Erminia Pellecchia
Stasera anteprima a Salerno

Ecco Rai Eduardo

Tutto il teatro, ma anche le digressioni musicali, l'impegno civile e la vita privata. Per quasi un anno Rai5 renderà omaggio a Eduardo, a trent'anni dalla scomparsa

Paradossale e commovente. È con Padre Cicogna, l’umanissima storia di un prete spretatosi per amore, che la Rai dà il via – il 25 ottobre, ore 21,15 su Rai5 – alla grande retrospettiva “L’eredità di Eduardo”, che raccoglie, tra spettacoli storici e nuove proposte teatrali, grandi produzioni della rete nazionale e documentari, il meglio della produzione di uno dei massimi esponenti della cultura italiana del Novecento. De Filippo, i due volti che si fondono – l’impegno civile e il palcoscenico – in un omaggio a trent’anni dalla scomparsa, che abbraccia un’intera stagione televisiva (da ottobre 2014 a maggio 2015) e che fa rivivere «lo stretto legame con la Rai, paragonabile solo  a quello della Bbc con Shakespeare». «Un’occasione – ha spiegato Luca De Filippo in conferenza stampa – per far conoscere le opere di mio padre alle nuove generazioni, ma anche la sua parte privata, il rapporto con la famiglia e con Napoli, le battaglie per la cultura e contro il degrado, lo sguardo rivolto soprattutto ai giovani».

Lo start, dunque, col racconto sinfonico per quattro voci, recitante e orchestra sui versi del poemetto composto da De Filippo nel 1969 a chiudere quella sorta di trilogia di personaggi strampalati, intrapresa negli anni Quaranta con De Pretore Vincenzo e Clown Baccalà. Le musiche sono di Nicola Piovani, composte con «l’attenzione chirurgica che avrei se danzassi in una sala piena di cristalli preziosi»; protagonista Luca; riprese effettuate, nel 2013, al Petruzzelli di Bari. La serata prosegue con una puntata di Prima della prima sul balletto Filumena Marturano, una splendida Carla Fracci sulle tavole del San Carlo nel 1996.

Il Presidente della Repubblica Sandro Pertini con Eduardo De FilippoC’è, però, un prologo dal vivo, su un palcoscenico reale, oggi a Salerno, ore 19, per l’inaugurazione della nuova stagione del Teatro Ghirelli, targata Fondazione Salerno Contemporanea, che alza il sipario proprio col doppio tributo ad Eduardo firmato da Francesco Saponaro. Il regista napoletano, prima di mettere in scena, l’indomani, i due atti unici di De Filippo Dolore sotto chiave e Pericolosamente – da applaudire il bel lavoro corale dei tre interpreti Tony Laudadio, l’incomparabile Luciani Saltarelli in panni femminili, e Giampiero Schiano – presenta in anteprima il docufilm Eduardo. La vita che continua, prodotto da Rai Cinema e Digital Studio in collaborazione con Teatri Uniti. A parlarne con lui il presidente della Fondazione De Filippo Francesco Somma, il direttore del Centro di produzione Rai di Napoli Francesco Pinto, Annamaria Sapienza dell’ateneo salernitano ed Angelo Curti di Teatri Uniti. Sul canale diretto da Pasquale D’Alessandro lo vedremo il 31 ottobre, il giorno del trentennale della scomparsa. «Il documentario – spiega Saponaro – attraverso il contributo di immagini di repertorio, anche inedite, e una serie di interviste effettuate per l’occasione, si concentra sull’importanza di Eduardo De Filippo dal punto di vista artistico, civile e politico e sulla centralità che il suo lavoro ha sempre destinato alla formazione e al rapporto sapiente con i giovani». Un viaggio nella memoria – il film è scritto in collaborazione con Antonella Ottai e Paola Quarenghi – che parte dalla macerie della guerra con i cult Napoli milionaria e Filumena Marturano, attraversa le lotte in prima persona di Eduardo per lo sviluppo di Napoli, i minori detenuti al Filangieri e a Nisida, la riedificazione del Teatro San Ferdinando, per approdare all’insegnamento all’Università La Sapienza di Roma. Battaglie portate anche in Parlamento – non dimentichiamo che De Filippo è stato anche senatore a vita – e l’omaggio via etere vedrà protagonista, appunto, il 31 ottobre, palazzo Madama con lo Speciale Parlamento Cantata delle parole Chiare, in diretta alle 11: una commemorazione che vedrà partecipi il presidente del Senato Pietro Grasso e personalità del mondo del teatro e della cultura con intermezzi musicali di Piovani. L’8 novembre è la volta di Massimo Ranieri (firma anche la regia) e Mariangela Melato nel Filumena Marturano, andato in onda nel 2010 e arricchito dalle musiche originali di Ennio Morricone; mentre la proposta del 15 è Io l’erede, nell’edizione riscritta da Eduardo in italiano e nella versione del 2007 al Teatro Franco Parenti di Milano con Geppy Glejeses, Leopoldo Mastelloni e la regia di Andrée Ruth Shammah. Si chiude il 22 col capolavoro indiscusso di Natale in Casa Cupiello nello straordinario assolo di Fausto Russo Alesi, attore forgiato alla fucina di Ronconi, che dà voce a tutti i personaggi; le riprese sono del 2007 al Teatro Studio Melato di Milano.

Luca De FilippoIl secondo ciclo dell’ampio palinsesto, “Eduardo in scena”, occupa i lunedì di Rai5, sempre in prima serata. Si comincia con l’irresistibile Ditegli sempre di sì, commedia scritta nel 1927 e adattata per la televisione nel 1962: diretta da Eduardo, anche interprete, vede al suo fianco Regina Bianchi, Antonio Casagrande, Pietro Carloni e Ugo D’Alessio. La scelta di grandi testi ricade anche su Gli esami non finiscono mai dagli echi pirandelliani (3 novembre): protagonista De Filippo con Isa Danieli e il figlio Luca. Una curiosità – perdonate il campanile di chi scrive – c’è il salernitano Franco Angrisano, caratterista impareggiabile, l’amato Giacinto dei I ragazzi di Padre Tobia, per 15 anni compagno di scena di Eduardo, completamente ignorato dalla sua città che ha preferito intitolare i suoi nuovi teatri a personaggi, sia pure illustri, che non le appartengono per storia e identità. Follia e inganno, riso e amarezza, vita e illusione: il 10 ci sarà la visione de La paura numero uno, scritta nel 1950 per Gino Cervi e Andreina Pagnani che non la portarono in scena. Accanto ad Eduardo la bella e brava Luisa Conte. Un vero e proprio cult: il 17 rivivremo la storica versione in bianco e nero, datata 1962, di Natale in casa Cupiello, la commedia che, tra il 1931 e il 1934, segnò l’esordio della Compagnia del teatro umoristico De Filippo.

Eduardo e la musica, un altro spaccato in due puntate, la domenica mattina nello spazio tradizionalmente assegnato all’opera: il 2 novembre Napoli milionaria di Nino Rota su libretto di Eduardo che debuttò nel 1977 al Festival dei due mondi di Spoleto con la direzione di Bruno Bartoletti, protagoniste Giovanna Casolla e Mariella Devia; il 9 La pietra di paragone di Rossini, di cui De Filippo curò la regia nel 1982 per la Piccola Scala di Milano. Infine l’ultimo ciclo, Un anno con Eduardo, che ogni venerdì, ci traghetterà fino alla prossima primavera. Si inizia, il 28 novembre con Uomo e Galantuomo per proseguire con evergreen come Questi fantasmi, Il sindaco del rione Sanità, Non ti pago, La grande magia, lo sceneggiato Peppino Girella ed altri titoli proposti più raramente. Il documentario su Eduardo e il secolo breve nel quale è vissuto chiuderà il sipario su questa “dedica maratona” al drammaturgo, attore teatrale e cinematografico, regista di teatro e cinema, sceneggiatore, poeta, un genio che il mondo intero ci invidia.

Facebooktwitterlinkedin