Il dibattito sul caso Mondadori/Rcs
Le inutili indignazioni
Dopo la provocazione di Succedeoggi, la scrittrice Sandra Petrignani se la prende con il conformismo della società letteraria sempre pronta a uniformarsi allo "spirito del tempo"
Caro Nicola, ho letto il tuo intervento su succedeoggi (clicca qui per leggerlo). Non so se tu hai letto quel che avevo scritto io sulle firme e le indignazioni che lasciano il tempo che trovano (il pezzetto uscito sul Foglio è ora sul mio blog www.sandrapetrignani.it)
Ti chiedo: hai un’alternativa per salvare Rizzoli dalla bancarotta? Lo sai che se non interviene Mondadori un probabile acquirente potrebbe essere proprio Amazon? Di squali al mondo non c’è solo Berlusconi e non è Berlusconi il punto stavolta, secondo me, ma una “società letteraria” inesistente, che difende solo le posizioni raggiunte. Il mercato unico fa paura? Ma perché che cosa abbiamo adesso? Un mercato semiunico, quasiunico. Il mercato se lo spartiscono in due, anzi uno e mezzo. Chi vince i grandi premi lo sappiamo, chi ha gli spazi migliori sui giornali e in libreria per i propri libri, pure. E che fanno gli scrittori italiani quando il vento gira a loro favore? Denunciano il sistema? Ma no: si convincono di dovere il successo solo al proprio talento e pensano di vivere nel più corretto dei mondi possibili.
Un’alternativa ci sarebbe: porsi fuori, e farsi venire idee nuove. Queste mancano ancor più del libero mercato, al momento.