Brunella Giolivo e Andréj Shapran.